Rileggiamole insieme: Raperonzolo


Cari Lettori bentornati in questa rubrica aihmé tralasciata!
Siete pronti per immergervi nel brutale mondo delle fiabe? Si perché con Rileggiamole insieme vi racconto le fiabe più conosciute nella loro fredda, crudele e spietata versione originale.
Tra persone bruciate vive, brutalmente uccise e massacrate, viene da chiedersi chi siano i buoni, anche se devo ammettere che tra tutte le fiabe quella di Raperonzolo è forse la meno cruda (ma non meno triste) e come ogni fiaba che si rispetti inizia con "C'era una volta..."

.... un uomo e una donna che desideravano ardentemente avere un figlio.
Ecco, già qui iniziamo male, perché nelle fiabe una coppia che desidera avere un figlio è segno di sciagura e mala sorte. Si, insomma è più o meno l'equivalente nei film horror di una casa costruita sopra un cimitero... una pessima, pessima premessa.
In ogni caso i due vivevano in una casetta con un finestrella che affacciava su uno splendido giardino di proprietà di una maga potente e temuta, reso inaccessibile da alte mura.


Ahia. E siamo a due.
Su dai... vogliono un figlio, c'è una maga... le cose non promettono proprio bene. Che poi guarda la sfiga, voglio dire con tutte le persone che ci sono al mondo, quante probabilità c'erano di confinare con un personaggio del genere?
Fatto sta che la donna guardando dalla sua finestra nel giardino della maga un giorno vide dei raperonzoli (di cui potete ammirare qui accanto la foto) tanto belli da farle venire voglia di  mangiarli.

Suvvia, adesso non ridete! Chi di voi guardando questa foto rigogliosa non sente un languorino agitarsi nello stomaco? Chi odorando un fiore non ha mai pensato di dare un morso clandestino?
Io mi immagino la scena di sta poveretta che guarda dalla finestra i raperonzoli proibiti con nella testa  Can't Get Enough Of Your Love Baby di Berry White! XD


Non c'è mica da criticare se a questa povera anima in pena entrare da un fioraio fa lo stesso effetto che a me fa entrare in pasticceria!
Che poi si sa la gola è perfida e infatti il desiderio della donna per i raperonzoli era sempre più forte, tanto più che le erano proibiti in quanto proprietà della maga. Allora la pia donna dando prova di maturità, self control e un assoluta repulsione verso qualsiasi forma di dramma, iniziò a deperire arrivando a dire al marito
...se non potrò avere nemmeno uno dei raperonzoli che crescono nell'orto dietro casa, morirò.
Ed io che credevo che avrebbe esagerato!
Il marito ovviamente in preda alla disperazione si offrì di andare a prendere i tanto agognati oggetti del desiderio e al tramonto, scalando le mura, si intrufolò nel giardino per cogliere una manciata di raperonzoli con cui la moglie si fece un'insalata.

Gnam, gnam! Proprio pancia mia fatti capanna, eh!
Queste so soddisfazioni! Questi sono i veri peccati di gola, mica sbafarsi una vaschetta di gelato o un'intera sacher da soli! Un'insalatona. Vale proprio la pena di rischiare di fare incavolare una maga per un piatto così ricercato e gustoso.
Guarda non lo nego, quasi muoio di invidia e due foglie me le farei anche io!

E vabbè, potreste pensare che ora che si è strafogata di insalata togliendosi la voglia la cara donna si sia messa l'anima in pace e torni a vivere felice e invece no, perché si sa i raperonzoli sono infidi, creano dipendenza ed è risaputo che le loro foglie sono come le ciliege, una tira l'altra. E infatti il desiderio della donna invece di placarsi triplicò, con sommo gaudio del marito che si trovò costretto ad andare a prendergliene ancora.
Ovviamente non è che poteva andargli sempre bene e così la maga lo beccò con le mani nel sacco, andando su tutte le furie e millantando tremende punizioni. L'uomo implorò pietà spiegando che le sue azioni erano dovute al desiderio insaziabile della moglie e stranamente questo sembrò essere sufficiente a placare la donna che anzi gli concesse di cogliere tutti i raperonzoli a patto che, quando la moglie avrebbe partorito le fosse affidato il bambino.

Adesso a parte il fatto che mi sfugge il nesso causale tra i raperonzoli e la gravidanza, ma si può anche solo considerare di scambiare il proprio figlio per un'insalata? E meno male che lo avevano desiderato tanto.
Non sto neanche a dirvi che l'uomo, come ogni buon padre dell'incantato mondo delle fiabe, non ci pensò due volte ad accettare il patto. Anche se io mi sarei immaginata una reazione diversa.
Cioè questi due provano ad avere un figlio da chissà quanto tempo e poi arriva un'insalata e... puf baby in arrivo. E allora io al suo posto colpendomi la fronte nel più teatrale dei gesti per palesare al mondo il mio sbigottimento avrei esclamato
"Ecco dove sbagliavamo io e mia moglie! Come due ignoranti continuavamo a fare sesso come conigli, in ogni posizione umanamente immaginata e invece era l'insalata di raperonzoli la chiave. Certo che queste cose dovrebbero spiegartele a scuola!"

Fatto sta che insalata o no, la donna restò incinta e al momento del parto la maga andò prendere la bambina a cui in uno slancio di fantasia-portami-via, decise di dare il nome Raperonzola (che io nella mia ignoranza ho sempre chiamato Raperonzolo, ma vabbé...)

La bambina, neanche sto a dirvelo, era la più bella creatura mai esistita e a 12 anni la maga decise di rinchiuderla in una torre senza porte situata in mezzo ad un bosco.

Eh????
Perché??
No sul serio, una spiegazione sarebbe gradita. Perché non ho tralasciato una parte. Nella fiaba dicono proprio così, lei era bella ed l'hanno rinchiusa, punto. Nessuna spiegazione, niente, neanche la benché minima traccia del più remoto nesso causale.
La maga era gelosa della sua bellezza? Temeva che qualcuno gliela portasse via? Era semplicemente crudele?
Bah, non è dato saperlo.
Va a capire, magari la torre aveva l'affitto bloccato ed era l'affare del secolo.

Ovviamente non avendo porte l'unico modo per entrare era la finestrella da cui la ragazza si affacciava e quindi quando la maga voleva salire, la chiamava al grido di
Raperonzola, rapina
fa scendere la tua codina
e subito lei scioglieva i suoi bellissimi capelli in modo che la donna potesse arrampicarvisi.

Ora io non voglio criticare, ma costruire una scala di corda no? Troppo complicato? E poi per carità non è che io abbia capacità poetiche elevate, ma sul serio rapina? Nel senso di piccola testa di rapa?
No, perché non ci credo che ai fratelli Grimm non sia venuta una rima migliore, come... che ne so... cretina. Ecco già questo ci sta meglio e oltretutto è più calzante, ma non voglio spoilerarvi il seguito, per carità! XD

Un paio di anni dopo per caso vicino alla torre passava un principe. Sì perché voglio dire quante erano le probabilità?
Quanti sono i principi che "per caso" se ne vanno in giro nei luoghi più sperduti, astrusi e inospitali del pianeta incappando, sempre "per caso" per carità, nelle sventurate protagoniste che poi alla fine era quasi meglio se se ne restavano dov'erano.
Comunque il principe la sentì cantare e ne rimase incantato al punto che si mise a cercarla arrivando così fino alla torre. Tuttavia essendo questa priva di porte il principe, in quanto creatura mononeurale, non trova altra soluzione che andarsene (perché cercare qualcosa per arrampicarsi era ovviamente troppo complicato).
Ormai però il suo amore è troppo profondo e radicato affinché lui possa dimenticare l'eterea cantante, voglio dire ancora non l'ha vista ma questi sono dettagli. Così tornò alla torre e, sempre grazie all'ennesima botta di c... (vabbe' ci siamo capiti..) un giorno incappò nella maga e vedendola salire grazie alla filastrocca, pensò bene di usarla a sua volta la sera dopo per raggiungere la madamigella imprigionata.

Raperonzola, che non è che brilli di intelligenza molto più del principe, non percependo alcuna differenza tra la voce della maga e quella di un uomo, gettò la sua folta chioma giù dalla finestra. Ma ohibò quando al posto della donna vide comparire l'aitante giovanotto si spaventò, non avendo mai visto un uomo.
Ora io non voglio essere cattiva, ma qui le cose si fanno complicate perché o lui è salito nudo o non vedo cosa ci fosse da spaventarsi. Ma non ci addentriamo in queste riflessioni che è meglio.

Il principe però che era un uomo d'azione, riuscì a vincere in poco tempo la diffidenza dalla giovane dichiarando il suo amore bruciante e chiedendole su due piedi di sposarla.
Cioè, non so se ci siamo capiti. Le chiede di sposarla prima ancora di chiederle come si chiama.

Ve la immaginate la scena:
Pr "Oh fulgida creatura. La tua voce mi ha stregato, rapendomi anima e cuore e adesso il mio amore brucia per te come un miliardo di soli. Mi vuoi sposare?" poi grattandosi il mento aggiunge "Oh...ehm... a proposito com'è che ti chiami??"

Raperonzola non particolarmente colpita dal principe ci pensò un po' su
Certo mi amerà più della vecchia Gothel
 e con questo ragionamento che non fa una piega e trasuda amore da tutti i pori, accettò.
Non voglio neanche soffermarmi sulle basi solide su cui poggerà questo matrimonio da favola (espressione che d'ora in poi assumerà per la sottoscritta tutt'altro significato da quello generalmente inteso).

E certo la fiaba potrebbe concludersi qui, ma i due piccioncini hanno un problema; come fare a scendere dalla torre?
Si, perché se il principe può usare i capelli di lei, come far scendere la fanciulla?
Prendere due rami e costruire una scala alla bell'e meglio? Naaah, troppo scontato.
Tagliarle i capelli per usarli come rampicante? Jamais! Piuttosto la morte che una spuntatina ai capelli.
Non so, fare una piramide umana con i soldati del principe?

No, i due genii della fuga escogitarono un piano ai confini della realtà, secondo cui lui avrebbe dovuto andare a trovarla tutte le sere portandole una matassa di seta alla volta in modo che lei potesse tessere una scala.

Una scala.
Di seta.
Lunga venti braccia.

A sto punto tanto valeva farla con i Lego!
Cioè ma davvero? Possibile che non esistesse un materiale più adatto, tipo che so i fili d'erba?
No, perché non mi sembra che la seta sia rinomata come materiale per costruire scale. Oltrettutto con una matassa alla volta per quando la scala fosse stata completata Raperonzola ormai avrebbe avuto l'aspetto di Ietta ne La Tata.

La cosa assurda è che il piano funziona e la scala inizia a prendere forma senza che la maga se ne accorga, ma nessun piano è a prova di idiota e, come è risaputo, di idioti sono piene le fiabe e infatti una bella sera Raperonzola parlando con la maga se ne esce con
Ditemi, signora Gothel, come mai siete tanto più pesante da tirar su del giovane principe? quello è da me in un momento
Ma che c'hai nel cervello? Criceti morti?
Ti sbatti da chissà quanto tempo per questa cavolo di scala, che anche Elena di Troia si sarebbe scocciata e poi te ne esci con una cosa del genere. Non un piccolo dettaglio. Gli spiattelli praticamente l'unica cosa che dovevi tenere per te. Allora dillo che sei masochista e vuoi soffrire, così facciamo prima e ci evitiamo tutti sti sbattimenti, no?!

La maga, immaginando, che i due giovincelli non avessero passato il tempo a giocare a ramino, andò su tutte le furie e dopo aver tagliato i capelli a Raperonzola, la abbandonò in mezzo ad un deserto. Perché ucciderla di mano propria fa troppo poraccia.

La sera stessa il principe, come al solito, si accinse a raggiungere la sua amata recitando la solita filastrocca per salire solo che questa volta ad accoglierlo non trovò la soave fanciulla, ma la maga e anche piuttosto incavolata e...

Indovinate? (...Creo suspence...)
Cosa potrà mai fare una maga furiosa?
Lo trasforma in qualche animal viscido e ripugnante? Lo maledice in modo che la sua vita diventi una sequela di torture infinite? Lo uccide?
No.
Purtroppo.

Gli confessa che Raperonzola è perduta e che non l'avrebbe più rivista.

Oh mamma, che paura. Davanti a questa orribile punizione, potrei non dormire più per un mese.
Oltretutto avete notato che la maga "potente e temibile" in tutta la storia non ha fatto una magia neanche per sbaglio?! Cioè ma si può? Che poi te lo voglio dire in faccia maga Magò, che se proprio non sei capace eri liberissima di fare un altro lavoro, eh.

E poi non voglio fare la puntigliosa, ma un principe azzurro che abbia poco poco di attributi che cosa dovrebbe fare?
Primo: uccidere la strega così senza tanti complimenti e secondo salire sul suo cavallo bianco fino a ritrovare la sua amata.
E invece no. Visto che neanche i principi azzurri sono più quelli di una volta questo sconvolto, addolorato e disperato si butta giù dalla torre.

No, ma complimentoni per la soluzione. Questo sì che risolve le cose.
Tu si che sei un uomo da avere accanto nei momenti di bisogno. Quando si dice qualcuno su cui contare, insomma.

Per nostra generale sfortuna il principe sopravvisse alla caduta, ma aihmé finì sui dei rovi le cui spine gli si conficcarono negli occhi accecandolo.
Oh, finalmente un'immagine degna del mondo delle fiabe!
Comunque così ridotto il poveretto non è che se ne torna a casa, avverte l'esercito e manda mezzo mondo a cercare la sua bella, no si mette a girovagare nei boschi fino a che arrivò al deserto che, per un'immensa e del tutto "casuale" botta di culo, era lo stesso in cui si trovava Raperonzola a vivere tra gli stenti con i due gemelli (oh, io ve lo avevo detto che quei due non giocavano a ramino nella torre).

Il principe riconoscendo il canto della sua amata si diresse verso di lei che appena lo riconobbe gli buttò le braccia al collo piangendo.
In un atto di pura fantasia, che va contro ogni logica e capacità di credere nei miracoli, le lacrime della ragazza cadendo sugli occhi del giovane (e quindi oltre a non essere una cima o ad avere la benché minima utilità è pure più basso di lei)gli restituirono la vista.
E così di nuovo insieme la famigliola torna nel suo regno e vissero per sempre felici e contenti.



Ok, qui dovrei fermarmi, ma mi prudono le mani e non ce la faccio a tenermi dentro sta cosa.
Tra tutte questa è la favola più illogica che abbia mai visto. Ed ok che è una fiaba, ma la storia non sta insieme, sono un mucchio di azioni messe lì a caso.
Perché la strega ha voluto la bambina? Perché l'ha rinchiusa? Che fine ha fatto dopo che Raperonzola è stata ritrovata, perché io dopo essere diventata regina come minimo le scatenavo contro un esercito pari a quello degli orchi ne Il signore degli Anelli, non so se mi spiego.
Qui invece va tutto bene, anche se devo dire che questa è la prima fiaba quasi priva di violenza e mutilazioni, certo, se si escludono il rapimento, le sevizie, l'isolamento, l'abbandono e le lesioni al principe, ovvio. ^_^'

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7 commenti:

  1. Ciao Alisya, è troppo divertente leggere i post della tua rubrica, complimenti! :-)

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  2. Ahahhaha ma che meraviglia questa rubrica! Sono morta dal ridere, ti prego mettila fissa ogni settimana e condividila ovunque !!

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    1. Sono contenta che ti sia piaciuta e soprattutto di averti strappato una risata! Cercherò di postare più spesso, perché anche io mi diverto un mondo a scrivere questi articoli.
      Nel frattempo, se vuoi dare un'occhiata, in fondo al post trovi i link alle altre fiabe che ho già ri-raccontato :*

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  3. Ma dai, che bella questa rubrica, molto originale e divertente!

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  4. Fai altre storie, riesci a cogliere esattamente tutto ciò che ho sempre pensato! :-D

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