Recensione: "Le stelle di Srebrenica" di Daniela Quadri

Questo mese sono in ritardissimo con le letture in programma, ma non dispero. Ce la posso fare. Forse.
Questo libro è stato una sorpresa. Mi è stato inviato più o meno un mesetto fa e ci ho messo una vita ad iniziarlo perché non nascondo che ero scettica. Mi aspettavo qualcosa di simile ad un poliziesco, che non è tra i miei generi preferiti, ed in più nella sinossi la protagonista viene definita la Miss Marple della Brianza (e sapete che per il personaggio della Christie non provo una forte simpatia). Detto ciò però devo ammettere che dopo un inizio un po' forzato mi sono dovuta ricrede e questo libro si è rivelato originale e ricco di spunti di riflessione.
 
Le vite di due donne, Marta Valtorta giornalista free-lance in una piccola redazione brianzola e Elma Osmanovic arrivata in Italia per sfuggire agli orrori della guerra in Bosnia-Erzegovina, s’intrecciano casualmente. La caccia ad un piccolo malavitoso slavo, Tarik Mulavdic, boss emergente di una organizzazione criminale che traffica in droga e donne, le fa incontrare in circostanze equivoche.
L’amore per Nadia, la figlia affetta da Sindrome di Down di Elma, le unirà in un legame così profondo, che Elma deciderà di svelare proprio a Marta l’orribile morte della madre e del fratello nel giorno del massacro di Srebrenica e la sua discesa nell’inferno di un bordello a Sarajevo.
La prima indagine di Marta Valtorta, suo malgrado singolare e atipica Miss Marple della Brianza, si conclude con un interrogativo e un nuovo mistero.


Se dovessi trovare un genere a Le stelle di Srebrenica ammetto che non saprei da che parte rifarmi. La storia infatti è un intreccio di generi diversi: c'è il romanzo storico, perché nel libro si parla di fatti realmente accaduti, ma c'è anche il giallo legato al mistero attorno a cui si dipana la storia e una sfumatura di rosa. Questi diversi generi fanno si che la trama si dipani su più livelli, rendendo la lettura ricca e interessante.
 
Quello che invece posso dire senza ombra di dubbio è che questo romanzo è un romanzo in rosa, un libro dove sono le donne a fare da padrone. Oltre alle protagoniste, Marta e Elma, troviamo le storie di Nadia, Rita e soprattutto delle donne che danno il nome al libro ovvero le stelle di Srebrenica, vittime innocenti della guerra civile Jugoslava trucidate durante la guerriglia.
È attraverso di loro che realtà e finzione si intrecciano. Elma infatti è stata segnata in prima persona da questa tragedia che ha coinvolto la sua famiglia, spingendola tra le braccia di Tarik, un mostro scambiato per il principe azzurro.
Attraverso di lei prende vita un racconto forte e non facile da affrontare sulla realtà della guerra, aprendo la strada a riflessioni che si possono allargare senza dubbio anche a situazioni più attuali.
 
A far incontrare queste donne simili, ma al tempo stesso diverse, sarà proprio Tarik ex marito di Elma, su cui loschi traffici Marta sta indagando nella speranza di fare lo scoop capace di dare una spinta alla sua carriera. Quello che la giornalista invece troverà sarà un rapporto inatteso con Elma e uno, forse ancora più forte e decisamente più toccante, con Nadia, sua figlia.
La bambina, affetta da Sindrome di Down, è uno dei personaggi che ho preferito e a cui è impossibile non affezionarsi. 
 
Ne Le Stelle di Srebrenica l'autrice affronta molti temi importanti: la solidarietà, l'amicizia, l'accettazione del diverso, ma anche le brutalità della guerriglia, la violenza sulle donne e il fanatismo. Tutto ciò rende questo libro una lettura intensa in grado di suscitare emozioni forti, da quelle più brutali a quelle più dolci. 
Il finale poi rimette tutto in gioco. Pur concludendosi la vicenda di Elma e Marta infatti l'autrice ci riserva poco prima della fine un ultimo colpo di scena che rimette tutto in discussione (e non vi dico altro!).
 
Le Stelle di Srebrenica non è dunque una lettura leggera. Anche se ci sono momenti meno impegnati (per lo più legati a Marta) i contenuti e i temi trattati sono forti e importanti e non si possono affrontare a cuore leggero. Il romanzo di Daniela Quadri è intenso e a tratti sconvolgente, ma anche ricco e sorprendente.

L'unica pecca è che a volte la narrazione è appesantita da descrizioni troppo ricche che rallentano il ritmo soprattutto nella parte iniziale dove ho fatto un po' fatica ad entrare dentro la storia. A parte questo mi sento di consigliare questo libro a chiunque voglia una lettura diversa che sia capace di andare oltre il solito giallo e sappia offrire interessanti spunti di riflessione.
Tre stelline tutte meritate! ^_^
 
Titolo: Le stelle di Srebrenica
Autore: Daniela Quadri
Editore: Leucotea
Pagine: 214
 
 
 

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