Dopo una settimana di latitanza, sono pronta a rimettermi in pari con le recensioni iniziando da questo romanzo per ragazzi molto carino.
TITOLO: Siamo tutti fatti di molecole
AUTORE: Susin Nielsen
EDITORE: Il Castoro
PAGINE: 262
Ashley: A essere del tutto sincera al cento per cento, io proprio non lo capisco come abbia fatto la mamma a innamorarsi di Léonard. Ma dato che non si era mai accorta che mio padre è gay, forse non dovrei stupirmi tanto. Solo che ora tocca a me subirne le conseguenze: Léonard e quel nanerottolo di suo figlio Stewpidart si sono trasferiti a casa nostra! Aiuto! I miei genitori vogliono rovinarmi la vita! Stewart: Al mondo ci sono molti misteri che la scienza ancora non ha spiegato. Per esempio: la mia quasi-sorella Ashley è sorda, o finge di non sentirmi? Perché sbaglia sempre il mio nome e quello del mio gatto Schrödinger? Ma soprattutto: perché mi odia? Ora che io e papà ci siamo trasferiti a casa sua, andiamo anche alla stessa scuola. Speriamo bene... Ashley e Stewart si ritrovano a far parte della stessa famiglia. Cosa può succedere quando due mondi così lontani entrano in rotta di collisione?
Siamo tutti fatti di molecole è un romanzo centrato sulla famiglia, nella fattispecie sulla famiglia allargata di Ashley e Stewart che quando i genitori decidono di convivere, si ritrovano a fare i conti con una nuova realtà.
La vicenda è raccontata alternando il punto di vista dei due ragazzi permettendo così di entrare in entrambi i loro mondi.
Ashley è una quattordicenne carina, superficiale ed egocentrica che ha mal digerito il divorzio dei suoi genitori e ancor meno ha accettato la nuova famiglia impostale dalla madre o il fatto che il padre sia gay. Troppo attaccata alle apparenze, Ashley vive temendo il giudizio degli altri e proprio per questo le riesce difficile accettare tutto ciò che potrebbe causarle imbarazzo, incurante di quanto il suo atteggiamento possa ferire gli altri.
Stewart invece è un ragazzo di tredici anni particolare, intelligente, razionale, ma estremamente ingenuo e goffo nei rapporti sociali. Anche se sente ancora la mancanza di sua madre, morta qualche anno prima, non si oppone alla nuova famiglia cercando di trarre il meglio dalla nuova situazione.
Il suo modo di raccontare mostra tutta la sua immaturità e mancanza di esperienza per un ragazzino della sua età, tanto da avermi fatto pensare in più punti che fosse affetto da una forma leggera della sindrome di Asperger (cosa però che nel libro non è menzionata).
Due cose comunque appaiono subito chiare riguardo ai due narratori: se Stewart è stato caratterizzato in modo che chi legge lo prenda subito in simpatia, Ashley, con il suo "caratteraccio", è stata resa volutamente antipatica (ma non cattiva).
La contrapposizione di queste due voci narranti rende vivace e interessante la storia, facendo di Siamo solo fatti di molecole una lettura piacevole che riesce, nella sua leggerezza, anche a toccare temi importanti come appunto quelle delle famiglie allargate, o il meno comune tema LGBT.
Sicuramente un romanzo consigliato ai ragazzi e non solo! :)
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