Recensione: "C'è nessuno" Jostein Gaarder

Sognatori preparatevi perché quella che state per leggere è una recensione assolutamente soggettiva e di parte. Il motivo? Semplice io adoro i libri di Gaarder e trovo che nella narrativa per l'infanzia questo autore dia il suo meglio.

TITOLO: C'è nessuno?
AUTORE: Jostein Gaarder
EDITORE: Salani
PAGINE: 117
PREZZO: € 8,50
Joakim, otto anni, in attesa di un fratellino, è rimasto solo in casa. Sua madre, colta dalle prime doglie, è corsa in ospedale accompagnata dal padre. Joakim guarda fuori dalla finestra: a un tratto si accorge che c'è un bambino appeso per i calzoni e a testa in giù a un albero del giardino. È una strana creatura, simile a un umano, ma non del tutto uguale. Viene da un altro mondo. I due, parlando, si raccontano e si interrogano sulle proprie origini, finendo quasi inavvertitamente col porsi i grandi interrogativi che riguardano la vita e il suo significato.

Ok, preparatevi perché sto per rivelarvi una delle mie fissazioni più assurde.
Avete presente quelle strane idee che vengono a noi lettori, come non fare le orecchie alle pagine o avere i volumi di una serie tutti nella stessa edizione? Ecco, non so come, mi sono fissata con l'idea di leggere solo i cartacei dei libri di Gaarder che trovo in libreria o nei supermercati. E se per gli ultimi usciti non si pongono problemi visto che corro a prenderli appena escono, mettere le mani su alcuni titoli pubblicati prima de Il mondo di Sofia, romanzo che ha fatto sbocciare l'amore per questo autore, si è rivelato un po' complesso.
Oltretutto mi sono anche fissata con l'idea di non ordinare questi titoli on line, ma semplicemente di affidarmi al caso e aspettare di trovarmeli davanti. È così nel corso degli anni ho trovato molti dei suoi romanzi, da Cosa c'è dietro le stelle a Vita Brevis, e non fa eccezione C'è nessuno?, racconto per ragazzi che mi aspettava solitario su uno scaffale del supermercato.

Ma direi che mi sono dilungata abbastanza in sciocchezze, passiamo ora alle cose serie! XD

C'è nessuno? è la storia dolcissima, divertente e fantasiosa di Joakim, un bambino di 8 anni e Mika il simpatico extraterrestre che una sera trova appeso a testa in giù ad un albero del suo giardino.
Tra i due nasce un dialogo basato sulla reciproca curiosità e sulla voglia di confrontarsi per scoprire somiglianze e differenze e che darà vita ad un'amicizia veramente dolce e tenera.

Come ho detto adoro lo stile di Gaarder che in questo racconto esprime al meglio tutte le caratteristiche che per prime me lo hanno fatto amare, dalla dolcezza delle storie che racconta a ciò che attraverso di esse trasmette. Infatti nella sua semplicità C'è nessuno? è un libro capace di stimolare la fantasia e la curiosità dei bambini, ma allo stesso tempo invita a comprendere e accogliere chi è diverso da noi. È una storia di tolleranza che spinge a guardare con amicizia anche ciò che non conosciamo che qui prende le sembianze di un extraterrestre che non può non fare tenerezza.

E come se tutto ciò non bastasse Gaarder tocca temi inusuali in libri per bambini, che vanno dall'evoluzione della specie, alla concezione di Tempo e Spazio all'esistenza di Dio, e lo fa con estrema naturalezza e semplicità grazie ad una proprietà di linguaggio tale da permettergli di spiegarne bene i concetti base senza risultare pedante o noioso.
Quindi se da una parte fa un po' strano vedere Joakim destreggiarsi in spiegazioni di argomenti che forse esulano dal normale interesse di un bambino di otto anni, dall'altra la scelta di dare certe spiegazioni attraverso dei dialoghi ben studiati rende tutto credibile e vivace.
Tutto ciò lo rende C'è nessuno? un libro capace di trasmettere tanto sia ai lettori più piccoli che ai più grandi, che anzi credo apprezzeranno ancora di più la semplicità e la bellezza di questo testo.

Se a tutto ciò poi si aggiunge anche una storia divertente che parla di amicizia e accettazione, ma anche di attesa e accoglienza di una nuova vita, visto che Joakim si ritrova a casa con la zia mentre la madre è in ospedale per dare alla luce il fratellino, il risultato non può che essere vincente.
I due protagonisti sono fantastici, ma è Mika quello che ha fatto decisamente breccia nel mio cuore con quel suo mix di comportamenti che vanno dalla serietà tipica degli adulti alle bizze da bambino piccolo che vuole essere rassicurato.
Vi assicuro che se gli darete un'opportunità saprà conquistarvi. In più attraverso i suoi occhi Gaarder riesce a farci vedere il nostro mondo in modo nuovo, facendocene apprezzare l'infinita bellezza.

"Mi chiamo Joakim" risposi.
"E io sono Mika. Di' un po', perché stai a testa in giù?"
Scoppiai a ridere. Credo che rimase un po' intimidito alla mia reazione, perché si infilò il pollice in bocca e cominciò a succhiarlo come un neonato. Allora mi scappò un'altra risatina.
"Sei tu che stai a testa in giù"gli spiegai.
Mika si tolse il pollice di bocca e cominciò ad agitare tutte le dita, poi disse:
"Quando due persone si incontrano, e una sta a testa in giù, non è così semplice stabilire chi dei due sta nel verso giusto".

La scelta poi di far raccontare questo singolare incontro dal Joakim ormai anziano conferisce a tutta la storia quella dolcezza e quella nostalgia tipica dei ricordi di infanzia che più ci sono cari.

Si, insomma come vi avevo detto sicuramente questa non è la mia recensione più obiettiva, ma amo i libri di Gaarder, soprattutto quelli per ragazzi e se ancora non lo conoscete vi garantisco che vale la pena dargli una possibilità! ;)




4 commenti:

  1. Anche io adoro Gaarder, il mio preferito è "Cosa c'è dietro le stelle" ♥
    Tra l'altro se non la conosci ti consiglio la trilogia di "Ami un amico dalle stelle", di Enrique Barrios, mi ha sempre ricordato i lavori di Gaarder :)

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    1. Non conosco Barrios, ma me lo segno al volo! Grazie per la dritta! ;)
      Io mi sono innamorata dello stile di questo autore quando ero alle medie con Il mondo di Sofia che ho letto almeno un milione di volte. :)

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  2. Mi hai quasi convinta a dare una seconda possibilità a questo autore! Avevo provato a leggere Il mondo di Sofia ma, purtroppo, non faceva per me. Anche se sulla carta è un libro fantastico, pieno di temi interessanti e inusuali, trattati in maniera semplice, durante la lettura non era scoccata nessuna scintilla, non ero proprio riuscita a trovare un minimo lampo di interesse e quindi, dopo essermi trascinata per più di metà libro, avevo dovuto ammettere la sconfitta. Ma questo sembra davvero promettente! :)

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    1. Non riesco a darti un'opinione obiettiva perché amo questo autore alla follia, però trovo che nei racconti dia veramente il meglio e questo libro potrebbe riuscire a conquistarti. Se decidi di leggerlo fammi sapere se è riuscito a farti cambiare idea su Gaarder! :)

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