Oggi vi parlo di un libro che già in moltissimi sicuramente conoscete e di cui io ho rimandato per troppo tempo la lettura.
Memorie di una Geisha è uno di quei romanzi che sicuramente vale la pena leggere almeno una volta e se siete curiosi di saperne qualcosa in più non vi resta che continuare a leggere.
TITOLO: Memorie di una Geisha
AUTORE: Arthur Golden
EDITORE: TEA
PAGINE: 571
Circondate da un’aura di mistero, le geishe hanno sempre esercitato sugli occidentali un’attrazione quasi irresistibile. Ma chi sono in realtà queste donne? A tutte le domande che queste figure leggendarie suscitano, Arthur Golden ha risposto con un romanzo, profondamente documentato, che conserva tutta l’immediatezza e l’emozione di una storia vera. Che cosa significa essere una geisha lo apprendiamo così dalla voce di Sayuri che ci racconta la sua storia: l’infanzia, il rapimento, l’addestramento, la disciplina – tutte le vicende che, sullo sfondo del Giappone del ‘900, l’hanno condotta a diventare la geisha più famosa e ricercata. Un romanzo avvincente e toccante, di rara sensibilità e ricchezza, coronato da uno straordinario ritratto femminile e dalla sua voce indimenticabile..
La prima parola che mi viene in mente per descrivere questo romanzo è magnetico. Memorie di una Geisha è un libro capace di trasportare in un altro mondo e affascinare il lettore incollandolo alle pagine grazie all'eleganza della sua protagonista.
A guidarci in questa scoperta è la voce di Sayuri che raccontandoci la sua vita cerca contemporaneamente di spiegarci chi sono le misteriose e affascinanti geishe e come lei sia diventata una di loro.
Quello che certamente rende Memorie di una Geisha un romanzo imperdibile, è la capacità di diradare l'alone di mistero che circonda queste donne, descrivendo con estrema cura tutto il percorso che una ragazza doveva percorrere per arrivare ad essere una geisha, mostrandoci gioie, dolori, invidie, sofferenze, riscatti... Golden in qualche modo sfata il mito di queste creature eteree restituendo loro una parvenza più umana.
Inoltre a noi occidentali, che da sempre guardiamo queste figure con sguardo superficiale, il libro riesce a svelare ciò che va oltre l'apparenza, il significato che si nasconde perfino nei gesti più banali perché la cosa che più di tutte emerge è che in una geisha tutto è studiato allo scopo di attrarre l'attenzione.
Trucco, abbigliamento, capigliatura sono solo una parte di ciò queste donne devono curare, perché la loro seduzione sta anche nel modo di parlare, nei gesti che attingono alla tradizione, negli sguardi e nelle capacità maturare con anni di studio.
La storia di Sayuri è senza dubbio una storia che la distingue dal resto delle geishe, non solo per il modo in cui da bambina arriva nel loro mondo, ma anche per la motivazione che trova nel restarvi, che non deriva dal non avere più un posto dove andare o dalla paura per un mondo esterno pieno di pericoli, ma da un incontro casuale che segnerà per sempre la vita della protagonista.
Pur non potendo arrivare a dire che quella dipinta da Golden sia una donna emancipata ed indipendente, Sayuri rimane una figura forte, piena di dignità e di impatto, a modo suo una combattente, che a dispetto delle prove a cui la vita la sottopone riesce sempre a rialzarsi e ad andare avanti a testa alta. Non dobbiamo infatti dimenticare il contesto in cui la storia si svolge, ovvero quello del Giappone della prima metà del Novecento.
Detto ciò non nego che davanti ad alcune realtà più volte ho sentito qualcosa in me protestare, perché certi comportamenti, certi modi di pensare sono molto lontani dal mio modo di vedere/sentire/pensare e non sempre sospendere il proprio giudizio e aprire la mentalità verso qualcosa di così lontano risulta facile.
Nonostante questo Memorie di una geisha è sicuramente un romanzo che vale la pena leggere ed assaporare. Nonostante lo stile sia per lo più discorsivo, pensate a questa storia come un lungo monologo, il testo scorre velocemente senza mai annoiare, tanto che se all'inizio temevo che potesse essere una lettura difficile o pesante, vi assicuro che mi sono bastate poche pagine per ricredermi e arrivare al punto di avere difficoltà a staccarmene.
Adesso sono molto curiosa di vedere il film dove spero di ritrovare lo stesso spirito che anima questo incredibile romanzo. :)
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