Recensione: "Equazione di un amore" di Simona Sparaco

Come promesso nel WWW di questa mattina, eccomi con la recensione di "Equazione di un amore".
Questo è uno dei libri di cui ho sentito solo meraviglie. Chiunque lo abbia letto dice di esserne stato travolto e di averlo adorato, eppure per me è uno di quei libri da zona grigia su cui non riesco davvero ad esprimermi. Con questi presupposti è sicuro che la recensione sarà un successo! :)

Singapore è una bolla luminosa a misura di gente privilegiata e Lea, che non indossa nemmeno un gioiello, ha lasciato Roma per vivere lì. Ha sposato un avvocato di successo che nel tempio finanziario del consumo ha trovato le sue soddisfazioni. Anche se a tratti è punta da una nota di malinconia, la ragione le dice che non avrebbe potuto fare scelta migliore: Vittorio è affidabile, ambizioso, ac­cudente. È un uomo che prende le cose di petto e aggiusta quello che non va; come quando ha raccolto lei, sotto la pioggia, un pomeriggio londinese di tanti anni prima. Al cuore di Lea invece basta pochissimo per confondersi: l’immagine di un ragazzino introverso, curvo su una scrivania a darle ripetizioni di matematica. Si chiama Giacomo e Lea non ha mai smesso di pensare a lui. L’alunno più brillante, il professore più corteggiato, l’amante passionale, l’uomo codardo. Lea sa bene che deve stargli lontano, perché Giacomo può farle male: c’è un’ombra in lui, qualcosa che le sfugge, ma che lentamente lo divora. Quando una piccola casa editrice accoglie il romanzo che ha scritto, Lea è costretta a tornare a Roma, e ogni proposito crolla. Il passato con tutta la sua prepotenza li travolge ancora una volta, con maggior violenza e pericolo. Secondo i principi della fisica che Giacomo le ha insegnato, nulla può separare due particelle quantiche una volta che sono entrate in contatto. Saranno legate per sempre, anche se procedono su strade diverse, lontane e imprevedibili. Un romanzo che lascia senza fiato. Una storia appassionante e poetica, carica di emozione e colpi di scena. Una riflessione a tutto tondo sull'amore e sul destino, da una delle scrittrici più forti e amate della narrativa contemporanea.

Normalmente quando scrivo una recensione parto dal più semplice dei presupposti e mi chiedo: il libro mi è piaciuto? In genere la risposta è istintiva: se la lettura è incalzante e scorre veloce è un sì, altrimenti è un no. Con questo libro non riesco a rispondere. Odi et amo, direi è il giudizio che riassume meglio le mie impressioni.
Fin dall'inizio è stato un tira e molla. Leggevo un paio di capitoli, non mi piaceva; ne leggevo un altro paio e non riuscivo a smettere, in un interminabile altalena.
La confusione è nata appena ho iniziato a leggere, per cui ho cercato di annotare passo passo le impressioni e le sensazioni che avevo, sperando così di riuscire a fare chiarezza. Rileggendole però mi rendo conto che spesso ho scritto "Questa cosa non mi piace" e poi poco dopo aver detto dello stesso punto "È incredibile", tipo sdoppiamento della personalità per intenderci.
Più o meno a metà libro mi sono resa conto che non c'è un difetto obiettivo nel libro, ma è il mio modo di sentirlo ad avermi creato difficoltà, così ho pensato di scrivere una recensione oggettiva, una mera analisi delle parti narrative filtrando le mie impressioni. Poi però mi sono detta che una recensione così non ha senso, a me piace leggere e condividere le emozioni che un libro mi suscita e confrontarmi con altri che magari lo hanno vissuto in un altro modo. È per questo che ho aperto il blog. Quindi alla fine vi dirò semplicemente le mi impressioni, così come sono.
Iniziamo dalle cose che mi sono piaciute; la trama. L'ho adorata. La storia di per sé è intensa, travolgente, passionale. È veramente una di quelle storie che dimostra che ciò che conta non è la meta, ma il viaggio. "Equazione di un amore" non è un romanzo rosa, è una riflessione sull'amore profonda e piena di emozioni.
Questo mi porta alla seconda cosa che mi è piaciuta, ovvero il modo di scrivere della Sparaco. È bravissima, molto più di quanto mi aspettavo. Quando il narratore parla al di là della trama, ne vengono fuori delle frasi bellissime, che mi hanno stupita e lasciata senza parole. La scelta del linguaggio è accurata, i personaggi ben costruiti e la trama intrigante e carica di emozioni. Non ci sono forzature letterarie o personaggi resi migliori di quello che sono, al contrario quasi tutti vengono presentati attraverso i loro difetti: Giacomo e la sua incapacità ad amare e lasciarsi a amare, Vittorio e il suo bisogno di controllo, Lea e la sua malcelata insofferenza. Nessuna delle scelte fatte è scontata e mi è piaciuto questo voler raccontare una storia "vera".
 In fisica quantistica, se due particelle interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separate, non possono più essere descritte come due entità distinte, perché tutto quello che accade a una continua a influenzare il destino dell'altra. Anche ad anni luce di distanza.

 Il libro è davvero ben scritto. Dovessi dare un giudizio oggettivo meriterebbe senza dubbio cinque stelle. Eppure non mi sento di dargli questo voto, dato che ci sono alcuni elementi che mi hanno impedito di stabilire quel genere di empatia profonda che una lettura del genere dovrebbe suscitare.
Il primo è che Lea, la protagonista, non mi piace. Non perché sia resa volutamente antipatica, Lea è una donna come ce ne sono tante, semplicemente a me non piace. Come se fosse una persona reale, per lei ho provato un'antipatia a pelle. Fin dalle prime pagine l'ho percepita come insofferente, insoddisfatta, ma soprattutto ipocrita e non sono riuscita a stabilire con lei quel legame necessario a lasciarmi coinvolgere dalla sua storia. E se da un lato questo va a rafforzare la bravura della Sparaco nel creare un personaggio così definito e verosimile da darmi una reazione reale, dall'altro l'incapacità di provare simpatia per Lea ha fatto sì che rimanessi indifferente a ciò che le accadeva (indifferenza invece che non ho sentito verso gli altri personaggi).
A questo si unisce la scelta di un narratore che usa la terza persona presente. Di nuovo non è scorretto o inappropriato, semplicemente non mi è piaciuto. Se da un lato le riflessioni della voce narrante e la trama mi trascinavano dentro una storia piena di passione e emozioni, dall'altra l'uso di un narratore esterno stabiliva una distanza con i personaggi. E tutto il libro è andato avanti così tra voglia di venire coinvolta e improvvisi allontanamenti.
Ci sono poi tutta una serie di impressioni più intangibili e sfumate che hanno accompagnato la lettura di "Equazione di un amore" e che mi hanno impedito di venire trasportata come avrei voluto.
 
Forse in definitiva potrei dire che di "Equazione di amore" mi piace la sostanza e meno la forma, eppure mi sembra un modo riduttivo e non del tutto corretto per esprimere ciò che sento. Per cui alla fine eccomi qua senza un'opinione precisa a scrivere una recensione confusa.
Credo che il punto sia che razionalmente ho percepito la bellezza di questo libro, che però non mi ha toccato il cuore. Per questo non so dare un voto al libro, ma allo stesso tempo ne consiglierei la lettura a chiunque cerchi una storia intesa e poetica.
Mi piacerebbe molto sentire il parere di altri che hanno letto "Equazione di un amore", confrontare le idee e scambiarci le impressioni. Quindi se vi va fatemi sapere cosa ne pensate.

Titolo: Equazione di un amore
Autore: Simona Sparaco
Editore: Giunti
Pagine: 341
Prezzo: € 18,00

6 commenti:

  1. Nonostante la tua recensione sia un mix di confusione e di odi et amo, mi è piaciuta e mi ha fatto venir voglia di leggere ancora di piu questo libro. Capita spesso anche a me di leggere romanzi che a tratti prendono e a tratti vien voglia di lanciarli al muro.

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    1. Mi consoli!Io che credevo di essere l'unica ad avere atteggiamenti da sdoppiamento della personalità. ;)
      Se lo leggi fammi sapere cosa ne pensi!

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  2. Bellissima recensione, come sempre. questo è un altro libro da mettere in nota per leggerlo al più presto.

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    1. Sono contenta che nonostante la confusione mentale in cui questo libro mi ha lasciata, la recensione ti sia piaciuta! ;)

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  3. Non mi è mai capitata una reazione così contrastata leggendo un libro. O mi piaceva o no. Purtroppo non l'ho letto per poter portare il mio parere, ma di certo mi hai incuriosito... Chissà cosa ne penserei..! Bacione

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    1. A me fino ad ora era capitato solo con i film! Bè come si dice, c'è sempre una prima volta! Impressioni personali a parte il libro secondo me merita! ;)

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