Rileggiamole Insieme... La Casa nel Bosco

Finalmente riesco a tornare con Rileggiamole Insieme.... una delle rubriche che amo di più e con cui mi diverto sempre tantissimo.
Per chi si trovasse per la prima volta in questo angolino, qui vi racconto fiabe più o meno famose, ma in un modo un po' diverso.  ;)
Ma iniziamo con il racconto di oggi.



Un povero taglialegna viveva con la moglie e le tre figlie ai margini della nostra location preferita, sì avete indovinato, proprio una foresta.
Una mattina andando a lavoro nella suddetta foresta l'uomo chiese alla moglie di farsi portare il pranzo dalla figlia maggiore, perché ovviamente portarselo da solo era troppo disturbo, tanto più che nel ridente mondo delle fiabe le foreste sono note per essere luoghi sicuri dove far passeggiare da sole ingenue fanciulle.
Quindi con queste ottime premesse, quando arrivò il momento del pranzo, la più grande delle sorelle partì per portare la scodella di minestra al padre.
Ma come avrà fatto il taglialegna ad indicare la via alla figlia visto che ancora Google maps non andava di moda?
Piantando qua e là qualche bel segnale di legno?
 No, ovviamente. In fondo perché andare sul sicuro con soluzioni banali da gente babbana, quando si può ricorrere ai classici (che se sono tali ci sarà pure una ragione) e dunque sparse lungo il sentiero dei semi di miglio?

Non vi ricorda qualcosa, chessò tipo la storia di Hansel e Gretel, per esempio? E si vede che questo padre amorevole ha pensato, visto che per quei due ha funzionato così bene perché non fare lo stesso?
Ma non siate troppo severi. Si fa alla svelta a giudicare, voglio dire questo poveruomo fa il taglialegna nella foresta, come può immaginare che questa sia tipo l'equivalente terrestre dei buchi neri, dove ciò che entra quasi mai ne esce? E soprattutto come può venirgli in mente che tra le decine di specie che la abitano ci siano anche varie specie di uccelli che indovinate cosa mangiano?



Essendo la primogenita dotata di un senso di orientamento pari a zero (e no, non perpetriamo stereotipi sessisti, eh?), per non parlare del buon senso che scansava come la peggiore delle malattie infettive, cosa fa non trovando i semi a terrà?
Anche l'ultimo degli sprovveduti arriverebbe a pensare di fare dietro front e tornarsene a casina (che magari col digiuno il padre capiva che forse aveva sbagliato qualcosa), ma lei no, decise di andare avanti a caso.
Si perché è matematico che se sei nel fitto della foresta e inizi a girare a cazium sicuramente finirai per arrivare dove vuoi e per puro spirito di coerenza non è che ad un certo punto si è fermata e ha pensato "Oh aspetta mi sa che ho fatto una str....ata.", no, ha continuato a camminare fino a notte fonda, dove sentendo fruscii e rumori minacciosi la poveretta ha iniziato a farsela sotto.

Ma ecco qua che in suo soccorso comparve una casetta dalle cui finestre proveniva della luce e in un guizzo di scaltrezza anche il nostro Sherlock pensò
Ci deve essere gente che vive laggiù....
E fin qui tutto ok. Non è la teoria della relatività, ma per lo standard dei personaggi delle fiabe ci può stare, se non fosse che poi continua con
...che mi accoglierà per la notte.

Allora carissima, ora mi vuoi spiegare qual è la consecutio logica che ti porta ad avere questa certezza? No perché magari quelli in casa non ti ci vogliono. Cioè se uno si compra casa nel mezzo di una foresta forse non è proprio in cerca di compagnia, no????
Ma soprattutto possibile che nessuno, e dico proprio nessuno, trovi strano il fatto che ci sia una casetta nel mezzo del nulla cosmico? No, perché io penserei meglio rischiare l'assideramento fuori che bussare alla porta di uno che magari per hobby mangia bambini.
Così tanto per buttare un'idea a caso.

Però la nostra eroina ignara di ogni pericolo non ci pensò due volte prima di andare a bussare e subito da dentro le rispose una voce burbera che la invitò ad entrare. La ragazza si trovò così davanti ad un vecchio con una barba bianca lunga fino al pavimento, una gallina, un gallo e una mucca (e su questo mi rifiuto di commentare).

La fanciulla dunque si mise a raccontare la sua storia e chiese ospitalità (come pura formalità immagino, non aveva infatti già deciso che l'avrebbero ospitata?)
Ora l'uomo non rispose subito, ma prima si consultò con gli animali
A bel galletto
Bella gallina
E tu, bella mucca pezzata
che ne dite?

E no, il fatto che il vecchietto debba fare una riunione di condominio con gli animali prima di rispondere non ci inquieta per niente, ve'?
Volete sapere cosa risposero? Risposero QUACK.
Quack.
Non so se vi rendente conto.
Un gallo, una gallina e una mucca.
Ora l'ultima volta che ho controllato nella mia fattoria parlante nessuno dei tre faceva Quack.

Comunque ricevuto l'assenso animalesco, il vecchio la fa accomodare, per poi invitarla ad andare sul retro a preparare la cena. Si, insomma il solito contratto alla Biancaneve, se vuoi ospitalità devi lavora', alla faccia dei gesti disinteressati.
La ragazza però non batte ciglio e va in cucina dove trova ogni ben di Dio e no, non è affatto sospetto che un vecchio che vive da solo nel mezzo della foresta abbia tutto quel cibo.
Siete proprio malpensanti e malfidati!!

La fanciulla ovviamente non viene neanche sfiorata dall'idea che la cosa sia almeno insolita e cucinato il pasto portò tutto a tavola e si mise a mangiare insieme al vecchio e non con pacatezza e garbo, in stile principessa delle favole, più una cosa sul genere mangiatore professionista. Si, insomma come alla sagra dell'eleganza.
Sarà stata l'ora tarda, l'aver sgobbato in cucina o il fatto di non essere a casa propria, fatto sta che alla giovane non venne in mente di  dare da mangiare anche agli animali, anche perché voglio dire avrà pensato io so' ospite, ho cucinato e tutto, alle bestie ci penserà il proprietario o se proprio vuole che ci pensi io me lo avrebbe chiesto, no?
Ad un certo punto s'era fatta una cert'ora e nell'abbiocco post abbuffata, la leggiadra fanciulla se ne uscì con
                 Adesso sono stanca, dove è un letto nel quale io possa dormire?
Della serie fa come fossi a casa tua, eh?
Che poi te ne vai così senza sparecchiare, lavare i piatti, sistemare la tavola, riordinare, spazzare e magari dare una o due mani di bianco?? Che ospite maleducata ed egoista!
È proprio vero che questi giovani di oggi non sanno più dove stanno di casa le buone maniere.

E infatti gli animali (e sottolineo gli animali) le risposero
Hai mangiato con lui
Hai bevuto con lui
Di noi non ti sei occupata
Ora dormi dove sei obbligata!
Ooooooook! No, non ti allarmare perché gli animali ti rispondono, pure abbastanza incavolati per essere rimasti a digiuno e perché non sembra che tra le righe dell'orrenda filastrocca ci sia una minaccia di morte.

Il vecchio invece come non fosse successo nulla le spiegò dove poteva trovare la stanza in cui, dopo aver rifatto il letto, poteva dormire, sempre nel rispetto dello spirito dell'ospitalità Do it Yourself, nel senso che te devi fa' tutto da te.

Dunque fin qui tutto bene. Voglio dire teatrini inquietanti a parte fino ad ora è andato tutto liscio.
Ma ecco che arriva il bello.
Dopo un po' che la giovane si era addormentata, il vecchio andò a guardare la ragazza dormire (vaaaaa beeeene >_<) e dopo aver scosso la testa aprì una botola facendola cadere in cantina.
Ecco e poi non dite che io non ve lo avevo detto. Era scontato che finisse così!

Ma attenzione che ora la trama si infittisce.
Non ci scordiamo che nel frattempo che la poverina finisce a cena con Hannibal Lechter, il padre è rimasto a digiuno ad aspettarla nella foresta.
E cosa pensate sia successo una volta che il brav'uomo è tornato a casa? Che corra dalla moglie preoccupato per la figlia che non ha visto arrivare? No, ovviamente perché siamo nel mondo delle fiabe ed i genitori amorevoli sono creature più mitologiche dell'unicorno.
L'uomo infatti corre a casa incavolato come una biscia ma per la minestra non recapitata. E chi non lo vorrebbe un padre così!
E no, se ve lo steste chiedendo, non si preoccupano neanche dopo aver realizzato che la ragazza deve essersi persa
         Deve aver smarrito la strada, ma senza dubbio domani tornerà.
Non lo sentite anche voi l'ammmore profondo che trasuda da queste parole? Percepite o no l'attaccamento e la preoccupazione di una madre per la sua figlia primogenita?
Non so voi, ma io ho i lucciconi agli occhi.

Se penso che mia madre se sa che sono fuori e chiamo con 5 minuti di ritardo, avverte ogni forza dell'ordine e chiama i pronto soccorso nell'area di 100 chilometri, faccio fatica a capire come questa davanti alla consapevolezza che la figlia sia dispersa in uno dei posti più pericolosi del mondo liquidai tutto con una scrollatina di spalle e un ottimistico "vedrai che domani tornerà". Sì, una politica un po' alla Rossella O'hara, domani è un altro giorno.

Poi non so se le è chiaro ma parte del concetto di smarrirsi gira intorno al fatto di non essere capace di tornare indietro in autonomia, quindi in che modo l'indomani il problema dovrebbe risolversi miracolosamente??

Ma tenetevi forte perché il peggio deve ancora venire.
Il giorno dopo infatti indovinate cosa fanno il padre e la madre dell'anno? Vanno a cercare la figlia che ovviamente non è tornata. Ma manco per il ca...
Cancellata totalmente la perdita della primogenita, come se nulla fosse replicano le stesse cose del giorno precedente con due importanti cambiamenti: Primo il taglialegna avrebbe sparso lenticchie invece di miglio perché si vedono meglio (si perché il problema non è che se lo mangiano), secondo mandano la secondogenita.
E un applausone non glielo vogliamo fare a sti due geni?
In confronto a loro anche la matrigna di Biancaneve fa un figurone.
Mi volete far credere sul serio che questi pensano che la figlia si sia persa perché non ha visto il miglio. E anche se fosse, vi sembra che la soluzione sia usare le lenticchie?? Voglio dire so lenticchie mica le pietre di Stone Age. Che poi so pure marroni e nel sottobosco si mimetizzano.

Fatto sta che a mezzogiorno la seconda vittima... ehm volevo dire figlia viene mandata dal padre e visto che buon sangue non mente le cose vanno più o meno come il giorno prima.
Dunque pure lei cammina fino a notte fonda, trova la casa, cena col vecchio fa incacchiare gli animali e finisce nella botola.

Non vi sto neanche a descrivere il livello di menefreghismo che regnava in quella casa, visto che neanche la sparizione della seconda figlia nel giro di due giorni produsse grandi turbamenti.

Arriviamo così al terzo giorno e penserete, stavolta avranno imparato la lezione. E invece no, infatti il taglialegna dice alla moglie di mandare la terza, e grazie al cielo ultima, figlia.
E come ciliegina sulla torta l'amorevole padre aggiunge pure
             È sempre buona e obbediente, troverà la strada giusta e non si allontanerà come quelle fannullone delle sue sorelle


Caro papà posso dirti una cosa di cuore? Ma vaffanculo!


Cioè non solo è colpa sua se si sono perse e non ha neanche lontanamente pensato ad andarle a cercare, ma dà pure loro la colpa. Ci vogliamo ricordare di chi è stata la brillante idea di usare del cibo come segnaletica stradale?
Ma esattamente cosa pensi che stiano facendo, che stiano ballando la conga con i sette nani? Per quanto ne sa lui le "fannullone" potrebbero essere finite sbranate dai lupi mentre cercavano di portargli da mangiare.
E meno male che i figli so piezz 'e core.
E se questa dimostrazione di amore parentale non fosse abbastanza, interviene la mamma che per la prima volta protesta dicendo
                        Devo perdere anche la mia figlia preferita?
Ah si?! E meno male che di mamma ce n'è una sola.

Ma poi vi rendente conto del potenziale traumatizzante di leggere questa storia ai vostri figli?? Cosa dovrebbe insegnargli esattamente, che se un giorno dovessero perdersi nel centro commerciale nessuno andrà a cercarli e verranno pure ritenuti responsabili dell'accaduto.
O ancora meglio che i genitori non amano tutti i figli allo stesso modo. Perché sarebbe come dire che gli hunger games abbiano inizio.

Ma aspettate che arriva il twistone perché il taglialegna ha un'idea.
Si, lo so che sto usando paroloni e no, l'idea non prevede la dilui prematura dipartita (purtroppo).
Pronti a conoscere il nuovo piano dello psyco papà?
Tenetevi forte.
L'idea è usare piselli al posto delle lenticchie.
Perché?
Perché si vedono meglio.

E dopo questa posso anche farla finita.

Comunque anche la terza figlia parte per sto viaggio della speranza e come le sorelle non trova la strada, cammina fino a notte fonda e trova la casetta dove chiede gentilmente asilo al vecchio e, avuta l'approvazione dal trio di parche in versione animalesca, li ringrazia con una carezza. Poi su invito del vecchio prepara la cena, porta tutto in tavola, ma invece di mettersi a mangiare va a prendere il cibo e l'acqua per gli animali e solo dopo aver sistemato tutti, lei inizia a cenare.

Vogliamo parlare di quanto sia sessista questa fiaba?
L'ordine di importanza è l'uomo, gli animali e poi la donna.
Se trovate qualcosa di più diseducativo in  una storia per bambini, vi prego fatemelo sapere.

Comunque davanti al comportamento altruista della giovane (che per amor di cronaca voglio ricordare che è ospite in quella casa) la filastrocca degli animali cambia
Hai mangiato con noi
Hai bevuto con noi
Di noi ti sei occupata
Così ti auguriamo la buona notte
Affatto turbata dagli animali parlanti, la fanciulla andò a dormire, ma a mezzanotte un rumore improvviso la svegliò.

Che siano i ladri? Il disperato grido di aiuto delle sorelle? Una mandria impazzita in stile Jiumanjii?

Tutto iniziò a tremare, le mura oscillarono e sembrava che tutto stesse per schiantarsi. E poteva la nostra eroina fare come tutte le persone normali e precipitarsi all'esterno in pigiama pregando di non fare la fine di una sottiletta? Ovviamente no, infatti non appena tutto tornò alla normalità lei calma calma si riaddormentò perché si sa niente concilia il sonno come una profonda, dirompente e primordiale scossa di terremoto.
Non a caso è la miglior cura contro l'insonnia.
Quando però la giovane l'indomani si svegliò si trovò in una camera riccamente arredata, con tanto di fiori d'oro sui muri e pantofoline trapuntante di perle. Che siano stati quelli di Extreme Makeover - Home edition?

A farle capire che non si trattava di un sogno, sopraggiunsero tre servitori che prontamente si misero a sua disposizione, ma lei che ovviamente non brillava per acume non aveva colto la natura del cambiamento e disse loro di voler andare ad occuparsi del vecchio e dei suoi animaletti.
Ed è qui che entra in scena il più inutile personaggio narrativo mai inventato, il principe azzurro, che rivela alla fanciulla che era lui il vecchio, vittima della maledizione di una strega che lo aveva condannato a stare nel bosco con la compagnia di quei tre servitori celati sotto forma di animali, fino a che una fanciulla non fosse sopraggiunta e si fosse presa cura di tutti. E grazie alla gentilezza di lei il maleficio era stato spezzato e alla mezzanotte la casetta era tornata ad essere un castello.

Ora posso far notare che un castello nel mezzo del nulla cosmico, senza un regno attorno, e con solo tre servitori non è più rassicurante della casetta di poco prima? No perché a me verrebbe anche da chiedere al principe cosa ha fatto per meritarsi il maleficio?
Infatti se La Bella e la Bestia ci ha insegnato qualcosa è che i malefici reversibili non sono mai lanciati a cazium, no?

Ma lasciamo stare.
Finalmente ci avviamo verso il finale con l'inevitabile matrimonio tra la fanciulla e il bel principe, che su due piedi fa chiamare i genitori della disgraziata perché possano assistere alla cerimonia.
Ma non dimentichiamo qualcuno?
Già, delle sorelle maggiori infatti non c'è traccia.
Quando la ragazza chiede che fine abbiano fatto le sorelle sapete il bel principe cosa risponde, che erano state gettate in cantina, ma quella mattina le ha condotte nella foresta dove serviranno un carbonaio (perché si sa che la foresta pullula di carbone) fino a che non miglioreranno imparando a non lasciare che dei poveri animali soffrano la fame.

E.
Finisce.
Così.

Ma no.
Ma proprio no.
E lo dico da amante degli animali.
Ma che vuol dire che se vado in casa di una persona prima di salutare il proprietario mi devo assicurare se questo abbia animali e nel caso ce li abbia che siano ben nutriti? Oppure vuol dire che sono autorizzata, ogni volta che invito qualcuno a cena, a tenerlo segregato in cantina se questo prima di sedersi a tavola non prepara la cena per tutti, animali compresi??

Non so se sono io, ma se il messaggio che la storia vuole passare è quello di amore e attenzione verso gli animali, trovo che questa fiaba abbia l'effetto opposto. Sarebbe stato diverso se lo stesso atteggiamento le sorelle più grandi lo avessero mostrato per animali propri o se davanti ad una richiesta del vecchio si fossero rifiutate, ma così come è posta la questione io non vedo cattiveria nel loro comportamento e tanto basta a farmi percepire la loro punizione come ingiusta.

Insomma un'altra bella fiaba per i nostri bambini.
Certo sempre che il vostro scopo sia mandarli in terapia a vita.


E anche questa storia si conclude qui.
Come al solito spero che la storia vi sia piaciuta e vi abbia strappato qualche sorriso o vi abbia tenuto almeno un po' di compagnia.

E se vi va di leggere altre fiabe ri-raccontate a modo mio, qui trovate gli altri titoli di questa rubrica! ;)

7 commenti:

  1. Fantastica, oggi avevo proprio bisogno di farmi due risate!

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  2. Sempre divertentissimi i tuoi resoconti, Alisya, questa fiaba mi mancava :-)

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  3. Io mi sono divertita tantissimo leggendo la questa fiaba sessista, maschilista, schiavista e immorale chiedendomi poi che fine abbiano fatto le tre scodelle di minestra :)) Un altra domanda altrettanto importante è perché anziché seminare nel bosco lenticchie, ceci e piselli il padre non abbia pensato di cucinarseli fra il taglio di un albero e l'altro? Ah, eh visto che i legumi se ne stavano da concime, che cosa c'era nella minestra?
    E non posso non chiedermi in che modo sarebbe stata diversa la storia se i due genitori dell'anno avevano anche un figlio?
    Buona serata!

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  4. Che posso dire, le tue sono tutte domande legittime che aihmé sembrano destinate a lasciarci col dubbio! :)
    Sono contenta che la fiaba ti abbia fatto divertire ;)

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  5. IO TI ADORO!!!!!!!!!!!!! hai descritto esattamente tutto ciò che ho pensato a riguardo quando ero bambina e vidi il cartone. Cioè, pure una creatura di 8 anni ci arriva a capire certe cose!

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