Dracula: capitolo 10

Ehilà, ehilà, ehilà!
Siete pronti per un nuovo capitolo di questa folle rubrica?
Non sapete di cosa sto parlando? Ma della mio retelling di uno dei più famosi libri di sempre, basato sull'ascolto dell'audio libro di Dracula di B. Stroker.

Allora iniziamo subito! Se vi siete persi i precedenti capitoli, vi lascio qua tutti i link per recuperare! ;)



Iniziamo il decimo capitolo alla grande con una scena tagliente, tratta dal diario del grande John Seward (il gioco di parole lo capirete dopo aver letto ^_^').

Dopo pranzo il dottore viene raggiunto nel suo studio da un paziente. Indovinate quale?
Si, esatto proprio Rendfield, quello che mangia gli uccellini vivi, colleziona mosche e ragni e che invece di essere legato mani e piedi e imbottito di una quantità di tranquillanti che basterebbe a sedare una piccola nazione, è libero di scorrazzare dove vuole. Infatti, per giustizia karmika, quello se ne va nello studio dello psichiatra armato di coltello e, prima che John abbia modo di capire cosa stia succedendo, lo ferisce al polso sinistro.

Ora tutti in piedi per fare un applauso a John che non solo ha tolto la camicia di forza ad una persona del genere, ma l'ha fatto anche uscire dalla camera imbottita. No, ma proprio complimentoni per l'istinto.




Ma non temete perché il caro dottore ha i riflessi pronti e, senza tanti complimenti, stende l'uomo con un bel pugno. Embe' perché è ovvio i sedativi no, ma un bel pugno in faccia non si nega a nessuno.

Quando infine arrivano gli infermieri Renfield sta leccando il sangue colato dalla ferita del dottore. Oh John e le sue immagine poetiche. Due righe ed è di nuovo Natale!

E dopo questa giornata piena, il dottore conclude con 

Sono agitatissimo e sfinito. Per fortuna Van Helsing non mi ha chiamato per vegliare.

Ecco le ultime parole famose! Lo vedi che te le vai a cercare con il lanternino le sfighe?!

Il racconto prosegue il 18 settembre con l'arrivo di un telegramma da Van Helsing, consegnato con un giorno di ritardo che mette a Seward l'agitazione addosso. E perché mai? Ma è ovvio perché nel telegramma il professore lo pregava di correre a vegliare Lucy. 
Visto John? E non dire che io te non l'avevo detto!

Il dottore ovviamente corre dalla ragazza, ma quando arriva non apre nessuno. Nel frattempo sopraggiunge Van Helsing e i due senza farsi problemi, infrangono almeno due leggi sulla violazione di proprietà privata forzando la finestra. 
Della serie Rambo ci fa un baffo, insomma.

In sala da pranzo trovano la prima brutta sorpresa. Sul pavimento ci sono 4 domestiche avvelenate (e ricordatevi questa espressione per dopo). Nel panico i due corrono da Lucy e trovano lei e la madre riverse sul letto. La ragazza, pallida oltre modo, ha sulla gola le solite due ferite, questa volta però molto più evidenti.
Che sia la volta buona che 'sto danno ambulante tiri il calzino?



Ma Van Helsing è un eroe, non si arrende davanti a niente, così convinto che ancora si possa fare qualcosa, manda John a svegliare le cameriere.
E qui sorge una domanda spontanea, ma non erano state avvelenate? Caro Van, John a mala pena è capace di svegliare i pazienti vivi, cosa pensi possa fare con i morti?

Ma ecco la rivelazione, le cameriere non erano state proprio avvelenate, erano state drogate. Ora io non voglio essere puntigliosa, ma insomma non mi sembra una differenza da poco (almeno per le poverette). Ma soprattutto possibile che John non sia capace di riconoscere un paziente morto da uno addormentato?! Ma dove l'hai presa la laurea in medicina, con la raccolta punti del Coccolino?



Comunque tornando a noi, il professore fa accendere il fuoco e preparare un bagno bollente per scaldare Lucy. Le cameriere redivive si affrettano a fare ciò che viene detto loro  in modo che Van Helsing infili Lucy nella vasca, così com'è, fino a che il cuore della ragazza torna a battere più forte. A quel punto la scolano... volevo dire la fanno uscire e la avvolgono in un lenzuolo.

Oh certo che questa non muore neanche ad ammazzarla!!

Nel frattempo sopraggiunge Quincy Morris che chiede notizie di Lucy per conto di Arthur, fidanzato della disgraziata, che fino ad ora se n'è altamente sbattuto della sorte della poverina.
Van Helsing lo accoglie al grido di "Che incredibile fortuna" e indovinate perché?

Lasciate che vi dia un indizio. Lucy è di nuovo in fin di vita, pallida, esanime e ha perso una grande quantità di sangue... avete capito ora?
Ebbene sì, c'è bisogno di un'altra trasfusione e indovinate chi è il fortunello prescelto per "offrirsi" come donatore? E sì caro Quincy, quando si dice che la vita è tutta questione di culo (sì, nel senso che o ce l'hai o te lo fanno). XD

Tuttavia qualcosa non va. Stavolta la ragazza non reagisce bene come in precedenza (si perché ormai a Lucy viene fatta una trasfusione un giorni si e quell'altro pure). Dunque per raccapezzarsi Van Helsing cerca di capire cosa è successo e per un incredibile botta di fortuna trova il resoconto, scritto da Lucy, di quello che è accaduto durante la notte.

Tenetevi pronti e preparatevi al peggio.

Lucy inizia il suo racconto dicendo che si sente debole, ma deve scrivere anche a costo di morire.  Scelta di parole infelice, direi. Ma soprattutto mi chiedo in mezzo al macello che ha vissuto quella notte, quale droga ha assunto per convincerla che la priorità fosse scrivere? Non c'erano opzioni migliori, tipo... non so chiedere aiuto? Cercare di scappare? Dare fuoco alla casa pur di sopravvivere? No, lei scrive e allora vediamo cosa racconta.

Lucy scrive di essere andata a letto immersa nei fiori d'aglio come prescritto da Van Helsing e di essere stata svegliata dal solito svolazzare alla finestra.
Ora già qui, avrei da dire qualcosa, ma resto zitta che è meglio.
La madre la raggiunge per vedere se è tutto ok e finisce che le due si sdraiano insieme. L'istante dopo i vetri della finestra si rompono, che neanche in un film di Bruce Willis, e appare la testa di un grosso lupo.

Cioè solo la testa????
Non devo focalizzarmi sui dettagli, non devo focalizzarmi sui dettagli...

La madre, che fa più danni di un elefante in una cristalleria, si aggrappa alla collana d'aglio della figlia così forte da strappargliela, poi sviene andando a sbattere fortissimo contro la testa di Lucy stordendola.
Ah signo' se a sto punto prendevi un cuscino e la soffocavi risparmiavi a tutti tanta fatica, per non parla' del numero di trasfusioni! Cioè fai una cosa e ne sbagli quattro, non è mica normale una così.

Lucy quindi rimane immobilizzata un po' dal colpo, un po' perché è schiacciata dal corpo della madre (che tanto per togliervi ogni dubbio è morta per lo shock).
In soccorso della giovane arrivano subito le cameriere che rimangono giustamente terrorizzate dalla scena. Al che Lucy cosa fa? Fa chiamare la guardia nazionale e metà dell'esercito? No, dopo aver visto la madre morire e materializzarsi la testa di un lupo, suggerisce alle cameriere di andare a calmarsi bevendo del vino. Cioè sono loro che hanno bisogno di calmarsi, non lei.
E non contenta, con il suo solito acume tira fuori un'idea senza precedenti, ovvero dispone sulla madre i suoi fiori d'aglio.


Quando si accorgere che le cameriere non si sono più fatte vive, scende per andarle a cercare e le ritrova stese sul pavimento. Nell'aria c'è un odore acre e insospettita dà una sniffata allo sherry, accorgendosi così che dentro c'è del laudano, il farmaco che la madre usava per il cuore.
Cioè non per dire niente, ma chi è un cane della narcotici? Meglio di Sherlock e Perry Mason. Si insomma, quasi.

Cosa fare a questo punto? Correre fuori a perdifiato urlando come un'ossessa?
No, Lucy torna in camera vicino al cadavere della madre e non osa più uscire. 
Scelta sensata e per niente macabra. Bravissima!

Quando in lontananza sente il lupo, capisce di essere spacciata. 

Sottolineo di nuovo il fatto che in quest'ora buia e macabra, il suo obiettivo non è quello di salvarsi, ma aggiornare il suo diario. E che dire? L'importante nella vita è avere priorità chiare e definite. 

Terminato il racconto di Lucy, la parola torna al caro John che è allarmato dal tipo di pericolo sconosciuto, ma Van Helsing gli dice di non preoccuparsi capirà quando sarà il momento (seh vabbé abbandoniamoci pure all'ottimismo ora).
Senza insistere per avere spiegazioni, John si preoccupa di redigere il certificato di morte della madre della ragazza, attribuendo la colpa ai pre esistenti problemi di cuore, evitando così di incorrere in un'inchiesta. Si perché Dio non voglia che la cosa divenga pubblica e il conte abbia vita dura o che la polizia dia loro una mano. Per carità!

E non parliamo del fatto che 'sti due hanno appena occultato un omicidio, un aggressione e un avvelenamento. Vabbe', ma so dettagli.
Visto che tutto fila liscio, John si occupa anche del funerale.

Quincy però a questo punto due spiegazioni vorrebbe farsele dare, ma John in un attacco di sincerità ammette di non cavarci niente nemmeno lui e che l'unica cosa che ha ben chiara è che sono nella merda. Cioè lui dice che sono disperati, e la situazione è drammatica, ma il senso è lo stesso.

Il giorno dopo, il 19 settembre, John ci racconta di aver vegliato Lucy tutta la notte (ebbene sì è ancora viva) e nemmeno Quincy ha dormito molto (e te credo, al suo posto anche io ci penserei due volte prima di chiudere occhio). 
Nel pomeriggio la ragazza si veglia chiedendo del fidanzato che, per una coincidenza mistica, arriva proprio quel giorno, ma nel rivedere la fidanzata rimane senza fiato (non in senso buono).

Ma lasciamo questi scenari lieti per concentrarsi sugli altri eroi, quelli che tutti ormai avevamo dato per morti. Purtroppo no, Mina e Jonathan sono ancora vivi e il 17 settembre in una lettera a Lucy la donna informa l'amica di essere appena rientrata in patria con il marito. Subito il capo di lui, il signor Hawkins li accoglie e li invita a stabilirsi in casa sua visto che non ha parenti.
Ora non venite a dirmi che la cosa non è inquietante. Cioè quanti sono i datori di lavoro che vi invitano a stare a casa loro, senza poi finire per chiudervi in uno scantinato per fare Dio-solo-sa-cosa?



E come se non bastasse,l'uomo dice alla coppia che ha deciso di farne i suoi eredi.
Ok è sicuro che li torturerà, li ucciderà e farà i loro corpi in piccoli pezzettini. È il minimo.

Mina e Jonathan invece non fanno in tempo a felicitarsi per il culo avuto (si perché a 'sti due un pensiero intelligente non li sfiora neanche per sbaglio) che Hawkins muore, tipo 24 ore dopo che sono arrivati e stati nominati eredi. 
Su le mani chi pensa che come coincidenza questa sia un pelino sospetta.
Ma nessuno sembra farci caso e poi Jonathan è sconvolto dal dolore e dal senso di responsabilità. E si caro Johnny se c'è una cosa che Lady Mcbeth ci ha insegnato è che il senso di colpa non perdona!

Mina conclude dicendo che l'indomani andranno a Londra perché Hawkins voleva essere sepolto vicino al padre e tocca a loro occuparsene. 

A Mi' vedi un po' tu se ti devi pure lameta'. Senza ave' fatto niente ti ritrovi una casa e un botto di soldi, 'na giornata per seppellì sto por'uomo la potrai pure perde, no?


E niente, il capitolo si conclude qui, ma nuove esaltanti emozioni ci aspettano nel prossimo appuntamento.

P.S. Anche voi vi state chiedendo in tutto ciò che fine ha fatto il povero conte?

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