Recensione: "Il giardino dei musi eterni" Bruno Tognolini

Per terminare la carrellata di letture a tema "Halloween" oggi vi parlo di un romanzo per ragazzi ambientato in uno dei posti che più richiamano questa festa, ovvero un cimitero. Ma non fatevi fuorviare da questo perché Il giardino dei musi eterni non parla di morte, ma della vita ultraterrena dei nostri amici a quattro zampe (e non solo).

TITOLO: Il giardino dei musi eterni
AUTORE: Bruno Tognolini
EDITORE: Salani Editore
PAGINE: 270
PREZZO: € 13,90 - ebook € 8,99
Ginger, una splendida gatta Maine coon, si è appena risvegliata nel Giardino dei Musi Eterni, un tranquillo e fiorito cimitero per animali. Anche lei adesso è un Àniman, uno spirito che fa parte dell’anima del mondo, invisibile agli occhi umani. E la vita coi suoi nuovi amici Àniman – il pastore maremmano Orson, il cane poliziotto Ted, la dolce porcellina d’India Trilly, la sacra tartaruga Mama Kurma e decine d’altri – trascorre felice, fra tuffi nella pioggia per diventare immense nuvole animali, corse nel vento in cui si scambiano la pelle, canti notturni con le rane del canale, e visite di un’umana un po’ speciale, la loro amata Nonnina. Ma oscure minacce incombono: le misteriose sparizioni dei fratelli, le lugubri ricerche dell’ambiguo Custode, alcuni strani peluche dei bambini in visita, che hanno sguardi quasi vivi, inquietanti…

La storia è raccontata attraverso gli occhi di Ginger una gatta Main Coon un po’ altezzosa e altolocata. Al suo risveglio  trova ad accoglierla tre custodi: Orson, un grosso cane dal pelo bianco, Mama Kurma una saggia e vecchia tartaruga e Cì un irrequieto uccellino.
Sulle prime Ginger è diffidente dato che il giardino è molto diverso dal mondo dei vivi; cambia il modo di sentire se stessi e ciò che la circonda, visto che i sensi non passano più per il corpo, ma per lo spirito che lega la gatta a tutti gli altri animali, ma cambia anche il modo di muoversi e agire. Eppure nonostante le differenze presto in questo nuovo mondo dai colori caldi ed i modi pacati Ginger finisce per sentirsi a casa.
Tutto sembra procedere per il meglio fino a che qualcosa turba l’armonia del giardino eterno: il Comune pare voglia vendere il terreno e far riesumare tutti i corpi. Come se non bastasse fanno la loro comparsa, insieme a bambini irrequieti e turbati, peluche dagli occhi cattivi. Per non parlare degli strani movimenti del custode che scava cercando qualcosa fra i corpi degli animali.
Per risolvere questo mistero e riportare la quiete verrà formata una squadra speciale che indagando scoprirà la più inattesa delle verità.

Il giardino dei musi eterni è un giallo che racconta dunque la vita dopo la morte degli animali domestici i cui spiriti, divenuti Animan, continuano a vivere all'interno di questo giardino, visitati ogni tanto dagli umani che hanno voluto loro bene.
L'idea che sta alla base di questo romanzo, questa sorta di paradiso per gli animali, dove questi possono tornare a correre liberi anche dopo la morte è molto bella e originale. Inoltre lo stile di Tognolini nell'affrontare un tema delicato, soprattutto in un romanzo per ragazzi, è impeccabile, così come le le descrizioni di luoghi e personaggi così dettagliate e curate da rendere posti e atmosfere piacevoli e reali.
Ho molto apprezzato la cura dei dettagli e ancor più quella nel linguaggio, eppure non posso dire di aver adorato questa lettura.

A dispetto di una prima parte affascinante proprio grazie alla novità della realtà ultraterrena, a lungo andare le descrizioni del giardino e delle atmosfere risultano ridondanti appesantendo un po' la lettura.
Tuttavia la parte che mi è piaciuta meno è quella relativa al giallo che ho trovato poco appassionante per la sua semplicità, ma soprattutto per il modo in cui è sviluppato. La lettura è lenta, anche se non noiosa, e non posso dire che il mistero e il desiderio di scoprire il colpevole mi abbiano incollato alle pagine.
A parte la facilità con un lettore esperto può indovinare chi sta dietro alle sparizioni, aspetto che magari non riguarda i lettori più giovani, ho trovato che a mancare fosse quella sensazione di curiosità e desiderio di svelare la verità che un giallo dovrebbe suscitare. In questo caso l'idea del giardino è dominante rispetto al resto e dunque il mistero finisce inevitabilmente per diventare secondario.

Nonostante tutto Il giardino dei musi eterni rimane una lettura che consiglio ai giovanissimi e  soprattutto a chiunque abbia vicino un amico a quattro zampe. ♥


4 commenti:

  1. Sembra carino, magari ci faccio un pensiero.

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    1. Sì, è una lettura carina e originale. Ne vale senz'altro la pena!

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  2. Mi ispira un sacco, sembra proprio il mio genere! :)

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    1. È un bel libro, la storia è originale e ben scritta. Vale assolutamente la pena leggerlo!

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