Recensione: "Passenger" e "Traveller" di Alexandra Bracken

L'ALFABETO LIBROSO
P - Passenger
 
Hi Readers!
Vi ho detto che ultimamente sono in ritardo mostruoso con le recensioni? Be', lo sono. I libri della Bracken li ho letti almeno da quindici giorni e, cosa ancor più vergognosa, la recensione è pronta da allora, eppure riesco a postarla solo oggi.
Che ci volete fare? Colpa mia che sono sempre lentissima a preparare i post, soprattutto quando si tratta di recensioni doppie come in questo caso.
Ma bando alla ciance e iniziamo.

La prima cosa che mi ha colpito di questa duologia sono le cover che trovo davvero molto belle e, per una volta, azzeccate. Chi legge sa cogliere il nesso tra immagini e parole e chi le vede per la prima volta è senza dubbio invogliato a scoprire la storia che nascondono.
O almeno questo è ciò che è successo a me.
 
 
Come sapete io adoro i libri che parlano di viaggio nel tempo, senza sfociare troppo nel fantascientifico, per cui sicuramente la presenza di questo elemento come nodo centrale della trama ha avuto il suo peso quando ho deciso di tuffarmi su questa duologia. In più ci sono pirati, misteri, intrighi e un sacco di azione. Cosa si può volere di più?
 
La storia inizia con Nicholas e il cugino, membri di una delle famiglie capaci di viaggiare nel tempo, alla prese con una misteriosa ricerca durante la quale uno dei due perderà la vita.
 
Subito dopo ci spostiamo nella New York dei giorni nostri dove Etta, violinista in procinto di debuttare al Met, si ritrova ad assistere ad un omicidio per poi venire catapultata d'un tratto nel passato in un veliero, dove la sua strada incrocerà quella Nick, capitano della nave.
Da questo momento in poi la sua vita non sarà più quella di prima. Etta scoprirà che la madre le ha sempre nascosto molte cose su di lei e la sua famiglia, ma soprattutto le ha taciuto la capacità di poter viaggiare nel tempo sfruttando i passaggi naturali esistenti.
Così, suo malgrado, la ragazza si ritroverà al centro di dinamiche di cui non conosce niente, costretta ad assecondare il ricatto di una delle famiglie che tiene in ostaggio sua madre e tutto per mettere le mani sull'astrolabio, un oggetto capace di aprire passaggi per qualsiasi periodo temporale.
Costretta a questa assurda caccia al tesoro Etta, accompagnata da Nick, scoprirà alcune verità nascoste dietro l'astrolabio e che gli Ironwood non sono gli unici a volerci mettere le mani sopra.
 
Parlando di questi libri non posso che iniziare dalla trama che è al contempo ricca, senza mai diventare eccessivamente intricata.
Per alcuni aspetti la storia mi ha ricordato la trilogia delle gemme della Gier, dato che alcune somiglianze sono innegabili. Ad esempio: la capacità di viaggiare nel tempo riservata ad alcune famiglie, la protagonista ignara di avere questo dono, il capofamiglia assetato di poter che da tempo dà la caccia a un qualcosa destinato a soddisfare i suoi desideri...
Nonostante questo lo svolgimento della duologia della Bracken prende presto una piega originale, presentando dei risvolti tutt'altro che prevedibili.
Inoltre anche se la trama è abbastanza lineare nuovi intrighi si aggiungono mano a mano che va avanti, mantenendo alta la curiosità del lettore che, per poter dipanare la matassa e arrivare alla verità, si trova costretto a capire le dinamiche delle varie famiglie, le motivazioni del comportamento di Rose, gli scopi delle Spine...
 
Passenger, il primo volume, si chiude con un grande cliffhanger che ti spinge a prendere subito in mano il secondo capitolo (ve lo assicuro, parlo per esperienza personale). ;)
 
In Travellers la storia riprende subito da dove si era interrotta entrando nel vivo. Nick e Etta sono separati e per ricongiungersi dovranno attraversare molte epoche e svelare i misteri che si celano dietro le misteriose e oscure figure che minacciano i viaggiatori.
 
In questo secondo capitolo cambiano le alleanze tra i personaggi: ci sono sodalizzi inattesi e tradimenti, per non parlare dei colpi di scena che ravvivano il ritmo della narrazione.
Una cosa che ho apprezzato tantissimo è stato il finale. Al contrario della trilogia della Gier, dove la fine è scontata e semplicistica, qui si mantiene la struttura narrativa. Ci sarà azione e adrenalina fino all'ultimissima pagina che si conclude senza sfociare troppo nel melenso, ma senza neanche cadere sulle solite banalità stereotipate.
 
I personaggi sono stati presentati tutti in modo completo, dai principali ai secondari, e mentre alcuni appaiono fin da subito abbastanza chiari, altri impariamo a conoscerli pagina dopo pagine rivelando ogni volta un aspetto nuovo e inatteso.
Tra tutti il più camaleontico è quello di Rose, mamma di Etta, che cambierà faccia più e più volte permettendo di capirla davvero solo alla fine. Al contrario la natura di Nicholas ci viene rivelata fin dalle prime pagine dove, oltre alla sua voglia di libertà, si palesa il suo grande amore per il mare ed i difficili legami con la famiglia.
Tra tutti senza dubbio il personaggio che più mi è piaciuto è proprio quello di Nick, non solo per la sua indole buona (tra tutti è forse il personaggio più onesto e coerente), ma anche perché è sicuramente dotato di fascino e di una storia interessante. Però vi avverto, se vi aspettate un pirata come Jack Sparrow...


 Ops, come Capitan Jack Sparrow bè sappiate che vi troverete davanti a qualcosa di un po' diverso.
 
Che poi parlando di Jack ce n'è uno arruolato nella nave di Nick e sfido chiunque a dire che sentendo fare quel nome non vi è venuto in mente il capitano della Perla Nera.
 
Anche se la parte romance è un po' banale e l'attrazione tra i due protagonisti è così palese che non lascia molti dubbi su come andrà a finire, trovo la duologia della Bracken ben scritta. Con Passenger e Traveller ha dato vita ad una storia ricca di luoghi suggestivi, azione e intrighi che sapranno incollare gli amanti del genere alle pagine.
Uno Young Adult che sicuramente vale la pena leggere.
 
4 di 5
****
 
Titolo: Passenger & Traveller
Autore: Alexandra Brackem
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 409 + 384

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