Recensione: "La bella addormentata nel frigo" Primo Levi

Sapete qual'è una delle cose che preferisco degli store on line? Che spesso navigandoci ti puoi imbattere in libri di cui ignoravi l'esistenza e che si rivelano delle vere e proprie sorprese.
La bella addormentata nel frigo ne è un esempio perfetto.


TITOLO: La bella addormentata nel frigo
AUTORE: Primo Levi
EDITORE: Einaudi
PAGINE: 22
La bella addormentata nel frigo è un atto unico di Primo Levi pubblicato nella raccolta Storie naturali con lo pseudonimo di Damiano Malabaila nel 1966. È la storia di una ragazza che vive ibernata da molto tempo, risvegliata una volta all'anno per il suo compleanno e in altre occasioni speciali. Un racconto che nasceva dai primi dibattiti sull'ibernazione e che avrebbe anticipato molta altra letteratura sullo stesso tema, fino al recente romanzo di Don Delillo Zero K. Levi scrisse due testi con finali lievemente differenti: uno per la versione radiofonica andata in onda nel novembre del 1961, e uno per il libro; più tardi, nel 1978, ne approntò una terza versione, aggiornata, per uno sceneggiato televisivo. Questo ebook multimediale permette di leggere il testo scritto e confrontarlo con l'audio del testo radiofonico e con il video del testo televisivo. Inoltre il lettore-ascoltatore-spettatore può usufruire di un ricco bagaglio di informazioni aggiuntive e documenti inerenti alla genesi del testo, alla sua struttura e alla sua lingua, alla sua ricezione. Uno strumento tecnologicamente all'avanguardia che permette di penetrare da tanti punti di vista nel testo di Primo Levi, di coglierne i grandi pregi inventivi e letterari, di godere appieno gli spunti di divertimento, quelli più amari, quelli più inquietanti.
Navigare in questo ebook è un modo originale e innovativo per celebrare i trent'anni della scomparsa del grande scrittore.

Ad avermi attratto in questo racconto non è stato né il titolo (che mi ha fatto pensare un retelling) né la cover, che è abbastanza anonima in realtà, ma l'autore. Infatti se al primo sguardo ero passata oltre senza dargli troppa attenzione, quando ho letto il nome di Primo Levi mi sono incuriosita. Sono bastati un paio di click per scoprire che questo testo fa parte delle Storie Naturali, una serie di racconti fantascientifici.
E chi lo sapeva che Primo Levi avesse trattato questo genere?! Ovviamente io no e quindi mi ci sono tuffata senza pensarci due volte.

La prima cosa da sapere di questo ebook è che non è un testo che si legge in senso classico, cioè mi spiego meglio La bella addormentata nel frigo è un testo che permette di affrontare la lettura su più livelli grazie ad una navigazione multimediale.
Attraverso una semplice legenda posta all'inizio del libro è infatti possibile selezionare le parole chiave, svelare i riferimenti nascosti e mostrare contenuti come foto, articoli di giornale... che diventano accessibili, cliccando sul testo.
A ciò si aggiunge poi la possibilità di accedere, sempre attraverso l'ebook, sia allo sceneggiato radiofonico che televisivo, dando la possibilità di veder rappresentato il racconto attraverso canali che vanno oltre le pagine del libro. Tutto questo ovviamente contribuisce a rendere la lettura più corposa, completa e comprensibile, permettendo al lettore di interagire con il testo a 360°.

Ma veniamo alla trama del libro.
La storia è ambientata nella Berlino del 2015 nella casa di una famiglia che dal 1975 ospita una bellissima ragazza che scelse di farsi ibernare e che per occasioni speciali viene risvegliata ed è proprio in uno di questi momenti che la vicenda ha il suo svolgimento.
Il racconto, reso come uno script e dunque composto esclusivamente da dialoghi tra gli otto personaggi e da brevi indicazioni contestuali, appare a prima vista semplice, a tratti forse ironico e divertente, ma ad un'occhiata più profonda pare permeato da un'oscurità profonda che parte proprio dal fatto che questa ragazza, questa moderna Bella addormentata, durante la sua ibernazione è in balia dei desideri di chi le sta intorno, aprendo così la strada ad una serie di riferimenti al nazismo e alla realtà dei campi di concentramento.

Dunque anche se a prima vista il testo sembra disimpegnato e leggero, la prima chiave che Levi mette in mano al lettore nel trovare significati più profondi sta nella scelta del luogo. L'autore non a caso decide di ambientare questa storia a Berlino, nella Germania che per anni lo ha tenuto prigioniero.
Come ho detto avvalendosi delle note, dei contenuti aggiuntivi, degli approfondimenti che la natura multimediale del testo mette a disposizione, è facile scovare tra le righe (neanche troppo celata) l'accusa di Levi verso la Germania nazista per tutte le atrocità commesse verso i deportati nei campi che sono stati maltrattati, abusati, usati come cavie. Nonostante i toni falsamente allegri e ironici i riferimenti a tutti questi comportamenti e alla realtà dei lager (dalle camere a gas ai forni crematori) sono sparpagliati ovunque nel testo, non solo nelle parole, ma nella costruzione delle situazioni, negli atteggiamenti e perfino nella natura dei personaggi. Ne è un esempio la stessa Patricia, la ragazza ibernata, le cui principali caratteristiche sono l'essere fredda, razionale, scarsamente emotiva e portata all'autodeterminazione, tutti elementi che richiamano chiaramente tratti distintivi del nazismo, ma allo stesso tempo a causa del suo essere ibernata è obbligata a sottostare al volere di chi la circonda, così come succedeva agli ebrei.

La bella addormentata nel frigo si figura dunque come una lettura unica che vale assolutamente la pena di fare per l'intensità di questo breve testo e soprattutto per l'unicità che lo caratterizza e lo rende un'esperienza imperdibile.
Oltretutto, almeno sugli store di Apple, è possibile scaricare l'ebook gratuitamente. Dunque perché non approfittarne?

Questo racconto è sicuramente un modo nuovo di approcciarsi alla lettura, di affrontare e capire un testo, ma soprattutto è un modo nuovo per inquadrare Primo Levi che attraverso un genere diverso dal solito continua a raccontarci la verità dei lager e di ciò che milioni di persone come lui hanno dovuto subire.


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