Ora io non so se è una maledizione, ma vi sembra possibile che ogni volta che mi innamoro di un thriller questo non sia mai all'altezza delle aspettative?
Prendete questo romanzo. Pubblicità fighissima. Trama avvincente. E poi leggi le prime pagine e ti cadono le.... si, avete capito insomma.
Vi avverto fin d'ora che ho bisogno di uno sfogo, quindi farò spoiler a go go.
Ma, come sempre iniziamo dalla trama.
Comincia tutto con un piccolo favore tra madri e amiche. «Puoi passare tu a prendere Nicky?» domanda Emily a Stephanie. Ma lei non tornerà a riprendere il figlio. Quando un corpo viene ritrovato nelle acque del lago, Stephanie si avvicina alla famiglia dell'amica, e al marito, Sean, con cui inizia una relazione. Finalmente entrambi, e i loro figli, possono lasciarsi alle spalle l'incubo della scomparsa e della morte di Emily. Ma nulla è come sembra. Il corpo ritrovato è davvero quello di Emily? Quella che sta per abbattersi su Stephanie è una spirale di sotterfugi e vendette in cui valori quali amore e lealtà perdono di significato
Un piccolo favore si presenta come una storia di tradimento e segreti nascosti che inizia con una domanda che da sola promette scintille; cosa fare quando la tua migliore amica scompare?
Questa è la domanda che Stephanie si trova ad affrontare quando Emily, la sua migliore amica, svanisce nel nulla senza lasciare traccia lasciando da lei il figlio Nicky. La donna entra subito nel panico pensando al peggio, ma nessuno sembra condividere la sua preoccupazione, neanche Sean, il marito di Emily. Poi però viene ritrovato un corpo e il Dna dimostra che è proprio quello della donna scomparsa. Ma niente è come sembra.
Come ho detto la storia potrebbe essere potenzialmente molto interessante, se non fosse per alcune cose che saltano subito all'occhio. Primo Stephanie è odiosa. Ma odiosa sul serio. Forse un pelino più simpatica della protagonista de La ragazza del Treno (che ho odiato ferocemente), ma neanche di tanto.
Nelle prime pagine la conosciamo attraverso il suo blog che, diciamocelo, non brilla certo per stile. Con apprensione annuncia la scomparsa nell'amica, salvo poi finire irrimediabilmente a parlare di sé o del valore che quel rapporto ha per lei perdendosi in cose che non centrano assolutamente niente. Insomma sembra tutto tranne che una persona preoccupata per l'amica (soprattutto perché se sparisse una persona io volerei alla polizia e non penserei di scrivere dei post sul blog).
Quasi subito Stephanie, giusto per dimostrare che amica sincera sia, si innamora di Sean e, neanche il tempo di fare il funerale, grazie alla scusa di far stare insieme i rispettivi figli, i due finiscono insieme.
Intanto la donna scopre cose di Emily che neanche sospettava e comincia a chiedersi se l'abbia mai davvero conosciuta. La storia assume tinte inquietanti quando Nicky inizia a dire di aver visto la madre fuori da scuola.
E se già fino a qui la piega presa dagli eventi può essere facilmente prevedibile, adesso diventa tutto piuttosto palese. I ripetuti accenni alla foto delle gemelle in casa di Emily e il fatto che il figlio continua a dire di vederla, rende lampante che la donna sia ancora viva ed infatti zac, ecco che chiama minacciando Stephanie di vendetta feroce (cosa più che giusta direi visto che nel frattempo oltre ad essersi portata a letto Sean si è anche trasferita a casa con lui).
Arriviamo così alla metà del libro dove incrociamo il punto di vista di Emily che, senza troppi peli sulla lingua, rivela tutti i segreti dietro la sua sparizione e il ritrovamento del cadavere con il suo Dna. Per cui suspence, mistero e tensione bye bye.
In effetti Emily è l'elemento più interessante di questo romanzo. Cinica, fredda, spietata non solo racconta il piano che l'ha portata a nascondersi, ma, tradita dal marito, giura subito vendetta. E credetemi, basta poco per capire che un tipo spietato come lei non promette mai invano.
Se non fosse per il suo punto di vista il libro, oltre a prevedibile, sarebbe anche scialbo. È Emily infatti a dare colore al romanzo, ad aggiungere quel tocco di crudeltà e ferocia che non guasta, anche se, intendiamoci, rimaniamo su sentieri piuttosto tranquilli per un thriller.
Prima della fine conosciamo anche il punto di vista di Sean, da me ribattezzato Tontolo, giusto per far capire il suo livello di sagacia.
Ma parliamo del mistero e del cadavere col Dna di Emily di cui non importa una beneamata cippa a nessuno. La soluzione di tutta la faccenda è pressoché inverosimile. Gli agenti di polizia passano per degli idioti totali, acuti come un angolo smussato. In pratica stanno lì a far figura, bevendosi tutto il piano di Emily senza porsi domande nemmeno davanti all'evidenza.
Suvvia volete davvero farmi credere che è stata Stephanie, la tonta che tutti hanno rigirato peggio di una frittata, a scoprire il fatto della gemella e farsi due conti? Sul serio?!
Spiacente, ma ho visto troppe puntate di CSI e The Mentalist per crederci.
Suvvia volete davvero farmi credere che è stata Stephanie, la tonta che tutti hanno rigirato peggio di una frittata, a scoprire il fatto della gemella e farsi due conti? Sul serio?!
Spiacente, ma ho visto troppe puntate di CSI e The Mentalist per crederci.
Ma ancora una volta il tasto più dolente è Stephanie che nonostante scopra almeno un milione di cose che Emily non le ha mai raccontato (mentre lei le ha detto tutti, ma proprio tutti i fatti suoi) e sia minacciata di cose terribili dall'ex amica, ad un certo punto torna a fidarsi di lei come niente fosse.
Be' quando uno se le va a cercare...
Non dovrebbe sorprendervi per cui se vi dico che il personaggio per cui mi sono ritrovata a fare il tifo è la Psyco di turno. Emily è brillante e diabolica, fredda, razionale, manipolatrice... insomma la cattiva per eccellenza e il fatto che ne esca come ne esce bè... direi che va più che bene.
Ecco, dopo questa recensione-sclero direi che potete capire perché Un piccolo favore non mi ha fatto impazzire. Due personaggi su tre sono palesemente stupidi e odiosi, la trama è prevedibile, i misteri svelati a metà del libro e la parte dell'omicidio totalmente inverosimile. Si, c'è la parte della vendetta, ma 150 pagine per vederla realizzata mi paiono un pelino tante.
Due stelle solo per la diabolica Emily.
Due stelle solo per la diabolica Emily.
**
2 su 5
Titolo: Un piccolo favore
Autore: Darcey Bell
Editore: Rizzoli
Pagine: 347
Prezzo: € 19,50
Ciao Alisya, è sempre un peccato quando i romanzi si rivelano una delusione: hai provato a leggere "Una stanza nel buio" di Nicci French? A me era piaciuto molto, così come i gialli/thriller di Carlene Thopson e quelli di Camilla Lackberg...
RispondiEliminaDovrei avere qualcuno di questi autori nella challenge. Speriamo bene... :)
EliminaUn libro che mi è piaciuto all inizio ma poi piano piano si è rivelato una delusione....soprattutto il finale.
RispondiEliminaA me le prime 40 pagine sono scorse molto lentamente. Insomma nel complesso un libro davvero deludente.
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