Recensione: "Il piccolo Regno. Una storia d'estate" di Wu Ming 4

Una delle cose che mi ha più colpito di questo libro riguarda il tuo autore. Wu Ming 4 e' membro di un collettivo di scrittori che ha dato alla luce perlopiù romanzi storici e devo dire che a me questa cosa ha incuriosito molto. Inoltre quando me l'hanno suggerito, hanno detto che nonostante fosse nel reparto di delle letture per bambini, la storia sia ugualmente adatta ad un pubblico adulto. Tanto è bastato per affascinarmi.

Un'altra estate in campagna, un altro tempo lungo e libero per i tre fratelli Julius, Ariadne, Fedro, e per il cugino, voce narrante di una storia che parla dell'Età d'Oro e della sua fine. È il tempo delle conversazioni con gli animali, delle zuffe coi ragazzi del villaggio, della casa-albero coi suoi tesori, dell'amicizia con l'eroe di guerra Ned, raro esemplare di adulto che sa parlare ai ragazzi. Poi un giorno un'antica tomba viene violata e un fantasma torna ad affliggere i sogni e la veglia del quartetto. Lo spettro ha una vendetta da compiere e lo fa rubando ai ragazzi la loro infanzia, com'è inevitabile. Due gemelli troppo biondi, una tragedia ingiusta, le bugie e i misteri dei grandi sono gli elementi di una stagione decisiva in cui la Gente Bassa scoprirà tutto in una volta il male di vivere


Il piccolo regno si presenta come una storia per ragazzi grazie al linguaggio semplice e alla trama lineare. Il protagonista racconta dell'estate passata al lago con i cugini, l'ultima che hanno trascorso in spensieratezza, perché ciò che successe in quei mesi segnò immancabilmente tutti.

Grazie a fantasmi, tesori, tombe, segreti e personaggi indimenticabili come Ned, la storia è sicuramente capace di affascinare i giovani lettori. Ogni capitolo presenta un personaggio o un aspetto del piccolo regno che ha il sapore dell'avventura agli occhi dei giovani protagonisti.

Il piccolo regno è senza dubbio la terra della fantasia, abitata da Gente Bassa da un lato e Gente Alta dall'altro, dove i bambini hanno capacità speciali come riuscire a parlar con gli animali e il vero obiettivo è inventarsi sempre una nuova avventura, dall'esplorazione del vecchio mulino, alla caccia ad un tesoro prezioso.
Mentre leggevo questo libro in mente continuava a tornarmi il film dei Goonies, pietra miliare dell'infanzia, non tanto per la trama, ma quanto per l'atmosfera che accompagna la narrazione.
Quasi la senti la voce fuori campo del narratore che racconta mentre le immagini delle avventure prendono forma pagina dopo pagina.

Piano piano poi nella storia entrano anche padri, madri e altra Gente Altra che darà alla storia mano a mano più spessore. Per quanto il libro non perda mai il suo tono favolistico, l'autore non si fa problemi ad inserire il fantasma della guerra, la solitudine e perfino la morte, come a voler sottolineare il graduale passaggio dalla spensieratezza dell'infanzia alla ragionevolezza dell'età adulta.

Però mentre alcuni elementi sono raccontati chiaramente attraverso alcuni personaggi, primo fra tutti Ned, altri rimangono più tra le righe e sono, a mio avviso, diretti ad un pubblico più adulto.
Il primo di questi elementi è senza dubbio il sottile senso di nostalgia che accompagna il racconto, senza mai appesantirlo e rallentarlo. Non è una nostalgia triste, quella che si trova ne Il Piccolo Regno, ma un'emozione dolce ed effimera, l'emozione di un adulto che ripensa alle avventure infantili che può essere colta, ma non pienamente capita dai lettori più giovani.
Allo stesso modo un altro tema nascosto tra le righe riguarda qualcosa di più ampio, che va ben oltre la trama e si allunga fino al contesto storico in cui è calata quest'avventura. I continui accenni alla razza, all'essere fabiani unita alla paura crescente che i bambini leggono negli adulti, senza però coglierne a pieno le ragioni, riesce a richiamare il ricordo di fantasmi ben più paurosi di quelli legati alle tombe di antichi guerrieri.

Il piccolo regno è un bel libro, scritto con cura che racconta in maniera divertente l'avventura estiva di quattro ragazzi. Le atmosfere infantili, rese magnificamente, non possono non catturare l'attenzione, trascinando anche il lettore più maturo nel cuore di questa avventura.
Allo stesso tempo però questo libro parla agli adulti ricordando come i fantasmi più pericolosi non solo quelli incorporei ma quelli che albergano nell'animo umano.

Assolutamente consigliato!

****
4/5

Titolo: Il piccolo regno. Una storia d'estate
Autore: Wu Ming 4
Editore: Bompiani
Pagine: 245
Prezzo:  € 13,00

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