Recensione: "This man Trilogy" Jodie Ellen Malpas

Qualcuno si è accorto che ho saltato il turno con il WWW oggi?
In questi giorni non ho letto assolutamente niente, me ne è mancato proprio il tempo. :(
Ma facciamo finta che non sia successo niente e passiamo direttamente alla recensione di oggi.

Quella della Murphy avrebbe dovuto essere una trilogia stuzzicante e sensuale, ma invece si è rivelata quasi subito una delusione e non so se a farmi accapponare la pelle sia stato più il libro o i commenti riportati sulla quarta di copertina.

Inauguriamo quindi il mese di Dicembre con una recensione al vetriolo, che sarà pure vero che a Natale siamo tutti più buoni, ma senza esagerare, eh! ;)






Titolo: This man trilogy
Autore: Jodie E. Malpas
Editore: Newton Compton Editore
Prezzo:€ 8,00 (ebook € 6,99)
Pagine: 1320


Ava è stata chiamata ad arredare alcune stanze di una lussuosissima dimora londinese. Il proprietario, Jesse Ward, ha chiesto di lei personalmente. Ava si presenta all'appuntamento aspettandosi un vecchio aristocratico e invece si ritrova davanti un uomo giovane, pericolosamente bello e molto sicuro di sé. Fin da subito è chiaro che Jesse sa come ottenere quello che vuole, e adesso vuole lei. È sensuale e prepotente, dominante e irragionevole. Ma le ha mostrato anche il suo lato più debole e tormentato e, per non dover soffrire, Ava non ha altra scelta che lasciarlo. Jesse però è un uomo da cui è impossibile fuggire. E ora lei è determinata a far luce sul suo misterioso passato, anche se questo significa stargli molto vicino, e lasciarsi trascinare ancora una volta nel vortice della passione.


Non voglio perdermi in inutili preamboli, preferisco togliermi subito il proverbiale sassolino dalla scarpa parlandomi di ciò che davvero mi ha dato fastidio di questa serie, partendo da gli elementi fondanti di ogni narrazione, i personaggi.

Ava, brillante ventiseienne, si è già fatta un nome nel mondo dell'interior design, nonostante si sia lanciata in questa carriera da pochi anni.
E come inizio sembra promettente perché la protagonista appare come una ragazza sicura, gelosa della carriera e della propria indipendenza riguadagnata dopo quattro anni di una relazione disastrosa.
Ed io erroneamente ho pensato, cavolo una donna così promette di far penare un po' il macho di turno.
Il po' è stato più breve del previsto. Fino a pagina 15 per essere precisi (e non per essere pignola ma 15 su un totale di 1320).
In pratica appena Ava conosce Jesse, ma proprio appena lo vede eh, il Q.I. le fa un inversione a U e le precipita sotto i piedi, lasciandola totalmente incapace di intendere e di volere. Parole sue.

Ora sono sola con quest'uomo che mi ha privato della voce, del movimento e in pratica di qualsiasi utilità.                                  
E  qui, a pagina 15, avrei potuto benissimo chiudere e passare ad altro, ma ho un'istinto masochista quando leggo che mi impedisce di abbandonare un libro almeno che non sia assolutamente necessario ed io ancora avevo la speranza che andando avanti sarebbe migliorato.
Eppure dentro di me sapevo che non sarebbe successo, perché partendo da queste premesse il tipo di storia che si sviluppa per tutti e tre i libri diventa piuttosto ovvia e prevedibile.

Ava non mostra un minimo di amor proprio, di autostima e di spirito di individualità, al contrario quel poco che ha li perde strada facendo. È un esempio di donna che si annulla per compiacere il proprio uomo e sinceramente questo aspetto non me l'ha resa particolarmente simpatica.
Nel corso dei tre libri se possibile peggiora, perché a dispetto dell'amore per il lavoro e la sua indipendenza che fin dall'inizio decanta, alla fine lei finisce per rinunciare ad entrambi (e solo per far contento Jesse).

Ma parliamo anche un po' del nostro eroe, non sia mai che si senta trascurato. Jesse è uno di quei protagonisti maschili che prenderei volentieri a schiaffi dal momento in cui fa il suo ingresso nella storia fino a quando ne esce.
Mi è stato antipatico come ha aperto bocca e non quell'antipatia voluta che rende un personaggio arrogante e sexy. No, mi è stato proprio sulle p..., be' ci siamo capiti no?

Jesse è un personaggio vuoto e piatto, con problemi gravi (e vi assicuro che non è un modo di dire) che per tre romanzi non fa che mentire, raggirare e manipolare Ava. E non parlo di cosucce leggere come farle credere che gestisce un albergo invece di un club di tutt'altra natura (cosa che per altro è chiara a tutti da subito tranne che ad Ava), ma di cose pesanti che ti fanno capire che Ava, per restare con lui, non sta bene con la testa.
E ora lo so che non dovrei far spoiler, ma io sta cosa devo dirvela perché ce l'ho sullo stomaco.
Praticamente a partire dalla seconda volta che si vedono (e intendo proprio la seconda) Jesse nasconde le pillole contraccettive ad Ava con lo scopo di metterla incinta, incurante del fatto che lei non vuole avere figli, al solo scopo di legarla a lui.


Cioè ma vi rendente conto di quanto è malata questa cosa?
Ma ciò che è peggio e che mi ha fatto venir voglia di strapparmi i capelli è che Ava non si arrabbia quando lo scopre. Cioè si arrabbia ma per tipo cinque minuti per poi tornare a casa come se niente fosse.

Non lo so forse sono io, ma certe cose mi turbano.
Jesse è un tipo ossessivo, ipercontrollante (roba che Mr Grey spostate) con tendenze autodistruttive e problemi di abuso di alcol. E, intendiamoci bene, nel corso del libro nessuna di queste caratteristiche cambia, né i problemi vengono affrontati. In 1300 pagine non c'è una discussione degna di questo nome e l'unico momento in cui i due si separano per più di 5 minuti è quando Ava scopre la verità sul lavoro di Jesse (e vi assicuro che è la cosa meno grave tra le migliaia di bugie che le racconta). Per il resto quando non sono d'accordo su qualcosa finisco a letto e, prima o dopo, Ava finisce per fare esattamente ciò che non vuole cedendo alle richieste di Jesse. 
E si, vengono date alla fine delle spiegazioni per questo suo atteggiamento soffocante, ma c'è differenza tra un bisogno di controllo legato ad un carattere dominante e un bisogno malato.

Credo che se dovessi scegliere un termine per descrivere questo libro, opterei per diseducativo. Questa trilogia è tutto ciò che una storia d'amore non dovrebbe essere.
Ava si imbarca in questa storia non conoscendo affatto Jesse e nonostante continui a prometterle di dirle tutto, in ogni libro si scoprono nuove bugie e menzogne e ripeto non su cavolate, ma su cose gravi.
Per amor di cronaca devo anche dire che all'inizio Ava, dopo il primo incontro di cui pagina 15 è una sintesi perfetta, cerca di evitarlo e lo respinge, ma Jesse invece di mollare diventa sempre più insistente e ossessivo, insinuandosi a forza nella sua vita. E già da qui la cosa è abbastanza inquietante.

Parlando della trilogia in generale, la storia nel suo insieme risulta piatta, quasi manca di coerenza, come se ciò che viene narrato fossero solo eventi episodici che si susseguono uno dopo l'altro senza nessun impatto. Manca qualcosa.
La maggior parte del libro è occupato da scene di sesso, che come funghi, compaiono ovunque  a riempire i vuoti e ad allungare il brodo, diventando in breve monotone e ripetitive.

Prima di scrivere questa recensione, mi sono fermata un attimo a pensare se sono io ad essere esagerata. Infondo non posso prendere un erotico e lamentarmi perché ci sono solo scene di sesso.
E dopo averci pensato, ma pensato tanto ho capito che invece posso.
Il fatto di scegliere un libro che gioca sulla sensualità e sulla sessualità dei personaggi non giustifica una così scarsa cura della caratterizzazione dei protagonisti e dello sviluppo della trama, perché togliendo le scene di sesso, alla fine le cose che accadono in 1320 pagine sono veramente poche. Se si decide di costruire un libro di questo genere facendo nascere una storia d'amore, questa relazione deve essere sviluppata con tutti i crismi e non parlo di gusti soggettivi, ma di regole che devono essere seguite.
Alcuni elementi tecnici narrativi devono essere presenti a prescindere dal genere trattato.
Qual'è il tema di questo libro? Qual'è la sua premessa? Cosa vogliono i personaggi? Da dove nasce il loro conflitto? Qual'è il loro arco di trasformazione?

Ripeto forse sono io ad avere aspettative sbagliate rispetto ad un genere che più diventa commerciale, più sembra perderne in qualità.

Come sempre aspetto di sapere cosa ne pensate voi!




4 commenti:

  1. Sarà che ho letto di peggio, ma a me questa trilogia è piaciuta. L'ho presa per quello che è: un erotico che non deve e non vuole passare alcun tipo di messaggio.

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    1. Sicuramente ci sono libri peggiori, però ultimamente sto notando che gli erotici stanno diventando sempre più storie buttate lì, come se bastasse infarcirli di scene piccanti per farli funzionare.
      Quello di cui ho sentito la mancanza qui non è un messaggio, che non è necessario in questo tipo di libri, ma la presenza di una struttura narrativa e degli elementi che la definiscono cosa che, a prescindere dal genere, non può mancare in un buon testo. :(

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  2. Ci sono erotici che pur infarciti di sesso hanno anche qualcosa di più, un'evoluzione dei personaggi, raccontano una storia oltre il sesso, qui sono d'accordo con te manca decisamente qualcosa .
    Comunque ho letto anche un altro libro della Malpas e ne ho dedotto che questa scrittrice non fa per me ed io ne leggo di erotici ... ma è proprio il suo modo di raccontare le storie che non mi piace , rimane sempre sul superficiale per quel che riguarda i personaggi.
    IO poi Jesse non lo posso nemmeno nominare tanto mi disturba questo personaggio, lo avrei preso a bottigliate in testa (visto che è un alcolizzato) per tutti e due i libri che ho letto non ho nemmeno voluto finire la trilogia , i primi due mi sono bastati !

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    1. Io sono voluta arrivare fino in fondo, ma avrei potuto evitare. Dopo questo mattone però non credo che leggerò altro di questa autrice, soprattutto se mi dici che anche in altri titoli il suo stile non convince! :(

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