Recensione: "A volte ritorno" John Niven

Buon pomeriggio Sognatori!
Eccomi qua con una delle recensioni incriminate che, per problemi su cui sorvoleremo, avrebbe dovuto uscire qualche giorno fa.

Sulle prime quando mi hanno parlato di questo libro, ho storto un po' il naso. Guardandolo dava l'impressione di uno di quei libri pesanti e magari un po' bacchettoni... ecco, se è questa l'impressione che vi dico subito che vi stata sbagliando. Ma proprio alla grande!

TITOLO: A volte ritorno
AUTORE: John Niven
EDITORE: Einaudi
PAGINE: 381
PREZZO: € 13,00 - ebook € 6,99
Dopo una settimana di vacanza che sarebbero cinque secoli di tempo terrestre, Dio torna in ufficio, ancora col cappello di paglia e la camicia a quadri. Era andato in vacanza, a pescare, in pieno Rinascimento, quando i terrestri scoprivano un continente alla settimana, e sembrava andasse tutto a gonfie vele. Al suo ritorno però, il quadro che gli fanno i suoi ha del catastrofico: il pianeta ridotto a un immondezzaio, genocidi come se piovesse, preti che molestano i bambini... Dio non è solo ultradepresso. Anche molto incazzato. L'unica soluzione, pensa, è rispedire sulla Terra quello strafatto di suo figlio. - Sei sicuro sia una buona idea? - gli chiede Gesù. - Non ti ricordi cosa è successo l'altra volta? - Ma Dio è irremovibile. Così Gesù Cristo piomba a New York, tra sballoni e drop out di ogni tipo. E cerca, come può, di dare una mano agli sfigati della terra. Il ragazzo non sa fare niente, eccetto suonare la chitarra. E riesce a finire in un programma di talenti alla tv. Un gran bel modo per fare arrivare il suo messaggio a un sacco di gente. Ma, come già in passato, anche oggi chi sta dalla parte dei marginali non è propriamente ben visto dalle autorità.

A volte ritorno è un romanzo, brillante, ironico, sarcastico e decisamente provocatorio, che attraverso un linguaggio.... be' definiamolo fortemente espressivo, apre a una riflessione critica sulla nostra società, sui suoi valori e soprattutto sulla mancanza di questi.
Tutto inizia con Dio che tranquillo e beato se ne torna a lavoro dopo una settimana di vacanza. E dove sta il problema, vi chiederete voi. Be' sta nel fatto che una settimana del tempo celeste corrisponde a secoli sulla terra e così il buon Signore che aveva lasciato l'Uomo in pieno rinascimento, al massimo del suo potenziale, si ritrova davanti con una società andata a rotoli, corrotta e consumata dai vizi.
Sbollita la rabbia del primo momento Dio si rimbocca le maniche e corre ai ripari, e visto che a situazioni estreme servono soluzioni estreme decide di rispedire Suo Figlio, sulla Terra una seconda volta per ricordare a tutti di "Fare i bravi".

Ecco, queste sono le premesse su cui si basa il romanzo di Niven, un Dio deluso da un'umanità che ha smarrito completamente il senso dei suoi insegnamenti, che è concentrata più ad avere che ad essere, che si riempie di cose e dimentica le cose veramente importanti.
Con il ritorno di Gesù Niven ci racconta il mondo di oggi visto con un occhio critico senza risparmiare nessuno, Chiesa e Papa inclusi, il tutto contornato da una storia che comunque resta leggera e piacevole, che non lascia fuori siparietti divertenti e momenti emotivamente carichi.

Insomma A volte ritorno è un romanzo brillante che gioca tutto su una visione irriverente, ma allo stesso tempo esilarante di Dio e Gesù, con Santi e Beati al seguito.
Voglio dire in quanto pensando al buon Dio se lo immaginano come un bell'uomo in camicia hawaiana? Quanti immaginano il Paradiso come un posto in cui sballarsi? Se doveste immaginare un ritorno di Gesù in quanti lo vedrebbero come protagonista di un reality?
Eppure è questa la visione che Niven ci prospetta, una visione anticonformista che si accompagna ad un linguaggio decisamente disinibito, che all'inizio può sembrare stonato, ma che alla fine rispecchia perfettamente il carattere dato ai personaggi.
Superati i preconcetti legati al tipo di personaggi che l'autore ci piazza davanti (perché all'inizio si fa un po' fatica a sintonizzarsi sul loro registro), la riflessione che la storia promuove è importante e portata avanti in modo molto intelligente, senza mettersi in cattedra o fare filippiche infinite, ma intessendola in un racconto che scorre veloce e che incolla alle pagine fino al finale che vi assicuro non vi deluderà e non vi lascerà indifferenti.

A volte ritorno ha saputo davvero conquistarmi fin dalle prime frasi e se anche in alcune parti si dilunga un po', è un romanzo che si legge velocemente e se lo si affronta con mente aperta è capace di lasciare molto.
Però è doveroso sottolineare che se siete affezionati ad una visione di Dio sullo stile della Creazione di Adamo, il tipo di linguaggio usato e alcuni comportamenti descritti potrebbero risultarvi indigesti.

Personalmente è un libro di cui consiglio assolutamente la lettura, anche solo per farsi quattro risate con il redivivo Gesù, fricchettone ed emerginato, membro di una band squattrinata che ancora una volta cerca di farci ricordare che alla fine il Messaggio da seguire è uno solo, semplice e diretto; Fate i bravi.





2 commenti:

  1. Ciao Alisya, di Niven ho letto solo "Le solite sospette" e ricordo che avevo apprezzato moltissimo la sua ironia, penso che anche questo romanzo potrebbe piacermi :-)

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  2. Mai letto nulla di questo autore, però sicuramente prima o poi recupererò qualcosa, magari iniziando proprio da questo libro :)

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