Altro libro ottenuto grazie al concorso Gratta&Leggi della Giunti.
Mi è bastato leggere la trama per sentir salire l'ansia e ci ho messo meno di un secondo a decidere che doveva essere mio! Thriller avvincente che non mi ha delusa.
Alice Fancourt è stata lontana da casa solo due ore, eppure non vede l'ora di riabbracciare la sua bambina, la piccola Florence di due settimane. Ma, imboccato il vialetto di casa, Alice capisce subito che c'è qualcosa che non va. La porta è aperta, le stanze sono avvolte dal silenzio. Alice corre in camera della piccola e con orrore si rende conto che la bambina che dorme nella culla non è sua figlia. Al suo posto c'è un'altra neonata, un altro viso, un altro pianto. Ma dov'è Florence? E come è possibile che David, il marito di Alice, che doveva badare alla bambina, non si sia accorto di nulla? E l'inizio di un incubo. Perché nessuno le crede. Né David né la suocera Vivianne. Per loro Alice è solo depressa e rifiuta la bambina. E mentre David diventa sempre più aggressivo e minaccioso, ad Alice non resta altra scelta che rivolgersi alla polizia. A occuparsi del caso la detective Charlie Zailer e l'ispettore Simon Waterhouse. Alice non ha alcuna prova, solo la sua testimonianza, quella di una madre sicura che quel viso e quell'odore non sono quelli della bambina che ha portato in grembo per nove mesi. L'unica soluzione è convincere la polizia a eseguire il test del DNA. Ma il tempo scorre. Ogni minuto può essere fatale. E quando Simon Waterhouse finalmente acconsente a eseguire il test, forse è troppo tardi. Alice e la neonata sono sparite.
"Non è mia figlia" è una storia divisa tra due filoni narrativi: il primo, in prima persona presente, segue Alice neo mamma che al rientro da una breve uscita scopre che la bambina che dorme nella culla non è sua figlia. Il secondo invece, con un narratore in terza persona, segue l'agente investigativo assegnato al caso Simon Waterhouse.
Sette giorni si frappongono fra il punto di vista della donna e del poliziotto, creando una suspance che si rinnova ad ogni capitolo. Se infatti Alice ci parla della presunta sostituzione di sua figlia, Simon ci dice che la donna è sparita insieme alla bambina.
Allontanamento volontario o rapimento? Sparizione o omicidio?
I dubbi si accavallano mano a mano che la lettura va avanti, rendendo il ritmo sempre più incalzante. Simon sospetta fin da subito sul marito di Alice, David, la cui prima moglie era stata assassinata subito dopo la separazione e per cui era stato arrestato un delinquente di zona. Ma le se cose non stessero come sembra?
Passato e presente si avvicendano in un intreccio ricco di pathos che cattura l'attenzione fino alla fine e mano a mano che le indagini di Simon andranno avanti raccogliendo indizi, il mondo di Alice andrà in frantumi, costringendola ad affrontare la verità sulla sua nuova vita e sul suo matrimonio.
"Non è mia figlia" è un libro davvero valido e ben scritto. Pagina dopo pagina una domanda svetta su tutte le altre: la figlia di Alice è stata davvero sostituita?
La voglia di sapere guida chi legge fin dalle prime pagine. Pochi personaggi, ben caratterizzati e presentati con maestria che sanno affascinare chi legge, sono il punto forte di questo thriller: Vivian la capofamiglia, la donna che deve sempre avere il controllo su tutto, David, figlio viziato con un carattere istrionico, Simon e il suo passato misterioso e Charlie, responsabile dell'indagine prima della donna uccisa e poi della bambina scomparsa.
Il finale mantiene lo stesso livello del libro, anche se devo dire che l'ultimo capitolo (a mistero risolto) che vede il ricongiungimento tra le storie di Alice e Simon mi ha lasciata un po' in sospeso (ma forse dipende dal fatto che la storia del poliziotto continui in altri libri della Hannah).
Sicuramente una lettura consigliata agli amanti dei thriller.
Titolo: Non è mia figlia
Autore: Sophie Hannah
Editore: Garzanti
Pagine: 387
Prezzo: Scaricato gratuitamente grazie al concorso Giunti Gratta&Leggi
Wow, che bella trama! Me lo segno perchè mi interessa parecchio...
RispondiEliminaÈ un thriller ben scritto che ti lascia in sospeso fino all'ultima pagina! L'ho scoperto per caso e sono rimasta più che soddisfatta! Spero che piacerà anche a te!
EliminaOk... capisco è inutile devo leggerlo! uhm non capisco se sia autoconclusivo o meno, o èsolo il personaggio maschile cheva avanti in altre storie?
RispondiEliminaSono i due poliziotti che si ritrovano in altre vicende, mentre il mistero vero e proprio si conclude. Il libro in sé può benissimo essere letto da solo (infatti non mi sono precipitata a comprarne altri, per il momento)! ;)
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