Recensione: “High and dry. Primo amore” Banana Yoshimoto

Sognatori ben tornati nel mio angolino libroso,
iniziamo la settimana con un libro di un'autrice orientale che personalmente amo molto, ma questa volta non mi ha convinto. Nonostante la Yoshimoto abbia un modo di scrivere che mi affascina, la storia narrata in High & dry Primo amore non è riuscita a far breccia nel mio cuore.

TITILO: High and dry. Primo amore
AUTORE: Banana Yoshimoto
EDITORE: Feltrinelli
PAGINE: 108
PREZZO: € 10,00 - eBook € 4,99
Yūko è in grado di vedere cose che gli altri non vedono, e di indovinare i desideri e i pensieri di chi le sta intorno grazie a una sensibilità fuori dal comune. Compiuti quattordici anni, tutto sembra assumere sfumature misteriose, e il mondo si popola di bizzarre creature. Yūko sta imparando ad assegnare un colore a ogni stato d'animo e a ogni emozione; a insegnarglielo è Kyū, il suo maestro di disegno, che ha il doppio dei suoi anni. Quando dal fusto di una pianta fuoriescono degli strani omini verdi, loro sono gli unici a vederli. Nello stesso istante, Yūko assapora l'incanto sottile del primo amore.
Sospesa tra realtà e immaginazione, un'adolescente va incontro alla vita accompagnata dagli affetti più cari, e scopre, giorno dopo giorno, i turbamenti del cuore, la tenerezza dei sentimenti e la difficoltà di diventare grande.
A dispetto di un titolo che lascia presagire il racconto della prima esperienza amorosa, ho fatto fatica a ritrovare nel racconto questo sentimento, almeno nella sua accezione classica.
Il rapporto che si sviluppa tra i due protagonisti rimane infatti sempre a livello platonico soprattutto a causa della grande differenza di età che li separa. Yūko è infatti una quattordicenne, mentre Kyū è il suo insegnante di disegno ed ha il doppio dei suoi anni.
Yūko  dimostra subito di essere una ragazza speciale, dotata di una sensibilità unica che le permette di vedere e di percepire essenze e sfumature che le persone normali non colgono. Inoltre rispetto alla sua età dimostra di essere molto matura e pacata.
La storia che viene dunque raccontata dalla Yoshimoto in High & dry Primo amore non parla di emozioni tumultuose o passioni travolgenti, non ha l’irruenza che spesso caratterizza il primo amore.

Lungo la narrazione si assiste al lento evolversi delle cose, senza che si verifichino particolari colpi di scena.
La scelta di non aver dato al rapporto tra Yūko e Kyū una connotazione fisica, al punto che i due non si toccano nemmeno nel modo più innocente, è sicuramente comprensibile se si considera la grande differenza di età, ma allo stesso tempo la mancanza di un qualsiasi tipo di conflitto sia interno che esterno rende la lettura piatta e poco interessante.
In una situazione del genere infatti sarebbe plausibile immaginare una serie di problemi che i due dovrebbero affrontare, che vanno dal giudizio degli altri, a problemi di accettazione da parte delle famiglie, che invece qui non si verificano. Perfino la madre di Yūko , nonostante ammetta di non vedere di buon occhio questo rapporto, non vi si oppone, ma lo accetta pacificamente.
Inoltre l’assenza di qualsiasi prossimità, non solo fisica ma anche emotiva, rende strano il legame tra i protagonisti qualcosa che forse sta a metà strada tra un’amicizia è qualcosa di più.
Forse nel contesto della cultura giapponese la storia assume altri significati, che sinceramente non sono riuscita a cogliere.
È sicuramente vero che c'è qualcosa di bello nella purezza che permea l'esperienza di Yūko, nella dolcezza del sentimento che la accarezza per la prima volta e la fa crescere, ma nonostante questo la lettura di questo racconto è stata estremamente lenta.

Mi è dispiaciuto non veder approfondito l’aspetto più peculiare di Yūko , ovvero questa sua sensibilità che le permette di cogliere aspetti nuovi del mondo che la circondano. È nell'esplorare questi aspetti che la Yoshimoto dá il meglio di sé ed è un peccato che in High & dry Primo amore sia invece trattato come un elemento secondario.

Come mi era già successo per Delfini, ho trovato la narrazione poco accattivante, privo di quel tocco etereo e magico che in altri racconti mi ha fatta innamorare dello stile della Yoshimoto. Inoltre la storia priva di pathos risulta lenta fino alla noia.


2 commenti:

  1. Mi spiace che questo non si sia rivelato all'altezza delle tue aspettative! Non sono ancora riuscita a leggerlo, ma spero di farlo prima o poi, perché l'autrice mi piace... magari però lo farò abbassando le aspettative!

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    1. Adoro la Yoshimoto, ma purtroppo questo libro non è riuscito a regalarmi le stesse emozioni di altri suoi lavori. :(

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