Spero...
Se questo blog parlasse di pubblicità inizierei citando lo spot dell’acqua Lete gridando nell'etere “ehilà, c’è nessuno?” come la povera particella di sodio.
Ma giacché qui si parla di libri, opterò per un inizio più elegante e drammatico
Sono passati più di tre anni dall’ultimo post di questo blog e come Frodo mi chiedo
“Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita?”
Ora potrei appiopparvi un pippone infinito su cosa mi è successo dall'ultima volta che ci siamo sentiti. Ma non mi pare il caso. Vi faccio un breve riassunto che è meglio.
Perdo il lavoro. Chiedo la disoccupazione. Trovo un nuovo lavoro. Studio. Cambio lavoro. Vinco un concorso. Mi licenzio. Cambio vita, lavoro e città.
Cerco casa. Non trovo casa. Faccio la pendolare. Mi rendo conto che non ce la faccio a fare la pendolare. Cerco di nuovo casa. Breve attimi di stress vari. Trovo casa. Trasloco. Il delirio.
In pratica gli ultimi anni sono stati un vortice di emozioni, negative e positive, che mi hanno travolto e trascinato. La cosa ridicola è che sul momento mi pareva di aver retto botta molto bene. Della serie che ero proprio convinta di accusare zero stress. E come no.
Con il senno di poi mi rendo conto che forse un pelino di stress l'ho percepito e avendo un cervello che non lavora in modo funzionale, ho focalizzato tutte le energie sull'affrontare i cambiamenti, togliendo risorse a tutto l'altro.
Forse lo avrete notato ma una tra le prime cose a saltare è stata il blog. Gestirlo richiedeva tempo e impegno, ovvero risorse che in quel momento non mi sembrava di avere.
Poi sono saltati gli hobby e i passatempi. Nella mia testa non avevo più tempo per leggere, fare sport,andare a camminare o altro e, cosa ancora più grave, non ne avevo voglia. Tutto ciò che non era la nuova vita e il nuovo lavoro era un di più. E intanto lo stress aumentava.
Se ve lo steste chiedendo come strategia di sopravvivenza non è vincente.
Ora che mi pare di aver trovato un nuovo equilibrio, vorrei tornare a dedicarmi a ciò che mi piace e mi far star bene. Una di queste cose è il blog.
Per amor di cronaca in questi due anni ho pensato spesso al questo mio spazio senza però sapere quale sarebbe stato il suo destino. Lo chiudo? Torno a scrivere? Ne ho voglia? Ne vale la pena?
Non mi decidevo. Ogni tanto mi veniva un'idea e me l'appuntavo. Se riuscivo a leggere un libro, mi scrivevo sull'iPad la recensione, sempre col pensiero che poi...chissà... magari un giorno... Ovviamente siccome io sono sempre io e la legge di Murphy è il mio spirito guida, quest'estate l'iPad si è rotto e tutto il contenuto è andato perso.
Ormai neanche mi arrabbio più...
Poi pochi giorni fa sono tornata su blogger e contro ogni mio aspettativa il blog era ancora attivo, nel senso che c'erano ancora visualizzazioni e commenti. Giuro che ci sono restata di stucco, nella mia mente se io l'avevo abbandonato ero convinta che automaticamente anche il resto del mondo avrebbe fatto lo stesso, lasciandolo nell'internet come una nave fantasma alla deriva.
Questo è quanto.
Al momento lo spirito è "Ci riprovo".
Senza prefissarmi una cadenza nelle pubblicazioni, senza garantire quali saranno i contenuti, solo per il piacere di farlo e dando il benvenuto a chiunque voglia leggermi
A presto!
Bentornata ;)
RispondiEliminaGrazie!
EliminaCiao Alisya, mi fa piacere rileggerti! Hai passato un periodo piuttosto movimentato e mi fa piacere sapere che stai ritrovando un tuo equilibrio :-)
RispondiEliminaCiao! Grazie mille! Si, sono stati anni impegnativi, ma finalmente mi sembra di riprendere il controllo.
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