Recensione: "Good Omens"

Buongiorno Sognatori! Oggi parliamo di"Good Omens", il romanzo brillantemente scritto da Neil Gaiman e Terry Pratchett, e la sua controparte televisiva. Se siete curiosi di saperne di più, non dovete far altro che continuare a leggere!

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PERSONAGGI

TRAMA

NARRAZIONE

VOTO
COMPLESSIVO



Testo a comparsa

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📝Recensione

Iniziamo da un dato di fatto. Ho adorato la serie tv tratta da questo romanzo. Le performance di Michael Sheen (Aziraphale) e di David Tennat (Crowley) è a dir poco brillante, entrambi riescono a catturare perfettamente l’essenza dei personaggi, portandoli letteralmente in vita in un modo in cui neanche il romanzo riesce. Questa caratterizzazione unita ad una trama accattivante e divertente ne fanno una serie ipnotica che vi consiglio vivamente.

È proprio per l’amore sbocciato per la serie che quando mi sono imbattuta nel libro non ho potuto esimermi e vi anticipo già, togliendo ogni pathos a questa recensione, che con tutto il rispetto per la naarrativa magistrale e l’umorismo pungente di Gaiman e Pratchett, vi confesso di aver preferito la serie.

Parlando del romanzo, ovviamente uno dei punto forti è lo stile unico creato dall’unione del talento di due grandi scrittori contemporanei che risulta in un insieme ricco in cui battute divertenti si alternano a riflessioni sottili. La narrazione, grazie anche ad un trama in cui suspence e umorismo si fondono alla perfezione, tiene il lettore incollato alle pagine. Ma, come per la serie, il punto di forza del romanzo sono i personaggi principali che definire unici e memorabili è riduttivo. Aziraphale e Crowley sono i due antipodi per eccellenza, l’angelo e il demone, il bene e il male, l’uno incaricato di proteggere e guidare l’umanità e l’altro di tentarla per portarla alla dannazione. Due anime contrastanti da cui nasce un’amicizia insolita che è il vero fulcro (nonchè magnete) del romanzo. Attraverso di loro e alle varie vicende che li circondano si toccano temi come l’amicizia, il destino, il libero arbitrio senza mai scadere in un tono pedante o troppo prolisso. Tuttavia per quanto queste caratteristiche brillino sulla carta, è sul piccolo schermo che esplodono in tutta loro forza, trainati dai due personaggi principali così brillanti da far diventare il punto focale della storia la loro peculiare amicizia e relegando la trama in secondo piano. Lo so, detto così questo potrebbe sembrare un difetto, ma fidatevi non lo è.

Testo a comparsa

In definitiva "Il posto vuoto nell'armadio" è una raccolta di racconti in cui Angela Sarri affronta, con sensibilità e destrezza, temi complessi che toccano alcuni dei più delicati aspetti dell’animo umano, grazie a personaggi ben sviluppati e una prosa ben curata . Dunque se siete in cerca di una lettura che possa lasciarvi qualcosa, che vi emozioni e vi faccia riflettere non posso che consigliarvi questo libro!

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