READING CHALLENGE
N° 50 - Un libro scelto dopo aver visto un film
Ci ho provato, giuro che ci ho provato, ma alla fine ho dovuto arrendermi!
Sarà una recensione atipica!
Non riesco a parlarvi di questo libro senza prima parlarvi del film che mi ha spinto a leggerlo.
"Risvegli" è un film del 1990 diretto da Penny Marshall, che ottenne ben tre nomination all'oscar, ma ovviamente quando io lo scorso anno l'ho visto per la prima volta, non ne sapevo niente. Non conoscevo il titolo, la trama o il cast e tanto meno che fosse preso da un libro (oltretutto basato su storie vere). Mi incuriosì perché c'era Robin Williams, uno tra i miei attori preferiti.
Come spesso accade con i film in cui si inciampa per caso, "Risvegli" mi ha sorpresa, incollata allo schermo e riempito di un misto di emozioni dolci-amare che non posso dimenticare. Sono questi i film migliori, quelli che ti lasciano qualcosa e ti rimangono dentro, quelli che non ti aspetti di trovare, soprattutto in un pomeriggio di Agosto facendo zapping a caso e finendo su uno di quei canali di cui non ricordo nemmeno il nome.
"Risvegli" racconta la storia vera di un dottore, Oliver Sack (nella finzione Malcom Sayer interpretato benissimo da Robin Williams) e di come nell'estate del 1969 testando un nuovo farmaco, la L-DOPA già mostratosi efficace con altri disturbi, causò il risveglio di alcuni pazienti affetti da sindrome post-encefalica.
Ciò che fa la differenza in questo film sono i pazienti, sono loro i veri protagonisti e sono le loro storie che vale la pena di ascoltare, soprattutto perché la malattia che li ha colpiti ha un decorso che dire insolito è riduttivo.
L'encefalite letargica è una malattia che tra il 1917 - 1924 ha dato luogo ad una pandemia. Le persone colpite cadevano in uno stato letargico di ipersonnia che poteva durare settimane e portare alla morte. I sopravvissuti avevano poi una fase di remissione in cui la vita tornava alla normalità fino a quando, anche a distanza di molti anni, si presentava la fase cronica con segni extrapiramidali (simili al Parkinson) ed uno stato di catatonia. E così di punto in bianco padri, madri, figli cadevano in una sorta di letargo senza fine.
Film e libro, ognuno a suo modo, raccontano il loro risveglio.
Detto così mi rendo conto che può sembrare un film noioso e pesante, ma vi assicuro che invece non lo è. La storia è emozionante e racconta l'esperienza di questi pazienti e di come sono tornati alla vita dopo decenni di assenza, e lo fa scegliendo di concentrarsi su uno di loro, Leonard (interpretato da un brillante Robert De Niro).
Non voglio spoilerare, ma vi assicuro che vale la pena guardarlo, perdersi nell'altalena di gioia e dolore, speranza e rassegnazione e riscoprire un'umanità che spesso, forse troppo spesso, viene dimenticata.
Credo sia piuttosto chiaro che il film mi ha entusiasmata, e non vi sorprenderò dicendo che arrivata ai titoli di coda ho acceso il pc, per cercare informazioni ed è così che mi sono imbattuta nel saggio "Risvegli" di Oliver Sacks pubblicato per la prima volta nel 1973.
Ovviamente il libro è ben diverso dalla versione cinematografica. Per quanto Sacks si dimostri un eccellente narratore il libro non è un romanzo, non ha una trama, ma in qualche modo è complementare al film, ne costituisce un approfondimento.
Nel libro infatti non si trova solo la storia di Leonard, ma anche quelle di molti altri pazienti. E tuttavia c'è anche molto di più. C'è un prologo in cui Sacks spiega cosa accomuna i malati di Parkinson ai pazienti post-encefalici, ci sono riflessioni sulla cura (ed i suoi effetti) basata sull'esperienza pluriennale nel trattare con soggetti con questo disturbo, appendici che trattano argomenti correlati alla malattia...
Nonostante Sacks abbia un modo di scrivere chiaro e affascinante "Risvegli" rimane una lettura difficile e non alla portata di tutti, piena di termini propri del gergo medico e che richiede una minima conoscenza in materia.
Ovviamente il libro è ben diverso dalla versione cinematografica. Per quanto Sacks si dimostri un eccellente narratore il libro non è un romanzo, non ha una trama, ma in qualche modo è complementare al film, ne costituisce un approfondimento.
Nel libro infatti non si trova solo la storia di Leonard, ma anche quelle di molti altri pazienti. E tuttavia c'è anche molto di più. C'è un prologo in cui Sacks spiega cosa accomuna i malati di Parkinson ai pazienti post-encefalici, ci sono riflessioni sulla cura (ed i suoi effetti) basata sull'esperienza pluriennale nel trattare con soggetti con questo disturbo, appendici che trattano argomenti correlati alla malattia...
Nonostante Sacks abbia un modo di scrivere chiaro e affascinante "Risvegli" rimane una lettura difficile e non alla portata di tutti, piena di termini propri del gergo medico e che richiede una minima conoscenza in materia.
Le storie però che racconta sono commuoventi e lasciano senza parole, per questo consiglio a tutti di guardare almeno il film e considerare solo dopo la possibilità di approfondire l'argomento con il libro.
Attenzione il video contiene spoiler,
ma fa capire benissimo perché amo tanto questo film!!!!
Titolo: RisvegliAutore: Oliver Sacks
Editore: Adelphi
Genere: Medico - Psicologico
Pagine: 523
Costo: € 15,00
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