Recensione: "La settima onda" di Daniel Glattauer

È più forte di me, io amo, amo amo Emmi e Leo!
C'è bisogno di dire altro? Assolutamente sì! ;)

Emmi e Leo: per chi ancora non li conosce, sono i protagonisti di un amore virtuale appassionante, che ha vissuto ogni sorta di emozione, a parte quella dell'incontro vero. Sì, perché dopo quasi due anni, Leo ha deciso di tagliare definitivamente i ponti con Emmi e partire per Boston, per ricominciare una nuova vita. Emmi non si dà però per vinta, e riesce nell'impresa di riallacciare i rapporti con Leo. Mentre lei è ancora felicemente sposata con Bernhard, per Leo in nove mesi le cose sono cambiate, eccome: in America ha conosciuto Pamela e finalmente ha iniziato la storia d'amore che ha sempre sognato. Si sa, però, l'apparenza inganna. Ritornano le schermaglie via e-mail che hanno tenuto col fiato sospeso i lettori di "Le ho mai raccontato del vento del Nord", e anche stavolta promettono scintille.
 
 
Ammetto di aver completamente frainteso la fine di Le ho mai parlato del vento del Nord. Ho immaginato che, avendo chiamato la moglie con il nomignolo usato da Leo nelle mail, Emmi avesse capito che il marito aveva scoperto la sua storia virtuale (cosa che poi avrebbe spiegato il suo non presentarsi all'appuntamento con Leo). E invece no! Non l'ha capito. Emmi non sa che Bernhard sa tutto e, cosa ancora più grave, non sa che ha letto le sue mail e scritto a Leo.
Come faccio a saperlo? Semplice nel corso della storia salta fuori il discorso e un Leo riluttante confessa ad Emmi di essersene andato su richiesta del marito. Non vi dico la reazione di Emmi... ma procediamo con ordine.

 
C'eravamo lasciati con Leo che sul più bello va via lasciando Emmi alle prese con la risposta del Menager del Sistema che la informa della chiusa dell'indirizzo mail. Ed è da qui che la storia riparte.
Emmi non si arrende continua a contattare Leo fino a che ottiene una risposta. Essendo passati dei mesi però le cose sono cambiate, infatti l'uomo di ritorno da Boston, la informa di aver conosciuto una persona ed essersene innamorato archiviando così la loro storia. Ciò nonostante il dialogo tra Emmi e Leo riprende anche se, rispetto alla volta scorsa, procede con più riserve, soprattutto da parte dell'uomo che sembra determinato a mettere da parte i suoi sentimenti per Emmi e costruirsi qualcosa di concreto con "Pam".
Poi arriva la confessione su Bernhard e il mondo di Emmi va in pezzi. La donna si sente tradita da entrambi gli uomini che l'hanno trattata come se fosse qualcosa da dare in prestito o restituire senza essere interpellata. Ed qui che qualcosa cambia, anche se dovremmo aspettare la fine per capire bene cosa.
 
Ok, ammetto che La settima onda regala più emozioni e concede qualche soddisfazione in più a noi poveri lettori che per tutto il primo libro eravamo rimasti con la famosa spada di Damocle sulla testa. Leo ed Emmi si vedono, si parlano, ma ci mettono un po' a trovarsi. Le paure, le incertezze, gli impediscono di incontrarsi veramente, ma non di continuare a cercarsi. Nonostante l'incontro infatti i due continuano con la loro altalena emotiva, tra punzecchiature e mezze verità, lasciandoci fino alla fine sulle spine.
D'altra parte però devo anche ammettere che ne La settima onda il dialogo tra Emmi e Leo perde un po' della brio e della freschezza originale. Qui Emmi e Leo già si conoscono, già sono legati e proprio di questo hanno paura, perché ciò che li teneva separati nel primo libro sembra destinato a tenerli ancora distanti, mentre ciò che li avvicina no riesce ad unirli del tutto. La loro sembra una storia destinata a non avere mai un vero inizio, né un futuro certo. Sembra... ^_^
 
La Settima Onda è un libro pieno di emozioni e sorprese che conclude degnamente la storia iniziata con Le ho mai raccontato del vento del Nord.
Di nuovo ho apprezzato lo stile brillante di Glattauer che, anche in questo capitolo, dà voce a due personaggi brillanti e intriganti che sanno affascinare regalando una storia fuori dagli schemi.
Bello, bello, bello.

*****
 
 
Titolo: La settima onda
Autore: Daniel Glattauer
Editore: Feltrinelli
Pagine:120

2 commenti:

  1. Anch'io lo devo leggere!!! L'epilogo de Le ho mai raccontato del vento del nord mi aveva lasciato con l'amaro in bocca.Voglio proprio godermi il secondo libro.

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    1. Il secondo lava via il gusto amaro del primo, ma fa penare comunque fino alla fine. ;)

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