Harry Potter e la maledizione dell'erede: Parliamone

Eccolo qua il libro della discordia e la domanda amletica che lo accompagna è Leggere o non leggere l'ottavo capitolo della saga?
 
Io ci ho pensato molto prima di rispondere a questa domanda, infatti il libro è uscito da un mesetto circa in Italia ed io ho mantenuto fino ad ora il silenzio stampa.
Ammetto che la curiosità è grande, ma ho avuto qualche perplessità, prima tra tutte il fatto che il libro sia in realtà uno script, ovvero un testo che per sua natura non è destinato al pubblico, ma a degli attori. Infatti, fatta eccezione per brevi accenni che contestualizzano la scena, il libro è fatto da dialoghi, mentre descrizioni, espressioni, stati d'animo vengono lasciati alla fantasia del lettore.
Per dovere di cronaca bisogna precisare che il libro è nato su richiesta dei fans. Harry Potter e la maledizione dell'erede è infatti uno spettacolo teatrale in programmazione a Londra e per accontentare chi non può permettersi di andare a vederlo (in pratica chiunque non viva in Inghilterra) è stato pubblicato il testo.
La domanda è: era davvero necessario?
Secondo me 25 € per un libro (e 14 € per l'ebook) sono tanti, forse troppi, soprattutto considerando la reale entità del testo. Nonostante sembri molto voluminoso il libro non è molto lungo e si legge benissimo in un paio d'ore.

Quello che per me è stato il fattore decisivo è però il fatto che l'autrice dello script non sia J.K.Rowling. Lei ha solo dato la bozza di un racconto che poi altri hanno sviluppato dando vita al suddetto volume. Vero, è stato riconosciuto come canon e ufficialmente questo è l'ottavo libro di Harry Potter, però sinceramente la cosa mi fa storcere un po' il naso e non mi sento di criticare chi l'ha definito come una fan fiction. Perché alla fine, nonostante lo abbiamo riconosciuto, approvato e bollato come originale, manca la mano della Rowling ed è impossibile che questa cosa non si senta.
Per un po' ho quindi lasciato stare tutto il fenomeno, poi però ho avuto dei rimorsi di coscienza e mi sono detta che forse sbagliavo a giudicare qualcosa senza avergli dato neanche una possibilità. In fondo avevo già fatto questo errore, sì perché la storia tra me ed Harry non è sempre stata fiori e rose.
 
 Io e Harry abbiamo avuto un inizio burrascoso. Il primo incontro tra noi non è stato dei migliori, anzi direi che sulle prime ho provato per lui un odio così feroce da far sfigurare perfino quello di Lord Voldemort. Il motivo? La mia prof di inglese delle superiori.
 
 
Ero più o meno in terza superiore, quando la prof ci consegnò la fotocopia del primo capitolo del primo libro in inglese, dandoci come compito per le vacanze natalizie di tradurlo in italiano. Ora considerate che all'epoca in Italia Harry Potter e la pietra filosofale non era uscito e aggiungeteci che il mio inglese non andava oltre The pen is on the table e capirete perché non sia stato amore a prima vista. Potete immaginare che razze di vacanze di Natale ho passato? Ancora me le sogno le ricerche infinite per capire che cavolo volesse dire muggle (babbano).
Il compito mi risultò così odioso che giurai odio eterno verso l'intera saga.
(Per chi se lo stesse chiedendo il compito fu poi affrontato con un enorme sforzo di classe che culminò con l'individuazione di una traduzione più o meno valida on line)
 
Il fenomeno di Harry Potter quindi mi è scivolato addosso e tuttora non mi definirei una fan.
Per anni solo sentire nominare il maghetto mi ha dato l'orticaria, fino a che una sera per caso vidi un pezzo di uno dei film in tv. Sulle prime l'antico odio tornò ad infiammarmi poi però mi sono lasciata incuriosire (ma non abbastanza da farmi leggere il libro).
Per farvela corta, negli anni ho seguito i film mano a mano che uscivano in tv e mi sono decisa a leggere i libri solo tre o quattro anni fa, venendone rapita al punto da terminare l'intera saga in una settimana. Devo dire che sono rimasta senza parole.
La Rowling ha creato un mondo ben delineato, con dei personaggi chiari e riconoscibili che crescono e si evolvono e, accanto alle avventure magiche, vivono anche le normali problematiche della loro età. Il linguaggio e le trame si fanno sempre più complesse e articolare, senza però perdere l'armonia che la contraddistingue.

 

Alla fine quindi ho ceduto alla curiosità (sorpresi, eh?^_^), e sono andata a leggermi le recensioni (e videorecensioni) disponibili, per capire se la mia impressione fosse frutto solo di uno dei miei soliti pregiudizi. Ancora convinta a non voler comunque leggere il libro, non mi sono fatta problemi a spoilerarmi tutto ciò che poteva essere spoilerato.

Mentre lo spettacolo sta riscuotendo un grande successo (sembra che le prenotazioni arrivino ad aprile 2017), sul testo le opinioni si sono divise: da un lato c'è chi lo boccia, dall'altro chi lo adora. Quello che ho notato è che queste due fazioni basano le opinioni su aspetti diversi del libro; chi è contro si lamenta della natura e/o contenuto del testo, chi lo ha amato ne esalta soprattutto la parte emotiva.

Chi è rimasto deluso, ha criticato pesantemente il libro. Molte delle critiche si spiegano con la natura stessa del testo.
Ovviamente essendo uno script pensato per uno spettacolo teatrale la ricchezza di ambientazioni e del cast non poteva essere riproposta come in passato. La stessa cosa vale per la trama. Per motivi pratici non si poteva dar vita ad un trama troppo complessa, perché la messa in atto poi sarebbe stata impossibile.
Le critiche però che mi hanno colpita però sono altre. La delusione più forte infatti riguarda le carenze del testo. Il libro presenta lacune e incongruenze forti, che sono difficili da digerire per i fan dalla saga. Un esempio tra tutti è il fatto che in una scena si legge di Lily e James Potter che la sera prima (o la sera stessa) in cui Voldemort li avrebbe uccisi se ne vanno a passeggio con il piccolo Harry, cosa chi conosce bene i libri precedente sa essere impossibile.
L'altro aspetto che ha fatto storcere il naso è legato ad atteggiamenti di personaggi a cui sono state messe in bocca frasi che sono palesemente indirizzate a compiacere una porzione di fan. Una tra tutte, la battuta ammiccante e allusiva che Malfoy fa a Hermione che vi assicuro non sta né in cielo né in terra.
È difficile immaginare la Rowling commettere degli errori del genere.
 
 
 
C'è poi chi il libro lo ha adorato.
Queste recensioni sono veramente dolcissime. Mi hanno commossa e da fan di altre serie capisco bene cosa significhi avere il seguito di una storia che ti ha accompagnato per anni.
Quando si è coinvolti da saghe così lunghe e ben strutturate, il legame emotivo è inevitabile. L'attesa che precede ogni nuova  uscita, la curiosità, la voglia di scoprire e conoscere nuovi dettagli di un mondo che in qualche modo, pagina dopo pagina, diventa anche nostro.
Chi ha scritto queste recensioni, ha dato poco peso alla forma, non è stato infastidito dal dover colmare le lacune con la propria fantasia ed è passato sopra allo stile diverso e alle incongruenze. Per loro il libro è ricco di emozioni che nascono dalla loro esperienza con la saga, piuttosto che alla trama in sé. È un nuovo libro di Harry Potter e tanto basta a renderli felici.
Harry Potter e la maledizione dell'erede diventa l'occasione per rincontrare dei vecchi amici, per tornare, un'ultima volta, in un mondo che hanno amato e che per anni ha fatto parte della loro vita.

 
 

Come ho detto io non ho comprato e non comprerò Harry Potter e la maledizione dell'erede, anche perché in una delle recensioni si dice che nel libro viene specificato che nel 2017 dovrebbe uscire il relativo romanzo scritto dalla Rowling.
Se fosse vero la pubblicazione dello script sarebbe solo un modo per lucrare sull'amore dei fan per la serie. Se già c'è l'idea di pubblicare il romanzo, mi chiedo se non sarebbe stato più giusto aspettare e far uscire, magari tra qualche mese, il DVD dello spettacolo piuttosto che un libro dal costo esagerato che alla fine non è niente più di un copione?
Inoltre, sempre nel libro si specifica che, essendo lo spettacolo basato su una bozza, il libro che uscirà potrebbe mostrare differenze significative con lo spettacolo stesso. Dunque a maggior ragione mi chiedo che senso ha avuto?
 
Ora sono curiosa di sapere cosa ne pensate voi. Avete letto questo libro? Avete intenzione di farlo?

6 commenti:

  1. Mi è piaciuta moltissimo questa tua recensione delle recensioni ;) Io sono innamorata della saga di Harry Potter e non ho nessuna intenzione di leggere questo "ottavo capitolo": per me HP finisce con i Doni della Morte, personalmente non ho nemmeno mai voluto leggere i racconti pubblicati su Pottermore. In più mi conosco, sono una rompiscatole e sono una che fa le pulci ai libri anche per motivi molto meno gravi delle incoerenze di trama o dell'inverosimiglianza dei personaggi, quindi già so che lo odierei!!
    Non sapevo poi che fosse nell'aria un romanzo, ma perché? Io le sto comprando anche tutte le edizioni illustrate, mi costano un sacco di soldi, non può farseli bastare??

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    1. Grazie mille Simo!
      Questo libro non è paragonabile ai precedenti e sa proprio di trovata per allungare il brodo. Sapendo che sarebbe uscito il libro era davvero necessario pubblicare questo ad un prezzo astronomico? Non si dovrebbe lucrare sull'amore dei fan!

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  2. Altro che delusione.... Il testo non mi è piaciuto affatto,è non somiglia neanche lontanamente ai ritmi e alle suggestioni a cui la Rowling ci aveva abituato. Io l'ho trovato superficiale e noioso, oltre che incoerente. Inoltre questo"saltellare" freneticamente da una scena all'altra lo rende più simile ad una soap opera che a un testo teatrale. Quindi: libro bocciato. E, pur non avendolo visto, lo spettacolo teatrale non mi attrae affatto. Peccato!

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    1. Hai ragione è un vero peccato rovinare una serie con un libro del genere. Per quanto bravi possano essere gli autori dello script ogni scrittore ha un suo stile e quello della Rowling è molto più articolato e ricco. :(

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  3. Io lo leggerò per pura curiosità, ma ho idea che lo detesterò!

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    1. Io aspetterò il libro. Questo mi rifiuto di considerarlo!
      Fammi sapere però se ti piacerà. :)

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