eccomi di nuovo qua per parlare di un altro libro molto interessante che mi è stato gentilmente inviato in omaggio qualche settimana fa da Mondadori, che in un mix tra fantasy e fantascienza ci regala un'avventura molto interessante.
TITOLO: IF - La fondazione Immaginaria
AUTORE: Fabio Guaglione, Maurizio Temporin
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 483
PREZZO: € 19,00 - ebook € 9,99
L'immaginazione: è questo il grande talento di Leonard, che gli permette di scrivere racconti straordinari. Ma immaginare è anche la cosa che lo spaventa di più al mondo. Leo infatti è convinto che le sue storie non rimangano confinate nella pagina, ma influiscano sulla realtà, come è successo la notte in cui ha perso il padre, morto in un incidente stradale troppo simile a un racconto che aveva appena scritto. L'immaginazione è davvero una forza in grado di piegare le leggi dell'universo? Quando viene avvicinato da una misteriosa organizzazione chiamata IF - Imaginary Foundation, Leo scoprirà che la realtà è molto più complessa, incredibile e pericolosa di quanto lui creda, proprio a causa di tutte le storie mai scritte. Compresa questa. Tra "X-Men", "Ready Player One" e "Stranger Things", "IF - La Fondazione Immaginaria" è l'inizio di un universo che mescola fantasy e fantascienza, un omaggio ai classici e alle grandi narrazioni del passato, una fiaba universale sul potere dell'immaginazione e il ruolo che essa riveste nel passaggio dall'infanzia all'età adulta ma soprattutto nella nostra società.
IF - La fondazione Immaginaria è un viaggio fantastico nella terra dell'immaginazione che inizia veramente alla grande giocando sul dualismo realtà - finzione. Infatti nei primi capitoli vediamo avvicendarsi la storia di Leonard, tredicenne dal grande talento narrativo e Sarah, la protagonista del racconto che sta scrivendo.
In qualche modo però ciò che il ragazzo riversa sulla carta sembra avere effetti sulla realtà ed è proprio questa sua capacità che lo porta ad imbattersi nella IF, l'agenzia che non solo gli farà vedere la realtà in modo nuovo, ma che gli insegnerà a gestire il suo dono in modo da poterlo usare per il bene comune.
Così inizia l'avventura di Leonard tra personaggi fantastici e creature oscure, in un viaggio dai risvolti inattesi.
Sicuramente il porre l'accento sull'immaginazione, qui elevata ha super potere, è uno dei punti forti della storia, dando all'intera vicenda quel qualcosa che rende interessante e originale la lettura.
L'immaginazione è uno strumento potente e in questo racconto viene valorizzata al massimo. Infatti mi è molto piaciuta l'idea che la fantasia di una persona, soprattutto quella di uno scrittore o di un lettore, possa influenzare la realtà. Pensate a come sarebbe bello se leggendo il vostro romanzo preferito di colpo i personaggi prendessero vita.
Ogni dono porta con sé luci ed ombre e lo sa bene Leonard che vede nel realizzarsi delle proprie fantasie l'avverarsi di una serie di tragedie, come l'incidente che ha portato alla morte del padre, un incidente troppo simile a quello che aveva descritto in un suo racconto. Per questo il ragazzo ama e teme la sua grande immaginazione, che avverte quasi come un peso da dover sopportare, almeno fino a che non si imbatte nella IF e capisce che c'è un mondo tutto da scoprire fatto di persone come lui, altri bambini Imago e di agenti che si occupano degli imagoidi, ovvero di quei personaggi che in qualche modo sono usciti dal mondo della fantasia per diventare reali.
Per quanto riguarda Leonard, il protagonista, ammetto di aver fatto un po' di fatica ad affezionarmici a causa della sua tendenza a razionalizzare e a vedere tutto, incluso l'assurda vicenda in cui si ritrova coinvolto, in termini di strutture narrative, dove ogni persona, come fosse un personaggio, assume un ruolo prestabilito e ogni evento viene letto come un nodo narrativo.
Nonostante questo il protagonista è ben caratterizzato, così come lo sono gli amici di cui si circonda una volta entrato alla IF accanto ai quali troviamo i protagonisti di racconti classici, dalla Sirenetta a Sherlock Holems, già noti ai lettori.
Altra cosa che mi è piaciuta è l'aver inserito nella narrazione dei pezzi di grandi classici come Alice nel paese delle meraviglie o Pinocchio. In un romanzo destinato ai più giovani lo trovo un espediente carino per incuriosire e far conoscere dei titoli che in alcuni casi vengono guardati con diffidenza.
Nonostante però l'idea originale e i richiami che arricchiscono la trama ci sono alcuni aspetti di IF - La fondazione Immaginaria che non mi hanno entusiasmato, primo fra tutti un ritmo non sempre incalzante. Infatti anche se l'inizio incuriosisce spingendo il lettore a proseguire, l'eccessiva lunghezza rende il ritmo meno incalzante portando ad un rallentamento nella lettura che diventa meno scorrevole e più pesante.
L'altro aspetto che non mi ha convinto riguarda l'uso di un linguaggio in alcuni casi troppo elaborato per il genere di pubblico a cui si rivolge e poco caratterizzato. Infatti non solo non c'è molta differenza di registro tra il linguaggio usato dal narratore nel raccontare la storia di Leo a quello che il personaggio usa per scrivere la storia di Sarah, ma spesso le espressioni sono troppo ricercate per un tredicenne, al punto da togliere credibilità al protagonista.
In definitiva IF - La fondazione Immaginaria è un racconto con delle potenzialità e delle idee veramente interessanti che spinge a credere nella forza dell'immaginazione e nelle proprie capacità, ma che risente dell'eccessiva lunghezza e del ritmo non sempre incalzante.
Ero indecisa se metterlo in WL e a quanto vedo ha sia aspetti positivi che negativi... magari lo recupererò più avanti in scambio o all'usato :)
RispondiEliminaSpero che comunque gli darai una possibilità perché l'idea di fondo è valida e originale :)
EliminaProverò lo stesso a leggerlo, più che altro perché ho già letto un romanzo di Maurizio Temporin (Il tango delle Cattedrali, un libro bellissimo) e mi era piaciuto molto.
RispondiEliminaVedremo come va!
Fammi sapere cosa ne penserai! :)
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