Recensione: "Amara Libertà" Maria Lucia Ferlisi

Sognatori ben ritrovati nel mio angolino libroso!
Dopo una settimana piena di impegni e contrattempi di ogni tipo spero di riuscire a riprendere i normali ritmi del blog e non solo.

Iniziamo con questa recensione in cui voglio parlarvi di un omaggio libroso che mi è arrivato qualche giorno fa e che mi ha sorpresa grazie ad una protagonista femminile che decisamente lascia il segno.

TITOLO: Amara Libertà
AUTORE: Maria Lucia Ferlisi
EDITORE: Augh!
PAGINE: 116
PREZZO:  € 13,00 - ebook € 
Sullo sfondo di una Sicilia immobile e impenetrabile, si svolge la storia di Angela, una ragazza che sogna di evadere da quella terra ottusa e rigida per vivere la propria esistenza senza l'imposizione di un matrimonio e il dovere di mettere al mondo dei figli. La giovane è combattiva e fiera, non vuole restare impigliata nella rete di un mondo cristallizzato in regole e pregiudizi e cercherà di sottrarsi a un destino già scritto. Una donna non può sognare l'indipendenza né amare liberamente; la protagonista lo capirà a sue spese, quando incontrerà Corrado e Pietro, due uomini differenti ma che in modi diversi la calpesteranno. Per Angela la libertà avrà un sapore amaro, ma lei non sarà più sola ad affrontare le sfide della vita.
Amara libertà racconta la storia di Angela, una ragazza forte e indipendente che sogna una vita diversa da quella che i ruoli di genere vorrebbero imporle, una vita che le permetta di lavorare e mantenersi, che non la obblighi a sposarsi e a mettere al mondo dei figli, una vita che le permetta di essere se stessa.
Il sogno di Angela però deve scontrarsi con la società chiusa e immobile della Sicilia di metà '800, una società che la vede come sottoposta ad un marito e che le riconosce il solo scopo di mettere al mondo dei figli, meglio se maschi.

Amara Libertà si è rivelata una lettura avvincente e profonda. Maria Lucia Ferlisi ha creato con Angela un personaggio forte e interessante e attraverso la sua storia ci racconta anche quella di un'epoca e di una società sull'orlo dei cambiamenti che avrebbe portato l'Unità di Italia.

In un contesto socio culturale in cui è l'uomo ad avere il potere, Angela si ritrova ad essere una voce fuori dal coro, una donna che fa fatica a conformarsi ad un ruolo prefissato.
Fin da piccola deve fare i conti la disapprovazione e il biasimo legati al suo essere donna, che perfino il suo stesso padre le dimostra, deluso dalla nascita dell'ennesima figlia femmina che a differenza di un erede maschio non può portare avanti il nome di famiglia e con il suo sesso sembra quasi recargli un torto.
Angela dunque cresce con un padre che non mostra mai né a lei né alle sorelle affetto, che tratta tutte con freddezza e aggressività non riconoscendo né le capacità, né l'utilità di quelle figlie che, portando a casa dei soldi, contribuiscono di fatto all'economia familiare.

Anche gli altri personaggi maschili mostrano questo stesso svilimento del mondo femminile come dimostrato dalle figure di Corrado e Pietro due uomini che per quanto diversi per indole finiscono per uniformarsi nell'umiliazione che infliggono alla protagonista, chi con le azioni, chi con la mancanza di quest'ultime.

Angela dunque si configura come una figura scomoda per quella società a causa della sua indole ribelle e dell'incapacità a conformarsi alle imposizioni, mostrando nello sguardo una fierezza e un orgoglio che neanche le punizioni del padre riescono a spezzare.

Tuttavia mano a mano che il tempo passa la famiglia continua a premere affinché la ragazza abbandoni questi tratti e assuma quei comportamenti che si addicono ad una donna, così viene portata dalla madre dalla sarta del paese dove impara a cucire e dove però la natura ribelle assume una forma diversa, quella del desiderio di indipendenza da un marito (economica e non solo) a cui si aggiunge l'aspirazione ad abbandonare la limitata realtà del paesino.
I suoi sogni però sembrano destinati a sfumare quando Angela si trova da un lato ad essere spinta a sposarsi e dall'altro a dover gestire le attenzioni indesiderate di un secondo uomo a cui, nonostante i suoi sforzi, non riesce a sfuggire.
Anche se alla fine la ragazza conquista la libertà, questa ha un sapore amaro perché oltre ai ruoli che tanto le stavano stretti, deve rinunciare a cose che forse non era disposta a perdere, oltre a dover subire un affronto dal mondo maschile che lede il suo orgoglio, il suo amor proprio e la sua dignità, costringendola infine a sopportare l'ulteriore smacco di essere ritenuta istigatrice del torto subito.

Angela è un personaggio splendidamente curato che ha un'evoluzione intensa, ma anche dolorosa. Il suo essere forte e indomita, il suo sfidare le convenzioni alla fine le costa tanto, pur regalandole la libertà a cui tanto ambiva.

Anche i personaggi secondari sono ben curati sia nei modi che negli atteggiamenti tanto da apparire estremamente realistici. Tra tutti quello che ho apprezzato di più è Amal per il ruolo dato all'amicizia che la lega alla protagonista e per il senso di solidarietà femminile che viene fuori da questo rapporto che in qualche modo fa rinascere la speranza nel cuore della ragazza.

La storia di Angela ha sicuramente un grande impatto e nel narrarla, nonostante i contenuti forti, Maria Lucia Ferlisi mostra una grande sensibilità. Inoltre lo stile semplice ed essenziale del racconto si sposa con un lessico molto curato riuscendo così a ricreare in modo molto efficace sia i contesti che le atmosfere in cui sono immersi i personaggi.

Per quanto la vicenda abbia un contesto storico lontano dal nostro, non ho potuto non vedere un legame con le storie che tutt'oggi popolano le nostre cronache che mostrano come alcuni uomini continuino a vedere la donna ancora nello stesso modo, come qualcosa da possedere, da marchiare, da poter usare e prendere a proprio piacimento. E ancora più sconvolgente è il rendersi conto che nonostante il tempo e le libertà conquistate certe idee ancora permeano la società che spesso punta il dito contro le donne per i crimini di cui sono vittima.

Centrata sul personaggio di una donna forte e indipendente che nonostante le amarezze e le ferite che la vita le ha inferto continua a lottare, mostrando con fierezza le cicatrici che la vita che ha lasciato, Amara Libertà è una storia breve ma che colpisce e fa riflettere.

Un libro che mi ha colpito e che, secondo me, vale assolutamente la pena leggere.

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