Recensione: "La meraviglia di essere simili" Daniela Volonté

Ben ritrovati Sognatori,

finalmente il gelo polare sta scemando! Da voi come va la situazione?
Qui oggi ha piovuto tutto il giorno, cosa positiva perché almeno la neve si è sciolta, ma meno positiva quando stamattina, portando mio papà ad una visita, mi sono ritrovata a guidare alla cieca tanto veniva giù forte.
Ma siamo arrivati sani e salvi quindi non mi lamento...

Nella recensione di oggi vi parlo di un romanzo di Daniela Volonté che ho letto incuriosita dai tanti giudizi positivi. Vi svelo subito la magagna dicendovi che, come l'altro della stessa autrice, La meraviglia di essere simili è stato una lettura carina, ma non eccezionale.

Titolo: La meraviglia di essere simili
Autore: Daniela Volonté
Editore: Newton Compton Editore
Prezzo:€ 9,90  (ebook € 0,99)
Pagine: 260


Per dimenticare un passato doloroso, Elisabeth ha deciso di lasciare New York e di trasferirsi nella cittadina di Watertown, dove lavorerà come insegnante nel liceo locale. Quando entra in aula, il primo giorno di scuola, non immagina certo che la sua vita stia per essere sconvolta... A cambiare ogni cosa sarà Alexander, un ragazzo di diciassette anni. Come Elisabeth, anche Alex è stato ferito, e il suo presente non va granché meglio: la madre è alcolizzata e lui deve prendersi cura della sorella più piccola, Julia, di soli sei anni. Dal loro primo incontro, Elisabeth non riesce a smettere di pensare a lui. È il dolore a unire i loro destini, eppure quando sono insieme la sensazione che provano è quella di pace. Elisabeth sa bene che non può permettersi alcun tipo di coinvolgimento: Alex è minorenne e oltretutto è un suo allievo. Ma, giorno dopo giorno, ignorare i sentimenti diventa sempre più difficile...

La meraviglia di essere simili è un romanzo scorrevole, che non è riuscito ad appassionarmi nonostante le ottime premesse. La trama ha infatti catturato subito la mia attenzione grazie alla situazione particolare che promette di sviluppare e i retroscena drammatici che già dalla sinossi si capisce caratterizzano i due protagonisti.

In effetti non posso dire di non aver ritrovato questi due elementi anche all'interno del romanzo. Per una volta la quarta di copertina non è ingannevole, anzi ha mantenuto tutte le sue promesse, solo che quella che mi sono trovata davanti è una storia più leggera di quella che mi aspettavo.

Elisabeth è una venticinquenne che a causa di un grande dolore ha deciso di lasciare tutto e iniziare da capo come insegnante di economia nel liceo di una cittadina di provincia. Qui conosce Alexander, diciassettenne cresciuto in fretta, obbligato a prendersi cura della sorellina e a tenere a banda la madre alcolizzata.
Quando i due si incontrano capiscono subito che entrambi hanno qualcosa in comune; il dolore. Alexander soffre per la situazione che devo sopportare ogni giorno che gli sta risucchiando le energie e la voglia di continuare a lottare, Elisabeth deve ancora fare i conti con gli strascichi di una grave perdita che la porta a temere ogni legame che la possa far soffrire ancora.
E nonostante siano professoressa e studente tra di loro nasce qualcosa, un'attrazione che ha le basi nella reciproca comprensione e nella sensazione che quando sono insieme la cappa di dolore che li soffoca diminuisce lasciando loro uno spiraglio verso il futuro.

È dunque chiaro che nel libro vengono affrontati temi seri che includono le violenze domestiche, l'abuso di alcol, il suicidio che però alla fine non vengono sviluppati con la dovuta attenzione, sopratutto rispetto ad Alex che già dalle prime pagine si presenta come un personaggio particolare che vive una situazione disagiata. Il suo malessere legato a problemi gravi (l'alcolismo materno, le percosse e il dover accudire la sorellina piccola) lo porta a sfiorare pensieri suicidi, salvo poi trovare una soluzione fin troppo semplice e idealizzata. Nonostante io sia una romanticona in questo caso il ruolo salvifico dell'amore non mi ha convinto.

Inoltre non mi è piaciuta la scelta di narrare la storia attraverso i punto di vista dei due protagonisti, tecnica abbastanza diffusa nei romance, ma che in questo caso è ridondante e ripetitiva. 
Qui infatti al cambio di prospettiva il narratore racconta nuovamente ciò che è avvenuto nel capitolo  precedente (dal pdv dell'altro personaggio) facendone una sorta di riassunto, che non aggiunge molto a ciò che il lettore già conosce.

Tutto questo non fa di questo libro una lettura deludente o sgradevole, al contrario quello della Volonté è un libro godibilissimo che si finisce in un attimo, ma che deve essere  preso per ciò che è , ovvero una lettura poco impegnativa. 

In definitiva quindi La meraviglia di essere simili è un libro carino in cui la storia d'amore che piano piano si sviluppa tra i due protagonisti, nonostante alcuni ostacoli sembrino intervenire per scoraggiarla, è molto dolce e saprà deliziare chi è in cerca di un romanzo full of love ♥.





2 commenti:

  1. Ciao Alisya, della Volontè l'anno scorso ho letto "L'amore è uno sbaglio straordinario" ma mi ha un po' deluso, così al momento non ho in programma di leggere altri suoi romanzi...

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    1. Ciao Ariel, si anche a me gli altri suoi romanzi non hanno fatto impazzire, però le recensioni di questo erano così entusiasta che mi sono lasciata tentare.

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