Rileggiamole insieme...

ROSASPINA
 
 
Oggi voglio ripercorrere con voi una delle favole che da piccola ho amato di più, Rosaspina o, come la Disney l'ha ribattezzata La Bella Addormentata nel Bosco, titolo che definirei a dir poco impreciso, ma non ci soffermiamo troppo sui dettagli. Anche perché poi dovremmo aprire una parentesi sul perché Rosaspina sia diventata Aurora e entreremmo in un ginepraio da cui non usciremmo più.
 
Inoltre non voglio infierire sulla povera principessa che, a tutti gli effetti, è un'emarginata. Da alcune indiscrezioni sembra infatti che le altre eroine fiabesche la escludono e ai raduni la invitino solo per dovere. Vi chiedete la ragione di tanto snobbismo? Ve lo dico subito, ma tenetevi forte e preparatevi allo shock. Rosaspina è l'unica principessa a crescere con entrambi i genitori!!!
 
 
Lo so, anche io ho faticato non poco a crederci, ma è vero garantisco io. E non solo sono vivi all'inizio della storia, ma (e ve lo dico anche a costo di fare spoiler) rimangono vivi fino alla fine.
Capito perché le altre, tra padri degeneri e matrigne assassine, non la possono proprio reggere, anche se secondo me con due genitori come i suoi la prospettiva di essere orfana diventa molto più allettante.
In più va anche detto che mentre le altre principesse prima di arrivare al lieto fine devo affrontare regine che cercano di accopparle, devono fare da sguattere in casa propria, attraversare boschi con bestie selvagge ecc..., Rosaspina cresce con tutti gli agi e in santa pace, senza contare che la cosa peggiore che le succede e di farsi un sonnellino di cento anni. Al posto loro anche a me una così starebbe un po' sulle palle.
Ma procediamo con ordine.
 
La favola inizia con il Re e la Regina disperati perché per quanto lo desiderino non riescono ad avere un figlio.
Ora mentre a questo punto in altre storie, ad una nascita segue un funerale, qui incontriamo un vispo rospetto che mentre la Regina fa il bagno le annuncia l'arrivo di una bambina entro l'anno e manco a farlo apposta la Regina resta incinta.
Tralasciamo l'aspetto igienico-sanitario della cosa, perché se la Regina ha le rane nel bagno, non voglio pensare in che condizioni questo sia e come viva il resto della popolazione. Però a me una riflessione è nata spontanea: ma come fa il simpatico rospetto a fare una predizione così precisa? Magia? Forse... certo che come coincidenza è strana. Soprattutto se si considera che nelle fiabe i rospi si tramutano sempre in principi. E insomma parliamoci chiaro. I due sovrani ci provano per anni e poi arriva il ridente anfibio e tac... gravidanza. Non voglio mettere la pulce nell'orecchio a nessuno, ma fossi nel Re due conti me farei.
 
Comunque, problemi di paternità a parte, i sovrani sono al settimo cielo quando nasce la bambina e per festeggiare il Re, che ama fare lo sborone, da un super mega party a cui invita cani e porci, incluse le fate del regno affinché benedicano la principessa.
Ora però si pone un annoso problema di quasi impossibile soluzione. Cari lettori aguzzate l'ingegno perché ora vi propongo l'enigma del secolo.
Le fate del regno sono 13, ma il Re ha solo 12 piatti d'oro su cui servire loro il cibo, quindi come uscirne? Facendo una corsa al super sotto casa? Fondendo al volo i gioielli di nonna che tanto ormai non ci sta più con la testa e non se ne accorge? Nooo, figurarsi. Il re, con il braccino più corto della storia, decide  che è più economico non invitare la fata.


Ma dico io, sei scemo? Non è che hai snobbato un contadino che al massimo ti viene sotto il portone con torce e forconi. Hai scaricato una creatura che con uno schiocco di dita può far piovere merda (anche letteralmente oserei far notare)!

 
Non c'è neanche da dirlo che la soave creatura si incavola come una biscia. In fondo anche a me sarebbero girate a raffica sapendo che alla festa sono stati invitati tutti tranne me e in più che devo restare a casa solo perché sei così tirchio da non voler comprare un altro piatto. Come minimo meriti la morte.
Infatti sul più bello la fata si imbuca al party, sbuffando come un toro davanti ad un drappo rosso, e maledice la principessa predicendo che a quindici anni si sarebbe punta il dito con un fuso e sarebbe morta.
 
 
Tiè. Così impari a snobbarmi
 
Per fortuna delle fate invitate solo undici avevano già elargito i loro doni dando alla piccolina tutto ciò che si può desiderare (a parte un cervello e due genitori normodotati, ma vabbè certe cose neanche la magia più potente può farle), così la dodicesima cerca di rimediare a 'sto casino tramutando la condanna a morte in una pennichella da 100 anni.
E la domanda sorge spontanea. Perché 100 anni? Per fare cifra tonda? Dieci non erano sufficienti?
Ma poi perché la Disney ha ridotto le fate da 13 a 4? Le altre che ha fatto le ha messe in mobilità?
 
Mah... Comunque a sto punto il Re è divorato dai sensi di colpa (e mi pare il minimo direi) visto che la sua spilorceria ha condannato la sua giovane e unica figlia.
Che poi a voler essere malpensanti viene da chiedersi, ma non è che lo stronzo l'ha fatto apposta per far sparire la prova del tradimento anfibio della moglie?
 
Per rimediare al danno, il Re butta giù la strategia del secolo e dà ordine di bruciare tutti i fusi del regno. Perché una fata che lancia incantesimi come fossero coriandoli non ce la fa a farne comparire uno, secondo il suo mononeurone.
Felice come una lasca, il sovrano tira un sospiro di sollievo e lascia che la principessa cresca felice e contenta fino al giorno del suo quindicesimo compleanno.
 
Come? Vi manca qualcosa? Tipo tutta la parte del bosco con le fatine, le canzoncine e l'incontro fortuito col principe Filippo? Be' dimenticatevi di tutto. Non è mai successo. Voi non avete visto niente.

 
E qui, ridendo e scherzando, siamo arrivati all'inatteso colpo di scena, il 15 compleanno della principessa. Come affronteranno i genitori questo giorno così temuto? Legano Rosaspina mani e piedi in modo che non si punga manco per sbaglio? La circondano di body gard che Whitney Houston spostati?
No, decidono che il giorno della maledizione è il momento perfetto per andare a farsi un giro e lasciare la principessa da sola. Non contenti, da genitori premurosi quali sono, danno il giorno libero a cameriere, maggiordomi, inservienti, fattorini, sguatteri, soldati, giardinieri e ogni altra forma di vita intelligente presente nel castello.
Poi non dite che non ve l'ho detto che il Re cerca di accoppare la figlia.
 
Rimasta sola soletta la principessina, che non ha niente da fare, gira per i corridoi come la particella di sodio dell'acqua Lete gridando "Ehilà, c'è nessunooooo???" e non ottenendo risposta si mette ad esplorare il castello.
 
Io non voglio essere puntigliosa, ma figlia mia nei quattordici anni precedenti non ti sei mai fatta un giro in casa? Che hanno fatto ti hanno tenuta chiusa in camera per anni per farti poi uscire all'ultimo minuto? No, perché se è così sappi che hai come genitori due geni, del male, ma pur sempre due geni.
 
Alla fine gira che ti rigira la principessa arriva su una torre, dove chiusa in una stanzetta trova una vecchia intenta a filare. Ora sul motivo per cui il Re tiene sta vecchia abbarbicata lassù è meglio sorvolare.
Come al solito nei momenti salienti delle fiabe arrivano i dialoghi a sottolineare l'immensa sagacia delle protagoniste. Ed infatti Rosaspina si rivolge alla vecchietta facendole questa domanda:
 
"Che cos'hai in mano che girà così allegramente?"


 
Potrei dirti cosa gira a me, ma lasciam perdere. La principessa senza neanche aspettare la risposta allunga la mano, si punge e muore.
No, aspettate. Si addormena, mi sono sbagliata.
O mai un lieto fine in queste storie.
Comunque la principessa cade su un letto, sbucato da Dio solo sa dove, e cade stecchita per l'attacco di narcolessia più lungo della storia.
E visto che deve dormire cento anni, per non farla sentire sola l'incantesimo della fatina fa addormentare tutto il castello.

Posso essere sincera? A me sta cosa mi pare un gran vaccata. Ma come tu vieni maledetta ed io devo dormire per cento anni? Ma allora dillo che sei stronza e voi fare una fine violenta perché come mi riprendo io vengo sotto casa a darti fuoco, ti metto su una rivolta che manco i francesi con Maria Antonietta.
 
Oltrettutto per non disturbare il sonno della poverina intorno al castello spunta un fitto roveto, perché grazie alla spilorceria del sovrano i cartelli Do Not Disturb sono finiti.


Nel frattempo inizia a circolare la leggenda di Rosaspina.
La leggenda? Tipo la tizia si è appena appisolata e già la voce si è sparsa? Senza neanche un twitt o un post su fb? Sti ca...  total respect.
 
Comunque la storia della bella principessa addormentata attira principi come la carta moschicida gli insetti (si lo so, sono una poetessa), solo che essendo principi delle fiabe, ovvero esseri inutili per definizione, finiscono tutti per morire.
Come vi state chiedendo?
La risposta più intuitiva sarebbe infilzati tipo spiedino reale dai rovi, ma no, non sarebbe abbastanza truce. Una volta rimasti imprigionati, gli eredi reali muoiono lentamente e in un agonia infinita per sete e fame.

 Ah! Finalmente qualcosa di familiare. Quasi cominciavo a credere che ci fosse qualche errore. Voglio dire siamo quasi alla fine e ancora non ci sono state scene truculente per nutrire la fantasia innocente dei bambini.
 
Così, sterminando le maggiori case reali dell'epoca, passano gli anni fino a che arriva l'ennesimo genio su cavallo bianco, che sentita la leggenda di Rosaspina, in uno slancio di originalità proclama
 
"Non ho paura, attraverserò i rovi e vedrò la bella Rosaspina"
 
E già solo il fatto che uno sia pronto a morire per  vedere la principessa rivela il livello intellettivo del soggetto.
 
Che poi io lo so che lo dico ogni volta, ma giuro che stavolta il principe è totalmente, completamente, innegabilmente inutile. E la cosa è talmente palese che sono gli stessi Grimm a farlo notare.
 
...Ora erano proprio passati i cent'anni ed era arrivato il giorno in cui Rosaspina doveva svegliarsi...
 
Che in pratica vuol dire: tutto ciò che leggerete d'ora in avanti sarebbe successo a prescindere.
 
Quando il principe di avvicina al roveto, pieno di ragnatele e scheletri dei suoi predecessori, questo si trasforma in fiori senza che lui muova paglia.
E a me già sembra di sentirlo il furbone che tutto inorgoglito trotta verso il castello pensando
"Ma com'è che sti idioti so morti? Guarda io come so gajardo."

 
Arrivato al castello, ovviamente ancora tutti dormono. Lui sale da Rosaspina, che se ci fosse un po' di giustizia avrebbe due zampe di gallina che manco mia nonna, un filo di bava che le scende dalla bocca o almeno due sopracciglia che per sfoltirle ci vuole il decespugliatore.

 VS
Invece no lei manco il vestito stropicciato. Ovviamente il mononeurone del principe rimane abbagliato da cotanta bellezza, al punto che non riesce a smettere di guardarla e, visto che dorme e non gli può dargli un due di picche, pensa bene di limonarsela.
 
Ecco, questo è il momento cruciale. La truffa più grande dell'infanzia, la fonte di ogni illusioe romantica. Non è il bacio a risvegliare la principessa, è solo questione di culo il fatto che lei apra gli occhi in quel momento.
E io per questo voglio i danni dalla Disney. Per anni mi avete fatto credere nel potere del bacio del vero amore, nel principe coraggioso che affronta mille pericoli... mentre se invece di lui ci fosse stato Gino l'arrotino o il carretto dei gelati lei si sarebbe svegliata lo stesso (e magari sarebbe stata anche più contenta, dopo cent'anni sai che fame!).
 
Quindi basta con questo mito del principe azzurro. È ora di dirlo chiaro e forte
 I PRINCIPI AZZURRI SONO INUTILI!
 
Tornando alla fiaba per assecondare il detto di chi si assomiglia si piglia, senza neanche un dialogo ed un gesto di saluto, i due si sposano.

 
 
...E vissero per sempre felici e contenti.
 
Se lo dicono loro io ci credo, ma non garantisco niente, eh.

4 commenti:

  1. Ciao Alisya, bellissima anche questo post della tua divertentissima rubrica! In effetti le protagoniste delle fiabe sono quasi sempre orfane, e non mancano aspetti macabri o raccapriccianti... e pensare che vengono lette ai bambini ;-)

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    1. Ciao Ariel! Grazie mille per i complimenti! ^_^
      In effetti rileggendole adesso il mondo delle fiabe non è poi così...fiabesco! XD

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  2. Ciao Alisya! Complimenti per il post, mi hai strappato una risata!
    Ho sempre pensato che quella di Aurora/Rosaspina fosse una favola, per certi versi, fin troppo semplice, come se allo spettatore mancassero dei dettagli in più. Per questo motivo ho molto apprezzato il rifacimento "Maleficent"...

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    1. Ciao Silvia! Anche a me è piaciuto tanto Maleficent, sia la storia che l'interpretazione della Jolie.
      Sono contenta che il mio post ti abbia fatto ridere, l'intento di questa rubrica è proprio quello di strappare qualche risata. ;)

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