Vi ho fatto aspettare un po', ma alla fine ce l'ho fatta a scrivere la recensione di questa trilogia.
Una delle ragioni del mio ritardo è che ho preferito fare un post unico, come per le altre serie, considerando la storia nel suo insieme.
Una delle ragioni del mio ritardo è che ho preferito fare un post unico, come per le altre serie, considerando la storia nel suo insieme.
Da dove iniziare? Bè, la prima cosa da dire (la più ovvia) è che come sempre sono arrivata a questi libri anni dopo che sono usciti e hanno fatto clamore, ma ormai mi conoscete e sapete che questo fa parte del mio fascino.
Quando Gwendolyn scopre di non essere una normale ragazza londinese, ma una viaggiatrice del tempo, la sua vita cambia per sempre. Suo malgrado infatti si ritrova coinvolta con la setta dei Guardiani, custodi del cronografo, che da secoli cerca di completare una missione segreta e pericolosissima da cui sembra dipendere il futuro dell'umanità.
A differenza di sua cugina Charlotte, ritenuta erroneamente essere la portatrice del gene che permette tali viaggi, Gwen non è stata addestrata ad affrontare le difficoltà ed i pericoli in cui può incappare nel passato. Per fortuna ad accompagnarla in questi spostamenti ci sarà l'aitante Gideon, mentre la sua migliore amica Leslie la aiuterà a fare chiarezza sul mistero che avvolge la missione, perché non tutto è come sembra e Gwen scoprirà che la sua stessa famiglia le nasconde segreti che la riguardano da vicino.
Partiamo dalle cose che mi sono piaciute di questa trilogia; prima di tutto la storia.
Fin dal primo volume, Red, la trama si rivela intrigante e ricca di emozioni, sa appassionare e assorbire chi legge, anche grazie al tema (sempre affascinante) del viaggio nel tempo, qui trattato in modo originale e stuzzicante. Grazie allo stile diretto dell'autrice appare subito chiaro il meccanismo dei viaggi del tempo e il perché Gwen abbia bisogno dei Guardiani per trasmigrare. Allo stesso tempo vengono delineate le prime contraddizioni e presentati i primi elementi che costituiranno il mistero attorno a cui si svolgerà la trama vera e propria.
Mentre il primo volume può essere considerato introduttivo (ma non per questo più lento o noioso), il secondo, Blue, sviluppa il corpo del mistero, chiarendo bene quali sono le parti in gioco e mettendo in chiaro che in qualche modo sarà proprio Gwen ad avere un ruolo decisivo a svelare il segreto che avvolge il cronografo. È poi solo nell'ultimo, Green, che si tirano le fila abilmente tessute nei precedenti capitoli e ogni cosa va al suo posto.
Lo stile della Gier è accattivante, semplice e comunicativo. Le pagine scorrono veloci e quasi senza accorgertene ti ritrovi a fare le ore piccole (mooooolto piccole). Il mix di mistero, romance e avventura è perfettamente dosato e capace di mantenere alta la curiosità fino all'ultimo.
I personaggi principali anche se non brillano troppo per originalità (sono quelli tipici dei fantasy per adolescenti), sono comunque resi bene e svelati poco a poco lungo i tre volumi.
In tutta onestà avrei preferito una protagonista un po' più padrona di sé e meno preda della tempesta ormonale. Per tutti i tre libri Gwendolyn pensa quasi esclusivamente del suo rapporto con Gideon e del casino in cui è finita (e che potrebbe costarle la vita) si preoccupa solo la sua amica Leslie.
In oltre alcuni personaggi come Charlotte o il conte non vengono approfonditi abbastanza. Ho avuto la sensazione che ci fossero solo per ricoprire un determinato ruolo e alla fine risultano un po' piatti. Ho adorato invece il personaggi di Xemerius, spiritello simpatico ed impertinente che riesce a sdrammatizzare ogni situazione.
Il finale è in linea con il resto della storia, anche se personalmente mi ha lasciata con qualche perplessità riguardo a Gideon (di cui non posso parlarvi per non fare spoiler). Tutto va come deve andare, ma a fronte di una trama intricata (a causa dei continui salti temporali) il finale sembra un po' troppo semplice, quasi frettoloso.
Sarei curiosa di sapere cosa ne pensa chi ha letto questa trilogia e se sono l'unica ad aver notato che qualcosa non torna.
In definitiva La trilogia delle gemme è adatta per chi cerca un fantasy senza grandi pretese, una lettura accattivante e divertente, perfetto per il pubblico adolescenziale a cui si rivolge.
Nonostante abbia letto questi tre libri con grande piacere ed entusiasmo però sono un po' incerta sul voto da dare. Da una parte è così coinvolgente e incalzante da meritarsi quattro stelle, nonostante le imperfezioni, dall'altra se paragono questa trilogia alle altre lette di recente (Hunger Games o Hyperversum) mi rendo conto di non poterlo mettere sul loro stesso livello. Quindi credo che gli assegnerò tre stelle e mezzo. Voi che ne pensate?
CARINO |
Titolo: Red - Blue - Green
Autore: Kerstin Gier
Editore: Corbaccio
Pagine: 1110
Costo: ebook prestito MLOL
Devo proprio decidermi a finire la trilogia! Red mi era piaciuto, ma niente di che... Blue invece l'ho trovato davvero carino, decisamente più coinvolgente del primo. Ho Green sul comodino da secoli, ma non trovo mai il momento giusto per iniziarlo, uff! Quest'anno però sto finendo diverse saghe, quindi mai dire mai, magari ora di dicembre toccherà anche a lui xD
RispondiEliminaBé dai meglio tardi che mai! XD
EliminaIo purtroppo non riesco a iniziare una saga e lasciarla in sospeso, motivo che mi porta a non leggere nessuna serie in corso di svolgimento. Sono strana, lo so! XD XD
Anche io sono come te le leggo solo dopo che le hanno lette tuttiXD e anche questa non fa eccezione mi aspetta sul Kobo da un bel pò di tempoXD
RispondiEliminaMi consola sapere che non sono l'unica!! XD XD
EliminaQuando avevo 17 anni, ricordo, l'apprezzai molto :) Adesso se la rileggessi nuovamente non penso. Ma serbo un ricordo speciale di questa saga :)
RispondiEliminaInfatti credo di essere un po' troppo cresciutella per apprezzarla davvero. :)
EliminaIo.non ho capito il finale....ma se il Conte per essere immortale deve eliminare Gwen,perché.non vale lo stesso per Gideon? Voglio dire perché lui può essere immortale se Gwen è viva e il.conte.no?
RispondiEliminaÈ passato un po' di tempo da quando l'ho letto per cui non ricordo tutti i dettagli della storia e non sono sicura di non dire sciocchezze, ma mi sembra che la morte di Gwen servisse al conte per riguadagnare l'immortalità che aveva perso con la nascita della ragazza, mentre Gideon avendola acquisita solo di recente non ha questo problema.
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