Recensione: "Acid House"di Irvine Welsh

Buon Lunedì e buon inizio settimana a tutti!
Come avete trascorso il week end? Se mi seguite sui social, sapete che ieri ho messo le mani in pasta letteralmente visto che per cena ho preparato pizza e focaccia per tutta la famiglia.
Che soddisfazione! Stavolta mi sono venute benissimo: soffici e leggere. Una favola!
Lo so mi sto facendo i complimenti da sola.
 
 
Ma veniamo alla recensione di oggi che riguarda un autore super conosciuto di cui però io ancora non avevo letto niente. Ebbene sì, sono una delle poche persone al mondo che non solo non ha mai letto Trainspotting, ma non ha visto neanche il film. Mea Culpa.
Conoscendo di fama però lo stile di Welsh come primo approccio ho preferito delle storie brevi, per questo invece di un romanzo mi sono buttata su una raccolta di racconti.
 
Titolo: Acid House
Autore: Irvine Welsh
Editore: Guanda Editore
Prezzo:€ 10,53 ebook € 8,99
Pagine: 208
 
Il libro raccoglie ventun racconti di Irvine Welsh, il più consacrato romanziere della "chemical generation". In "Acid house", l'anima di un hooligan impasticcato trasmigra nel corpo di un neonato, che incomincia a crescere a una velocità impressionante, ad amare il sesso e la birra e dopo poche settimane si fa portare allo stadio dalla madre. In "I due filosofi", due eminenti professori universitari in perenne conflitto dialettico decidono di esporre le loro teorie in un pub malfamato: tutto finirà in una colossale rissa. La droga è al centro di "Stoke Newington Blues", dove un uomo e una donna, rinchiusi in prigione, non esitano a denunciare il loro spacciatore di fiducia per riacquistare la libertà.

 La prima cosa che ho capito leggendo Acid House è che Welsh è un autore che si incasella male. Senza dubbio è uno scrittore d'impatto, capace di usare molto bene il linguaggio, adattando il suo stile di volta in volta in relazione ai personaggi che usa. Di fatto in questi racconti non ci sono altre caratterizzazioni se non quelle linguistiche, ma ciò nonostante i suoi personaggi funzionano.
 
Come credo sia tipico di Welsh, anche in questa raccolta le storie parlano di droga, alcol, violenza, ignoranza e una sessualità senza freni che delineano un mondo trash alleggerito da una punta di ironia. Con uno humor tagliente e crudo Welsh racconta ambienti fatti da degrado e squallore.
 
Nonostante tutte le potenzialità dello stile di Welsh, questo libro però non mi ha fatto innamorare. Pur avendolo apprezzato, mi rendo conto che è un tipo di letteratura che non rientra nelle mie corde.
Probabilmente ha influito anche la forma del racconto che non rientra tra i miei generi preferiti, anche se devo dire che l'abilità di questo autore di centrare l'obiettivo in poche pagine mi ha colpita favorevolmente.
 
Per cui in definitiva anche se ci sono storie che ho apprezzato come Eurotrash o gli ultimi racconti dove l'ironia è più marcata, lo stile e il mondo raccontati da Welsh non mi hanno trasmesso quel desiderio di continuare la lettura.
Non so se leggerò altro di questo autore, ma se dovessi farlo credo che passerò a romanzi come Trainspotting o Il Lercio.
 
Voi cosa ne pensate? Avete letto qualcosa di questo autore? Cosa mi consigliate di leggere?

 

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