Giornata della Memoria i libri per non dimenticare

Buon giorno Sognatori!
Come senz'altro sapete oggi ricorre la Giornata della Memoria, la ricorrenza in cui vengono ricordate le vittime dell'Olocausto, non solo ebrei ma tutti coloro che per motivi politici e ideologici vennero considerati dai nazisti indesiderabili.
Lo scopo di questa giornata è quella di non dimenticare cosa è successo, di mantenere vivo l'orrore di quell'orribile esperienza affinché impariamo dai nostri errori per non ripeterli più e a tale scopo è importante ascoltare le testimonianze di chi li ha vissuti in prima persona, andare a visitare quei posti, perché vi assicuro che per chiunque visiti un campo di concentramento la storia diventa concreta, vedere con i propri occhi i block, sentire l'odore che ancora permea quelle mura è qualcosa che ti cambia.
E infine non vanno scordati i libri che diventano eredi di quelle testimonianze che piano piano vanno estinguendosi. Leggiamoli, parliamone, facciamoli circolare perché a loro sono affidate memorie e messaggi importanti.
I testi che ho scelto di presentarvi affrontano il tema dell'Olocausto in modo diverso, non sono semplicemente racconti di chi è sopravvissuto, ma danno qualcosa in più.


La bella addormentata nel frigo è un racconto di Primo Levi, una fiction fantascientifica che si presenta come una moderna fiaba creepy, ma in realtà è un testo multimediale che presenta diversi piani di lettura con cui l'autore denuncia la realtà dei campi di concentramento.
Rispetto ad altre opere dell'autore questo libro forse è meno diretto, ma vi assicuro che trasmette bene il proprio messaggio, in più il lavoro fatto sul testo rendendolo interattivo lo rende veramente unico.


TITOLO: La bella addormentata nel frigo
AUTORE: Primo Levi
EDITORE: Einaudi
PAGINE: 22
RECENSIONE
La bella addormentata nel frigo è un atto unico di Primo Levi pubblicato nella raccolta Storie naturali con lo pseudonimo di Damiano Malabaila nel 1966. È la storia di una ragazza che vive ibernata da molto tempo, risvegliata una volta all'anno per il suo compleanno e in altre occasioni speciali. Un racconto che nasceva dai primi dibattiti sull'ibernazione e che avrebbe anticipato molta altra letteratura sullo stesso tema, fino al recente romanzo di Don Delillo Zero K. Levi scrisse due testi con finali lievemente differenti: uno per la versione radiofonica andata in onda nel novembre del 1961, e uno per il libro; più tardi, nel 1978, ne approntò una terza versione, aggiornata, per uno sceneggiato televisivo. Questo ebook multimediale permette di leggere il testo scritto e confrontarlo con l'audio del testo radiofonico e con il video del testo televisivo. Inoltre il lettore-ascoltatore-spettatore può usufruire di un ricco bagaglio di informazioni aggiuntive e documenti inerenti alla genesi del testo, alla sua struttura e alla sua lingua, alla sua ricezione. Uno strumento tecnologicamente all'avanguardia che permette di penetrare da tanti punti di vista nel testo di Primo Levi, di coglierne i grandi pregi inventivi e letterari, di godere appieno gli spunti di divertimento, quelli più amari, quelli più inquietanti.
Navigare in questo ebook è un modo originale e innovativo per celebrare i trent'anni della scomparsa del grande scrittore.
Poi ci sono due libri per ragazzi Il Violino di Auschwitz che si rivolge a bambini dagli 8 anni in su e Auschwitz spiegato a mia figlia che invece è più adatto a bambini dai 10 anni. Il motivo per cui ho voluto fare queste due letture è perché credo che sia importante che il significato di questa giornata venga spiegata ai bambini affinché imparino a conoscere la storia ed in questo i due testi sopra citati sono perfetti. Il primo è una vera e propria testimonianza basata su una storia vera che racconta la triste storia della famiglia Levy attraverso la voce di un narratore inatteso e sa ben dosare verità con contenuti e linguaggio adatto ad un pubblico giovane.

L'altro invece è un'intervista, un domanda e risposta fatto da una bambina a sua madre per capire i perché dell'Olocausto e quindi risulta un testo molto diretto e schietto.


TITOLO: Il violino di Auschwitz
AUTORE: Anna Lavatelli
EDITORE: Interlinea
PAGINE: 88
PREZZO: € 8,00 - ebook € 3,99
Cicci ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: una vita bella e agiata, una famiglia che le vuole bene, tanti amici e una grande passione per la musica. Ma è ebrea e durante la guerra tutto cambia. Le rimarrà solo il suo violino, da cui non si separerà a nessun costo. Sarà proprio lui a raccontare, dopo un lungo silenzio, la lenta discesa di Cicci verso l'inferno del campo di concentramento di Auschwitz, dove sarà costretta a suonare per le SS. Scoprirà però che la musica rende liberi. Età di lettura: da 8 anni.

TITOLO: Auschwitz spiegato a mia figlia
AUTORE: Annette Wievorka
EDITORE: Einaudi
PAGINE: 64
PREZZO: € 9,00
RECENSIONE
Perché i nazisti spesero tante energie per sterminare milioni di uomini, donne e bambini, soltanto perché erano ebrei? Perché Hitler riteneva gli ebrei la maggior minaccia per il Terzo Reich? Chi sapeva quello che succedeva e chi poteva fare qualche cosa? Perché gli ebrei non hanno opposto resistenza? Annette Wieviorka risponde alle domande di sua figlia Mathilde su Auschwitz e la distruzione degli ebrei d'Europa. Domande crude e dirette che esprimono l'incredulità di chi non può concepire l'assurda tragedia dei lager nazisti.
Infine Le donne e l'Olocausto è un libro che mi ha colpito profondamente e che parla dell'Olocausto raccontandoci delle donne che lo hanno vissuto, una testimonianza corale che apre mente e cuore perché porta a vedere ad alcune cose in modo nuovo.

TITOLO: Le donne e l'Olocausto
AUTORE: Lucille Eichengreen
EDITORE: Marsilio
PAGINE: 112
PREZZO:€ 14,90 - ebook € 9,90
RECENSIONE
"Le donne e l'Olocausto" è uno dei pochi memoriali che si concentra esclusivamente sulle donne. Con sincerità straziante, Lucille Eichengreen offre uno sguardo approfondito e sincero dell'esperienza femminile nei campi nazisti. Raccontando la storia della propria sopravvivenza, esplora il mondo delle altre donne che ha incontrato, dal potere femminile delle guardie SS, alle prigioniere che erano costrette a prostituirsi per il cibo. Le amicizie che nacquero tra le donne spesso durarono a lungo. Si aiutavano l'una con l'altra, e si dimostravano un affetto e un'attenzione che era difficile trovare persino in famiglia. Certo, avevano anche delle nemiche tra loro. Altre donne le maltrattavano, le denunciavano, le raggiravano e rubavano il cibo o le scarpe. In tutti i campi di concentramento era più o meno lo stesso. Ma in generale c'era fiducia reciproca, le donne si davano una mano e piangevano insieme. Con una prosa secca e toccante, la Eichengreen sa cogliere il nocciolo, l'essenza delle cose ma senza fare prediche. In più, Lucille scrive con l'autorevolezza della testimone oculare, un valore che presto spetterà solo alla pagina scritta e ai documentari filmati, visto che le fila dei sopravvissuti si assottigliano drammaticamente ogni anno. Lei è una di loro, una sopravvissuta che ha ancora voglia di raccontare la propria storia.

4 commenti:

  1. Grazie Alisya per queste proposte di lettura, che non ho letto ma che mi sembrano tutte davvero molto interessanti! In particolare sono rimasta molto incuriosita dal testo di Primo Levi!

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    1. Quello di Levi è uno dei testi più originali che abbia mai letto per contenuto ed edizione. ^_^

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  2. Che bei consigli, hai nominato tutti libri diversi dal solito, i primi due mi attirano molto tra l'altro

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    1. Sono libri in cui anche io sono inciampata per caso, ma ti assicuro che sono letture che vale la pena fare. :)

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