Oh mio Dio! Oh mio Dio! OH. MIO. DIO.
Ancora non ci posso credere! Ormai non ci speravo quasi più!
No, non sono impazzita (ve lo dico casomai vi fosse venuto il dubbio) è solo che non sto più nella pelle! Ho appena scoperto che il 13 Ottobre uscirà il nuovo libro di Jostein Gaarder!
Le sue storie sono sempre stupende e anche quelle più semplici ti lasciano qualcosa!
Il mondo di Sofia è il primo libro che ho letto di questo autore e mi ha letteralmente rapita! Sulla base di un mistero che incolla alle pagine, Gaarder innesta una serie di nozioni di filosofia spiegandole in modo così semplice da farle capire a chiunque (io all'epoca ero alle medie)!
Da allora i suoi libri non smettono di stupirmi e affascinarmi.
Cercando di darmi un contegno (che non ho) vediamo un po' la trama del nuovo libro, Il consolatore.
Sessantenne erudito e solitario, Jakop è un ex ricercatore dell’università di Oslo, studioso di linguistica. Non ha figli né parenti e ha una moglie che lo ha lasciato ma con la quale ha continuato a vedersi a lungo per il semplice fatto che condividevano una Toyota Corolla. Ha un solo amico, Pelle, che forse non è del tutto estraneo ai fatti che hanno segnato la fine del suo matrimonio. Jakop è un uomo solitario ma non si sente mai solo, perché si tiene occupato con un’attività che gli riempie le giornate e la vita: ama partecipare ai funerali, mischiarsi tra la folla degli amici e dei parenti e raccontare aneddoti e ricordi sulla vita del defunto che commuovono le persone presenti. Finché un giorno, a uno dei tanti funerali cui prende parte, Jakop conosce Agnes… Un romanzo poetico e ingegnoso sulla forza immensa della fantasia e dell’amore per le parole. Come nei suoi precedenti grandi successi, a partire dal Mondo di Sofia, Jostein Gaarder affronta con leggerezza storie profonde e drammatiche, al centro delle quali c’è sempre l’uomo dinnanzi ai grandi interrogativi sul significato dell’esistenza.
Titolo: Il consolatore
Autore: Jostein Gaarder
Editore: Longanesi
Pagine: 306
Prezzo: € 13,90
Non vedo l'ora, non vedo l'ora, non vedo l'ora!
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