Iniziamo la giornata con la segnalazione di un libro molto particolare che promette forti emozioni e il cui titolo prende il nome dalla lunghezza della transiberiana, 9800 Km di Giustino Travaglini.
Titolo: 9800 Km
Autore: Giustino Travaglini
Editore: Kimerik
Prezzo:€ 19,00 (ebook € 12,99)
Pagine: 224
Il giovane miliardario Chris Kuznetsov, con una tragica storia alle spalle, viene contattato da Pietro, un suo ex compagno d’accademia. Lo scopo è quello di convincere Chris a collaborare con l’FSB. In particolare, nell’infuriare del blocco dei paesi arabi contro il Qatar, l’FSB vorrebbe sfruttare le conoscenze di Chris per capire cosa sta succedendo nel Golfo per tutelare gli interessi nazionali. Dopo avergli promesso la verità sulla morte dei genitori, Chris si convince ad accettare il lavoro. Viene affiancato da Irina, una giovane e bellissima donna nonché agente proprio dell’FSB. Recatosi in Qatar dopo aver fatto scalo a Kish Island (Iran), i due si ritrovano invischiati in giochi di potere molto ampi. Qui incontreranno i coniugi Pin (spie del governo cinese) e Michael, agente della CIA. Nascerà una collaborazione tra le parti, non senza diffidenze. Nel mentre si sviluppa una storia di passione tra Chris e Irina che rischierà di compromettere l’operazione. Durante il soggiorno di tre giorni a Doha Chris dovrà fare i conti con alcuni fantasmi del suo passato che torneranno inesorabilmente a tormentarlo.
Estratto del libro
"Chris appoggiò il suo viso sul vetro della finestra del suo studio, inumidito dalle gocce di pioggia che scendevano copiose. Il cielo, nero come la pece, non prometteva nulla di buono, ricoprendo gli enormi grattacieli del distretto finanziario di Mosca".
Autore
Giustino Travaglini nasce a Casoli, piccolo borgo abruzzese in provincia di Chieti. Sono alla mia prima fatica e spero di poter condividere, insieme ai lettori, tutti e 9800 KM della transiberiana. L’ispirazione mi è stata data da alcuni amici, una sera al bar, mentre parlavamo al bar. Nonché per la mia passione per la Russia e la scoperta della mancanza di un filone narrativo, cioè spie russe protagoniste e positive nella letteratura occidentale.
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