Buon pomeriggio a tutti lettori!!
Oggi vorrei parlarvi di un genere letterario a volte bistrattato, il chick lit.
Ammetto che la prima volta che l'ho sentito nominare ho pensato ad un nuovo panino di McDonald. In realtà il termine si riferisce ad un genere letterario derivato dal romanzo rosa che si rivolge principalmente ad un pubblico femminile.
Anche se entrambi i generi raccontano storie d'amore e presentano una struttura formale simile a quello delle fiaba, c'è un elemento fondamentale che le distingue; le protagoniste.
Se infatti i romanzi rosa sono dominati da giovani ragazze belle ed eteree alle prese con qualche ostacolo, le eroine del chick lit sono donne single e in carriera che affrontano i problemi della quotidianità e della propria vita sentimentale con ironia e umorismo.
Essere una donna è peggio che essere un contadino... è un continuo potare e spruzzare antiparassitari: ci sono le gambe da depilare, le ascelle da rasare, le sopracciglia da strappare, i piedi da strofinare con la pomice, la pelle da esfoliare e idratare, i punti neri da schiacciare, le radici dei capelli da colorare, le ciglia da tingere, le unghie da curare, la cellulite da massaggiare, gli addominali da esercitare. L'intero processo è così armonico che ti basta trascurarlo per qualche giorno perché vada tutto in vacca.
A volte mi chiedo come sarei se lasciassi fare alla natura: con una barba folta e i baffi a manubrio da ciascun ginocchio in giù, le sopracciglia a cespuglio incolto, la faccia come un cimitero di cellule morte, un'eruzione di punti neri, le unghie lunghe e adunche come quelle di un'arpia, cieca come un pipistrello e tutti gli animali delle specie inferiori in quanto senza lenti a contatto, con un corpaccione flaccido che tremola tutto attorno. C'è da meravigliarsi se le donne non si sentono sicure di sé?
Da "Il diario di Bridget Jones "
Un ulteriore elemento distintivo è che queste donne si ritrovano ad affrontare problemi reali (dai guai sul lavoro al tradimento del compagno) e in tutto ciò non sono esimi da goffaggine e pessime figure. Le donne del chick lit sono donne normali, a tratti disilluse, con tutto il mondo di insicurezze, ansie e timori e che colora l'universo femminile.
Non è più la ricerca del principe azzurro il focus della storia, ma la donna in tutte le sue sfumature, una donna reale che, grazie anche al suo lieto fine, permette a tutte le lettrici di immedesimarsi e sognare.
A questo punto come non citare l'immancabile Bridget Jones, come degna rappresentante di categoria? Trentenne single alle prese con i chili di troppo e una colossale, quanto inopportuna, cotta per il suo capo, Bridget ci delizia con le sue (dis)avventure romantiche e allo stesso tempo tocca aspetti in cui qualsiasi donna può, almeno in parte, rivedersi.
Avanti chi almeno una volta davanti a questa scena non è stata tentata di cantare a squarcia gola All by mysefl?
Come i romanzi rosa però anche i chick lit spesso vengono additati come poco profondi o noiosi, essendo considerati parte di quella letteratura definita di consumo. Sicuramente questo genere rientra tra le letture leggere che hanno lo scopo principale di intrattenere, eppure non è raro che tocchino temi importanti e al contempo smontino molti degli stereotipi femminili moderni.
In qualche modo le eroine di queste storie ci insegnano che non c'è bisogno di essere perfette, di avere i vestiti alla moda o taglie striminzite per riuscire a realizzarsi. Ci autorizzano ad essere goffe, imprecise e magari impreparate a ciò che ci aspetta, ma non per questo a considerarci donne meno affascinanti e capaci. L'importante è accettarsi per come siamo, perché solo dopo aver imparato ad amare se stesse sarà possibile trovare qualcuno che faccia lo stesso.
Ciao Alisya, adoro questo genere, proprio per le caratteristiche che hai ben messo in luce! Tra tutte la mia scrittrice preferita (e anche quella che mi ha fatto conoscere questo genere) è Sophie Kinsella!
RispondiEliminaSi, piace molto anche a me. Io ho adorato i primi libri su Bridget!
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