Finalmente vi parlo di un libro in cui ho ritrovato la Yoshimoto che conosco e amo con le sue storie coinvolgenti e delicate, ma soprattutto ricche di magia.
TITOLO: La luce che c'è dentro le persone
AUTORE: Banana Yoshimoto
EDITORE: Feltrinelli
PAGINE: 22
PREZZO : ebook € 0,99
Un'amicizia infantile che segnerà tutta una vita, una riflessione sulle misteriose luci interiori che ci affratellano e ci rendono diversi, dalla sensibilità di Banana Yoshimoto
In questo racconto, semplice e delicato la protagonista Mitsuyo, una scrittrice affermata, ricorda il suo rapporto con Makoto un amico di infanzia con cui era solita trascorrere tutti i pomeriggi.
Se non mi addentro di più nella trama è per non rovinarvi il piacere di una lettura che vale la pena di affrontare.
Tutto gira intorno al ricordo di questo amico, un bambino forse un po' strano, ma dolcissimo la cui memoria suscita nella protagonista sensazioni dolci e nostalgiche, colorate da quell'innocenza che solo le amicizie pure dell'infanzia possiedono.
La narrazione assume quindi toni teneri e impalpabili che la Yoshimoto sa sfruttare benissimo non solo per suscitare nel lettore delle emozioni, ma anche per solleticare l’immaginazione grazie a riferimenti sfuggenti al mondo spirituale/paranormale che spesso caratterizzano lo stile di questa autrice.
Più leggo opere di questa autrice, più mi convinco che è nel racconto breve che il suo stile raggiunge vette espressive altissime grazie ad un lessico delicato e scelto con cura e a delle storie che affrontano temi anche delicati e importanti, senza mai cadere in luoghi comuni o banalità e soprattutto senza smettere di stupire ed incantare.
La luce che c'è dentro le persone è dunque una storia dolce e tenera che ha l'innocenza della prima infanzia e la magia del primo amore.
Piccola nota sull'edizione.
Io sono a riuscita a trovare questo racconto in formato digitale come libro singolo sul portale MLOL, mentre il carteceo fa parte della raccolta Ricordi di un vicolo cieco, un volume formato da cinque racconti brevi (caso mai voleste procurarvelo, come penso che farò io).
Nello stesso volume si trova anche La casa dei fantasmi, l'altra storia che ho letto nei giorni scorsi e di cui vi ho accennato nell'ultimo WWW e... be' diciamo che se vi piace questa autrice dovete assolutamente leggere questi lavori.
Tutto gira intorno al ricordo di questo amico, un bambino forse un po' strano, ma dolcissimo la cui memoria suscita nella protagonista sensazioni dolci e nostalgiche, colorate da quell'innocenza che solo le amicizie pure dell'infanzia possiedono.
La narrazione assume quindi toni teneri e impalpabili che la Yoshimoto sa sfruttare benissimo non solo per suscitare nel lettore delle emozioni, ma anche per solleticare l’immaginazione grazie a riferimenti sfuggenti al mondo spirituale/paranormale che spesso caratterizzano lo stile di questa autrice.
Più leggo opere di questa autrice, più mi convinco che è nel racconto breve che il suo stile raggiunge vette espressive altissime grazie ad un lessico delicato e scelto con cura e a delle storie che affrontano temi anche delicati e importanti, senza mai cadere in luoghi comuni o banalità e soprattutto senza smettere di stupire ed incantare.
La presenza umana manda luce, sicuramente. Perciò uno la guarda con desiderio, e gli viene voglia di tornare a casa.
Ogni tanto, nelle sere particolarmente limpide, nell’ora in cui Venere risplende luminosa nel cielo, guardando le finestre illuminate delle case, mi ricordo le parole di Makoto e mi viene da piangere.
Piccola nota sull'edizione.
Io sono a riuscita a trovare questo racconto in formato digitale come libro singolo sul portale MLOL, mentre il carteceo fa parte della raccolta Ricordi di un vicolo cieco, un volume formato da cinque racconti brevi (caso mai voleste procurarvelo, come penso che farò io).
Nello stesso volume si trova anche La casa dei fantasmi, l'altra storia che ho letto nei giorni scorsi e di cui vi ho accennato nell'ultimo WWW e... be' diciamo che se vi piace questa autrice dovete assolutamente leggere questi lavori.
Sembra carino :)
RispondiEliminaÈ molto carino, una lettura che vale la pena fare.
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