Recensione: "Quattro giorni dopo" di Sarah Lotz

Ci sono libri belli e brutti, libri che si amano e libri che si odiano e poi ci sono libri come questo, quelli che, per quanto ti impegni, proprio non riesci a capire.
 
Due anziane vedove, un medico, un blogger spregiudicato, un ex poliziotto, una giovane steward, un marito infedele: ognuno di loro nasconde segreti oscuri. E la verità verrà a galla quando saranno messi di fronte all'impossibile... Ai tremila passeggeri della Beautiful Dreamer, partiti da tre giorni per una crociera nel mar dei Caraibi, sembra davvero di vivere un sogno. Il quarto giorno, però, i motori all'improvviso smettono di funzionare, così come tutti i sistemi di comunicazione. Alla deriva in mezzo all'oceano, con le scorte di cibo e acqua che iniziano a scarseggiare e senza nessuna traccia di una missione di salvataggio, la situazione sembra volgere al peggio. Eppure non è finita. Una donna viene infatti trovata morta nella sua cabina e diverse persone lamentano i primi sintomi di una strana malattia. L'equipaggio cerca di mantenere la calma, tuttavia sempre più passeggeri vengono presi dal panico, mentre qualcuno arriva addirittura a ipotizzare che non ci sia niente di casuale in quell'avaria. Ma chi avrebbe potuto sabotare la nave? E per quale motivo, poi? Una sola cosa è certa: più passa il tempo, più nella mente di tutti si insinua il dubbio che qualcuno - o qualcosa - stia tramando nell'ombra perché nessuno esca vivo di lì...

 Da Quattro giorni dopo mi aspettavo un thriller, un bel thriller. Infondo la quarta prometteva una storia piena di pathos e mistero, no? Un guasto in mare aperto, un omicidio, paranoia e quel pizzico di esoterico che non guasta e, se devo essere sincera, nel libro questi elementi ci sono tutti. Allora qual è il problema?
 
Andiamo con ordine. Quattro giorni dopo è ambientato su una nave da crociera che, al quarto giorno di navigazione a causa di un incendio in sala macchine, si ferma nel bel mezzo del niente. Passeggieri ed equipaggio finiscono così prigionieri della Beautiful Dreamer e, a causa del guasto ai sistemi radio e satellitari, non possono chiamare i soccorsi. L'ansia cresce piano piano, così come nervosismo e malcontento che si diffondono tra la gente mano a mano che le condizioni igieniche precipitano e le scorte di cibo iniziano a scarseggiare. La tensione cresce rendendo la situazione sempre più precaria tra strane visioni e misteri inquietanti.
 
A narrare la vicenda sono gli 8 protagonisti presentati con i loro soprannomi: Maddie, l'assistente della strega, Gary, il condannato, Althea, l'ancella del diavolo, Elise e Hellen, le sorelle suicide, Jesse, l'angelo di misericordia, Devi, il custode di segreti e Xavier, il blogger.
Ciò che salta subito agli occhi è che, nonostante siano diversi per etnia ed estrazione sociale, tutti hanno qualcosa in comune: ognuno di loro sta nascondo un segreto, sta scappando da qualcosa.
All'inizio ho fatto un po' di fatica tenere a mente tutto. Essendoci tanti narratori, nomi e eventi da ricordare sono molti, visto che ognuno di loro ha una storia alle spalle in qualche modo legata alla loro presenza sulla nave. Questa complessità però è sicuramente un punto a favore del libro, dato che porta ad uno sviluppo dei personaggi a 360°. Ogni narratore ha infatti una sua identità ben definita, una psicologia finemente sviluppata che si rivela mano mano che le pagine scorrono.
 
La narrazione scorre abbastanza bene aiutata dai diversi punti di vista e dai frequenti cliffhanger che non di rado chiudono i capitoli. Tuttavia nell'insieme ho avuto l'impressione che spesso la storia si dilunghi più del necessario, ripetendo situazione simili.
Nonostante questo però non posso dire che Quattro giorni dopo sia un libro scritto male, al contrario lo stile della Lotz è ricco e curato, il ritmo incalzante colorato dalla giusta dose di pathos e il linguaggio semplice. L'autrice sa dosare bene gli elementi narrativi creando una curiosità costante e giocando sul mistero.
 
Poi però arriva il finale e qui i nodi vengono al pettine, perché io giuro che non l'ho capito.
Cercherò di non entrare nei dettagli per non spoilerare niente e sperando che chi lo ha letto riesca a capire le mie perplessità.
Nelle ultime pagine lo stile della narrazione cambia. L'autrice abbandona il punto di vista dei personaggi per sposarne uno estraneo che viene presentato in una forma del tutto diversa. Io non so se il problema sia proprio questo formato o il contenuto in sé, ma una volta chiuso il libro nella testa mi girava una sola domanda "Bene, ma alla fine com'è finito?"
Un'idea me la sono fatta, ma non sono nemmeno troppo sicura che sia quella giusta.
 
Troppe cose restano non dette o sospese tra le righe, troppe cose sono poco chiare e alla fine ci sono tanti nodi che non si sono sciolti o lo hanno fatto in modo non soddisfacente ed è veramente un peccato.
Leggendo un po' di recensioni in giro mi sono resa conto di non essere l'unica ad aver avuto questa reazione davanti a Quattro giorni dopo, anche se ci sono persone che lo hanno amato. Probabilmente questo libro è uno di quelli che per sapere se piace c'è una sola cosa da fare; leggerlo!
Voi cosa ne pensate?

CARINO MA...
 
 
Titolo: Quattro giorni dopo
Autore: Sarah Lotz
Editore: Nord
Pagine: 379
Prezzo: € 18,00

4 commenti:

  1. Ciao Alisya, non ho letto il romanzo però capisco la frustrazione di non aver colto il finale, anche a me è capitato qualche volta, seppur raramente...

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    1. A me è la prima volta che capita di non riuscire a capire un finale, soprattutto in questo genere. La cosa che mi dà più fastidio è che mi ha rovinato un libro che si stava rivelando molto bello! :(

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  2. Ciao Alysia, mmmm no mi sa che per ora passo, grazie per la dritta *_^

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    1. Ciao Ely! Purtroppo questo libro è una grande incognita, la storia è particolare, ma il finale è... in poche parole un gran casino. :)

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