Recensione: "L'importanza di chiamarsi Ernesto" di Oscar Wilde

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N° 6 - Un libro dello scrittore preferito
 
 
Brillante, spigliato e pungente. Queste sono le parole con cui descrivere la commedia di Wilde. Con il solito tono irriverente l'autore si prende gioco della società inglese troppo concentrata sulla forma e l'apparenza.

 
 
Jack è un nobiluomo che per sfuggire alla vita di campagna si rifugia a Londra dove, con il nome di Ernest, si gode la mondanità insieme Algernon, suo amico e compagno di avventure.
Durante una delle sue visite, Jack rivela all'amico di voler chiedere la mano di Gwendolyn, cugina di Algernon, approfittando della visita che la ragazza e la madre faranno all'uomo nel pomeriggio. 
Nonostante però la giovane ricambi Jack (da lei conosciuto come Ernest e amato in quanto tale), la proposta non va a buon fine dato che Lady Augusta si oppone scandalizzata dal fatto che il nobiluomo risulti essere un trovatello di origini sconosciute.
Per amore di Gwendolyn Jack inizia ad indagare per scoprire chi fossero i suo genitori e per evitare ulteriori guai decide di porre fine alla sua doppia vita liberandosi così dell'identità cittadina e, tornato in campagna, annuncia la dipartita di Ernest che ha raccontato essere il suo scapestrato fratello minore.
Ad attenderlo al suo rientro però Jack trova una sorpresa, ovvero Ernest stesso, impersonato da Algernon che per conoscere la protetta dell'amico, la diciotenne Cecile, decide di spacciarsi per il fratello.
Non appena Gwendolyn li raggiungere spinta dal suo amore per Jack-Ernest ed incontra Cecile, innamorata a sua volta di Algernon-Ernest, gli equivoci e i fraintendimenti si sprecano fino ad arrivare ad un rocambolesco e improbabile finale.

 Lo so che così non rende molto bene, ma vi assicuro che riassumere questa commedia mantenendone lo spirito è impossibile!! L'unico modo di apprezzare quest'opera è leggerla e, vi posso promettere fin d'ora, che non ve ne pentirete.
 
A differenza della Giulietta shakespeariana che sospirando afferma che anche con un altro nome Romeo manterrebbe le sue qualità, Gwendolyn e Cecile, attribuiscono una grande valore al nome Ernest. È infatti  proprio questo elemento in prima istanza ad esercitare su di loro un fascino a cui non sanno resiste e di cui finisco per innamorarsi.
 
L'importanza di chiamarsi Ernesto è una storia di malintesi e scambi di identità, dove l'immaginario Ernest, in virtù del nome che richiama ideali di onestà e fedeltà, sembra possedere più virtù degli uomini che lo incarnano. In alcuni tratti la vicenda sfiora il nonsense, ma non perde mai la pungente ilarità che contraddistingue lo stile di Wilde.

Tutta la commedia poggia sul gioco linguistico tra Ernest (ovvero Ernesto) e earnest (onesto, fedele, leale, elementi cardine nella società vittoriana), vocaboli che in inglese hanno la stessa pronuncia, a cui però si oppone il comportamento dei due gentiluomini che è tutt'altro che onesto. Purtroppo questo gioco linguistico si perde nella traduzione intaccando in parte il fascino originale della commedia.
 
Inalterato (o quasi) invece lo stile brillante di Wilde che usa le parole con una fluidità e maestria uniche. La sua abilità sta nel plasmare il linguaggio a suo piacimento rendendolo giocoso ma al tempo stesso pungente. A ben vedere infatti la commedia è una critica piuttosto forte ai costumi di una società più dedita alle apparenze che alla sostanza.
 
Nelle cose importanti, lo stile, non la sincerità è quello che conta.
 
Io adoro Wilde, la sua penna, il suo acume. Uno scrittore unico e senza tempo da leggere e rilegge.
 
Bellissima (e fedele) la trasposizione cinematografica con Colin Firth, Ruper Everett (che adoro anche nell'altra commedia di Wilde Un marito ideale) e Reese Witherspoon. Se non lo avete visto, be' correte a guardarlo!
 
 
 
Titolo: L'importanza di chiamarsi Ernesto
Autore: Oscar Wilde
Editore: Newton
Prezzo: € 0,99 (preso con l'ultima offerta on line della Newton)
 
 

2 commenti:

  1. Ciao Alysia bellissima recensione di un classico di meritatissima fama, stupendo anche il film, lo vorrei in dvd *_*

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    1. Grazie mille Ely! Io adoro il film, ogni volta che lo danno in Tv non posso resistere!

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