Recensione: "The Hate U Give" Angie Thomas

Buon Martedì a tutti!

Come va da voi con la neve? Siete ancora bloccati o la situazione si sta normalizzando?
Qui per fortuna piano piano si sta sciogliendo, anche se le temperature sono a dir poco polari! Ma è proprio con giornate come questa che si deve tirar fuori la copertina, preparare un buon tè caldo, scegliere di un buon libro e spaparanzarsi sul divano, no?!

Titolo: The Hate U Give
Autore: Angie Thomas
Editore: Giunti
Prezzo:€ 14,00 (ebook € 7,99)
Pagine: 405


Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato. Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C'è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l'episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia. C'è una cosa che tutti vogliono sapere: cos'è successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta è Starr. Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua stessa vita.


The Hate U Give è un romanzo ispirato a fatti di cronaca e affronta temi difficili e pesanti che vanno dal razzismo allo spaccio (con tutto ciò che c'è nel mezzo), ma soprattutto mostra come la legge non sempre sia uguale per tutti.

Starr è una ragazza nata e cresciuta in un quartiere povero di una periferia americana, in mezzo a guerre territoriali tra gang, povertà e spaccio, ma frequenta, per volere dei suoi, una scuola prestigiosa.
Per la ragazza questi due mondi sono ben separati, la Starr che abita nel ghetto è diversa da quella che frequenta i quartieri borghesi, fino a quando non assiste all'assassinio ingiustificato del suo migliore amico Khalil per mano di un poliziotto. Allora tutto si confonde e le due realtà finiscono inevitabilmente per mescolarsi.
Il mondo di Starr inizia a cambiare velocemente, nel suo quartiere la morte del ragazzo infiamma gli animi e fa rinascere vecchie proteste dato l'atteggiamento incurante mostrato durante le indagini dai poliziotti prima e dalla procura poi.
Neanche i media contribuiscono a calmare la situazione, infatti sembrano voler giustificare l'assassinio di Kahlil dipingendo il ragazzo come un delinquente. Tocca allora a Starr, unica testimone, difendere l'amico scegliendo se tacere e tutelarsi o parlare affrontando tutte le conseguenze.

The Hate U Give è un libro di denuncia, un romanzo che parla di cose fin troppo reali e che ci riguardano più di quanto pensiamo. Questo libro affronta temi quali la discriminazione, i pregiudizi, il razzismo, ma anche ingiustizie e battaglie sociali.
Kahlil viene ucciso solo perché di ritorno da una festa insieme a Starr viene fermato da un agente bianco che al primo sguardo lo etichetta come un delinquente. La sua colpa è di avere la pelle del colore sbagliato e venire dal quartiere sbagliato, così tanto basta a far sì che la preoccupazione del ragazzo per Starr, letteralmente terrorizzata dall'atteggiamento del poliziotto, gli costi la vita. L'agente spara tre colpi lasciandolo a terra morto.
I media si scatenano, l'opinione pubblica si divide tra chi condanna e chi difende e l'unica poter far chiarezza e Starr. Ma basterà la sua voce a fare giustizia?

Non nascondo che il sentimento che maggiormente ha accompagnato questa lettura è l'indignazione, indignazione per il comportamento dell'agente e per il sistema che invece di condannarlo lo protegge. Ed inevitabilmente una domanda sorge spontanea; se si fosse trattato della situazione inversa, un agente di colore che uccide un ragazzo bianco, sarebbe andata allo stesso modo?

Per questo la reazione del quartiere all'uccisione di Kahlil non sorprende. La rabbia che esplode ed infiamma gli animi non può non arrivare anche al lettore che segue la vicenda, lasciando presagire fin dall'inizio come andrà a finire. E l'amarezza cresce quando si pensa che sulla base di quella che è una finzione letteraria ci sono fatti reali, sentimenti reali e ingiustizie che purtroppo non sono frutto della penna di un'autrice fantasiosa.
È giusto che un ragazzo muoia per colpa di un pregiudizio?
È giusto che chi ha stroncato quella vita venga giustificato?

The Hate U Give solleva molte domande e riflessioni scomode, ma purtroppo attuali che non riguardano solo gli Stati Uniti. I pregiudizi verso le minoranze si trovano ovunque, così come le persone che, pur affermando di non essere razziste, alla fine con i fatti dimostrano il contrario.

Oltre a questi temi questo romanzo ha un altro grande pregio da ricercarsi nei personaggi che trovano la loro incisività nell'essere incredibilmente realistici. Non solo Starr, ma tutta la sua famiglia, gli abitanti del quartiere, gli amici di scuola, tutti sono curati in modo incredibile, tanto da far dimenticare che non sono persone reali.

Angie Thomas ha scritto un libro di impatto portando sotto i riflettori verità forse scomode, ma che non vanno dimenticate. Con il suo romanzo dà voce alle minoranze, dà sfogo alla loro rabbia con una narrazione semplice e dai tratti colloquiali che non è priva di situazioni divertenti o di aspetti romantici.

The Hate U Give infatti parla di odio, ma anche di amore. L'amore della famiglia di Starr per il loro quartiere e la gente che lo abita, l'amore tre i membri della famiglia che fa sì che si affrontino insieme anche le situazioni più difficili e l'amore romantico che unisce Starr a Chris, nonostante vengano da due mondi così diversi da sembrare inconciliabili.

In breve The Hate U Give è un romanzo d'impatto senza essere una lettura pesante, un testo che apre la mente a realtà lontane dalla nostra e al contempo vicine e che senza dubbio fa riflettere. Insomma per la sottoscritta è un libro che vale assolutamente la pena leggere!

8 commenti:

  1. Ciao Alisya, non conoscevo il romanzo ma lo trovo davvero interessante per i temi che affronta!

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  2. Una recensione bellissima, punto questo romanzo da molto tempo - prima ancora che venisse tradotto - e sono contenta di leggere solo opinioni positive. :)

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    1. Grazie! ^_^ È una storia molto bella e, nonostante i temi affrontati, non è affatto pesante. Un lettura da fare assolutamente! ;)

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  3. Ciao! Nuovo iscritto😊. Ti invito come lettrice fissa sul mio blog. Ho anche un profilo instagram: alfonso_bookblogger.
    https://libristoriaecultura.blogspot.it

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  4. Ciao Alisya, ho letto questo romanzo appena uscito in Italia, lo aspettavo con trepidazione, e l'ho divorato. E' per me bellissimo, e anche a me è piaciuto lo stile con il quale l'autrice riesce ad affrontare temi grandi ed importanti, inserendoli nel contesto del suo romanzo. Un altro romanzo che farei leggere nelle scuole ;)

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    1. Assolutamente d'accordo! Questo è uno di quei libri che andrebbero letti e discussi nelle scuole!

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