La copertina. Ecco la prima cosa che mi ha colpita. Il ritratto di questa donna carica del fascino delle dive del passato. Mi ha stregata al punto da far passare in secondo piano perfino la trama e vi assicuro che non è una cosa che mi capita spesso.
Soprannominata "La Divina" da suo nonno, in omaggio a Sarah Bernhardt, Sarah Nour el-Din, la protagonista del romanzo, è nata a Beirut, e cresce negli anni difficili della guerra civile. Eppure lei non si abbatte, non perde mai, anche nelle situazioni più difficili, la sua smagliante voglia di vita e il suo desiderio di piacere. Nelle trasgressioni dell'adolescenza – la prima sigaretta, il primo bacio, la ribellione verso la severa matrigna, la scoperta dell'eros – nell'età adulta – in cui affronta il fallimento del proprio matrimonio, la perdita del figlio e l'internamento di una sorella – Sarah rimane profondamente se stessa e, anzi, decide di raccontare, senza pudori e senza remore, la sua storia.
"Io, la divina" racconta la storia di Sarah Nour el-Din, una figura femminile splendida e imperfetta, divisa tra due culture (quella libanese in cui e nata e quella americana che sceglie di adottare) senza mai identificarsi con nessuna. Sarah ha un'anima ribelle e lo dimostra fin da piccola con la sua voglia di affermarsi per come è, ma ha anche una fragilità che negli anni non le risparmieranno fallimenti come figli, donna, moglie, madre.
La prima cosa che posso dire di questo libro è che forse, guardando la copertina, mi aspettavo qualcosa in più, o almeno qualcosa di molto diverso. La storia in sé non mi ha particolarmente colpita o affascinata, eppure questo libro mi è rimasto impresso e posso dire, senza temere troppo di sbagliarmi, che non leggerò mai niente di simile.
Vi chiederete cos'è a rendere "Io, la divina" tanto speciale. Lo stile, la struttura, il modo in cui è scritto. Per una volta l'aspetto più rilevante (almeno per me) non è il contenuto, ma la forma.
Il libro infatti si compone esclusivamente di primi capitoli, ognuno riporta (con forma e stili diversi) la scritta "Capitolo 1". Ad ogni nuovo inizio la storia si riavvia, ma senza ripetersi. La trama si delinea, anche se in modo scomposto.
Ammetto che in un primo momento questa costruzione mi ha spiazzata e confusa (tanto che ho pensato che ci fosse un problema co l'ebook), ma alla fine è proprio questa la caratteristica che mi ha impressionata spingendomi ad andare avanti capitolo dopo capitolo.
L'impressione che si ricava leggendo è che Sarah cerchi di raccontarsi, ma non sapendo come fare, provi ogni volta ad iniziare in modo diverso. Il risultato di questo discorso scomposto dove non c'è continuità logica o narrativa tra i capitoli (a volte diversi per stile, narratore, persino tempi verbali) è un mosaico costituito da frammenti ricchi e variopinti che il lettore dovrà riordinare per definire un quadro d'insieme.
La scelta di Alameddine, insolita e originale, è sicuramente da ammirare e dimostra, oltre al talento dello scrittore, in quanti modi si possa iniziare il racconto di una stessa storia.
"Io, la divina" non è una lettura per tutti, ma è consigliatissima a chi cerca una storia diversa, audace nello stile e a tratti forte nei contenuti.
CARINO, MA... |
Titolo: Io, la divina
Autore: Rabih Alameddine
Editore: Bompiani
Pagine: 333
Costo: Prestito da MLOL
Ciao Alisya!
RispondiEliminaapprezzo la sincerità contenuta nel tuo scritto! :)
la copertina mi ispira, la trama anche, ma dopo aver letto la tua recensione non sono più molto convinta di volerlo leggere.
penso che potrei dargli un'opportunità magari più avanti, chissà... :)
Non è un libro che si può affrontare con leggerezza se su vuole apprezzarlo. Devo ammettere che più che come lettrice, ha incantato profondamente la scrittrice che c'è in me.
EliminaHa incantato la scrittrice che c'è in te... È strana questa tua ultima frase. E Mi fa riflettere...
EliminaAnch'io ho un'anima da scrittrice... Mi chiedo se potrebbe farmi lo stesso effetto :o
Se lo leggi fammi sapere, sono davvero curiosa di sapere cose ne pensi! ;)
EliminaSarà fatto! :) :) :)
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