Recensione: "Fotografie" di Diego Popoli

READING CHALLENGE
N° 25 - Un libro di crescita personale

Sono sempre cauta quando mi trovo davanti una raccolta di racconti. Non è un genere che mi attira e di conseguenza non lo leggo spesso. Ammetto che probabilmente se l'autore, Diego Popoli, non fosse stato così gentile da inviarmene una copia, non avrei mai letto il suo libro. Il gusto personale mi porta a scegliere per lo più romanzi o racconti con trame lunghe e articolate, ma ciò nonostante Fotografie mi ha conquistata. 

Il primo batticuore per la compagna di banco e le fughe da scuola sulle bici da cross. Le partite al campetto e la prima uscita in motorino tutti insieme. La prima vera delusione d'amore e la sigaretta delle tre del mattino, fumata in compagnia, alla luce del lampione di fronte al bar. Il primo addio ad un amico e l'ultimo sguardo lanciato alla vita, di quando pensavamo che sarebbe stata più facile. Nella provincia emiliana di metà anni ottanta, il percorso di crescita e l'educazione sentimentale di un ragazzo, attraverso ventuno racconti brevi. Ventun scatti fotografici, per scoprire quanto l'inquietudine, la spensieratezza e l'ansia del futuro, prima di facebook e twitter, ancora ci appartengano e siano vicini a noi.

Leggere questo libro è come sfogliare un album di ricordi fatto di istantanee a cui sono legati momenti preziosi. In ventuno racconti Diego Popoli ci racconta dei primi amori, le prime corse in motorino, le (dis)avventure estive... Attraverso gli episodi narrati l'autore parla di sé, ma allo stesso tempo fa il ritratto di un'intera generazione.

“La strada che ci portava via, lunga e sconosciuta, la immaginavamo senza buche e piena solo di cose belle. Non sarebbe stata così. E il viaggio non lo avremmo fatto tutti insieme, come previsto.”
 Il bello di questo volume è che, capitolo dopo capitolo, ricordo dopo ricordo, evoca emozioni, stimola riflessioni e risveglia la nostalgia per un tempo in cui la vita non passava attraverso i social.
Come se stessimo ascoltando il racconto di un amico, Diego accompagna ogni ricordo con una piccola riflessione, sempre però con un tono delicato e mai pesante.

Alcune storie mi hanno fatta sorridere, altre mi hanno trasmesso un po' di amarezza e di nostalgia per un'innocenza e una spensieratezza che si sono un po' perdute.
 
Fotografie è sicuramente un libro di sensazioni ed è questa la sua caratteristica più bella.

Un primordiale istinto di conservazione, legato a quegli interrogatori ginnasiali, sui quali Amnesty International avrebbe avuto qualcosa da dire. Ti sedevi convinto di sapere tutto a memoria, di non avere falle, lui ti lasciava parlare, acquistare fiducia in te stesso e poi... la trappola. E mentre le tue certezze svanivano, c'era chi alzava un angolo della bocca, in un sorrisetto che tutti noi, esordienti classico-liceali, ci saremmo ricordati per un bel po'. Che poi alla fine, per dartelo il sei te lo dava. È che gli piaceva vederti soffrire.
  
La narrazione non segue un filone temporale, si snoda tra presente e passato seguendo il flusso dei ricordi e racconta storie che sanno toccare il cuore.
A parte qualche piccola sbavatura, davvero di poco conto, ho trovato lo stile di Popoli ben curato e coinvolgente, mentre il linguaggio, semplice e colloquiale, è di impatto immediato. Leggendo Fotografie è impossibile non farsi trasportare, non sorridere e non emozionarsi.
 
Ho veramente adorato questo libro che, racconto dopo racconto, mi ha conquistata. Che altro dire, complimenti a Diego Popoli per il suo straordinario libro di esordio, un volumetto piccolo e intenso che consiglio assolutamente a tutti! Sono sicura che non ve ne pentirete.
 
LO ADORO!
 
 
Titolo: Fotografie
Autore: Diego Popoli
Editore: Leucotea
Pagine: 96

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