Recensione: "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine" di Ransom Riggs (Trilogia)

Buon pomeriggio cari lettori,

 

siete pronti per una recensione-sfogo?

 

 Be' se non siete pronti allora questo non è il post che fa per voi, perché oggi voglio parlarvi di una serie che ha spopolato nell'ultimo anno ma che io ho odiato dal profondo del cuore. Quale? Ma ovviamente la serie de I bambini speciali di Miss Peregrine di Ransom Riggs.

 



Se mi seguite non è certo una novità la mia antipatia per questa trilogia e ora voglio dirvi quello che penso, senza peli sulla lingua.

Intrigata dall'edizione particolare, che è l'unica nota positiva di questa trilogia, ho comprato questi libri piena di entusiasmo e con la migliore predisposizione. Peccato che si siano esauriti velocemente.

La delusione più grande sono stati senz'altro i personaggi che avrebbero dovuto essere l'elemento focale e distintivo di tutta la vicenda. Il libro è costruito in modo tale da presentarci i bambini Speciali come qualcosa che fa da sempre parte della nostra società (a tal scopo le foto che danno "credibilità" al tutto), però proprio la loro presentazione e costruzione è debole. Tutti i personaggi risultano piatti, poco approfonditi. Nessuno di loro mi ha colpita perché nessuno di loro risulta verosimile. Da un libro del genere mi sarei aspettata abilità più di impatto, qualcosa che mi avrebbe lasciata a bocca aperta cosa che invece non è successa, se non per sbadigliare.
Neanche il tentativo di dare un tocco horror con personaggi come i Vacui e gli Spettri non mi ha suscitato particolari emozioni.

Anche la trama non è stata all'altezza delle aspettative. Alla fine la serie di Riggs, nonostante le promesse, non è niente di più che un libro per ragazzi, se non addirittura per bambini. Lo stile è essenziale, esageratamente semplice con dialoghi spesso scontati. Il tentativo dell'autore di dare alla storia una parvenza più matura con descrizioni dettagliate e elaborate, alla fine finisce solo per smorzare un ritmo già non particolarmente avvincente, rendendo la lettura pesante e noiosa.

Ma ciò che ha più gravato sulla lettura è la totale mancanza di pathos, di una qualsiasi forma di curiosità e interesse per la sorte dei personaggi.
Perfino l'accenno rosa non è niente di speciale. I due protagonisti si innamorano senza una vera ragione e senza la minima perplessità da parte di Jacob, nonostante Emma sia la ex di suo nonno. E la stessa cosa vale per il resto degli Speciali. Il protagonista sviluppa dal nulla un attaccamento tanto forte verso persone che conosce da due minuti da giustificare tutti i guai e i pericoli che dovrà affrontare.

Insomma per la sottoscritta questa trilogia fa acqua da tutte le parti e l'unico motivo per cui l'ho portata a termine, oltre al fatto che avevo già comprato i libri, è l'istinto masochista che mi spinge a non lasciare mai una serie a metà.

Per quanto mi riguarda una serie da dimenticare.