Recensione: "Alla fine andrà tutto bene" Raquel Martos

Buon pomeriggio e Buona Pasquetta!!

Vi siete goduti questi primi giorni (quasi) primaverili?
Io sono rimasta a casa e ho festeggiato in famiglia e purtroppo (ma proprio purtroppo) anche quest'anno nessuno ha pensato di farmi l'uovo. Uffi!!
E voi? Lo avete ricevuto?

Titolo: Alla fine andrà tutto bene
Autore: Raquel Martos
Editore: Feltrinelli Editore
Prezzo:€ 15,00 (ebook € 6,99)
Pagine: 269


Sei settimane di silenzio forzato. Un incubo, per chi come Carla Diaz non sa tacere un secondo. Di indole fortemente comunicativa, Carla vive di parole, non solo per il bisogno di condividere i propri stati d'animo con chi le è vicino, ma anche per lavoro, essendo una presentatrice radiofonica. Quando un'operazione alle corde vocali la costringe a rimanere in silenzio per ben sei settimane, per giunta proprio in un momento di crisi personale e professionale, per Carla - pessimista di natura - è la fine del mondo. Costretta a non parlare, ma incapace di restare in silenzio, come potrà esternare pensieri ed emozioni e mantenere i rapporti con gli altri? Aiutata da whatsapp, email e bigliettini e armata di una buona dose di inventiva e di autoironia, Carla scoprirà di saper comunicare come non aveva mai fatto prima. Fino a trovare, mettendosi veramente in ascolto, la propria vera voce.


Se seguite il blog e avete letto l'ultimo WWW, sapete che questo libro non mi ha fatto impazzire. A metà tra un romance e un chick lit, Alla fine andrà tutto bene è un romanzo che parte bene, ma che si perde velocemente.
A dispetto di un primo capitolo divertente, ricco di doppi sensi che mi ha fatto ben sperare, il libro presto diventa lento e noioso. Carla, la protagonista, non fa che piangersi addosso lungo tutta la storia, risultato molto velocemente pesante.
Costretta al silenzio per sei settimane a causa di un'operazione alle corte vocali, Carla approfitta di questo periodo per riflettere sulla sua vita e sulla sua posizione sia sentimentale che lavorativa. Incatenata ad un lavoro che non le dà prospettive per il futuro e distrutta a causa di una recente rottura con un uomo che non ha saputo apprezzarla, il silenzio irromperà nella vita della donna abituata ad usare le parole per colmare i vuoti e mettere a tacere le proprie paure. Costretta a confrontarsi con se stessa, Carla finisce per scoprire nuovi aspetti di sé che le regaleranno sicurezza e fiducia nelle proprie capacità e nei propri meriti.

Anche se l'intento era chiaramente quello di dipingere la tipica protagonista del chick lit, ho trovato Carla poco autoironica e divertente, anzi a dire la verità è proprio pessimista e a dispetto di tutte le disavventure in cui si imbatte, risulta davvero difficile empatizzare con lei. Le lunghe riflessioni unite al suo atteggiamento rendono difficile prenderla in simpatia, nonostante la presenza di personaggi secondari aiuti ad alleggerire i toni.

Andando avanti con la lettura la storia si fa più scorrevole e incalzante, nonostante alcuni elementi continuino a rallentarne lo svolgimento (come la storia con l'ex Roberto). Sinceramente, prendendo in mano questo libro e leggendo la quarta di copertina l'idea che mi ero fatta non ha trovato grande corrispondenza, non tanto nel contenuto, ma nel tono generale del racconto. La più grande mancanza infatti rimane l'ironia che avrebbe dovuto animare la narrazione e che, almeno io, non ho colto.

In definitiva Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene...non è ancora la fine) è una lettura leggera e senza pretese, con una buona idea ed uno stile semplice e pulito, ma che poteva dare molto di più. Anche il lato rosa non ha aiutato molto a risvegliare il mio interesse visto che il finale si è dimostrato piuttosto prevedibile.

Piccola curiosità che si svela nelle ultime pagine è che la trama, almeno in parte, si basa su una reale esperienza dell'autrice che ha dovuto subire ben due operazioni alle corde vocali. 




2 commenti:

  1. Ciao Alisya, buona Pasquetta! Peccato che il libro non ti sia piaciuto, dalla trama mi sembrava promettesse bene...
    P.s. Sei ancora in tempo per autoregalarti un bell'uovo ;-)

    RispondiElimina
  2. Non è troppo tardi per l'uovo dai! A me il Marito a preso il Superovo delle Principesse Disney e l'uovo di cioccolato di Miraculous AHAHAHA ♥
    Peccato che il libro non ti abbia convinto, la trama aveva del potenziale :(

    RispondiElimina