Recensione: "Basta un ragazzo" di Jack Andraka e Matthew Lysiak

Questo è un libro che mi ha davvero colpita per la storia straordinaria che racconta. Imperdibile e indimenticabile!
 
Jack ha quindici anni e una smisurata passione per la scienza. Trascorre interi pomeriggi nel seminterrato di casa a fare esperimenti, a inventare, a costruire. Ma quando per un tumore al pancreas perde improvvisamente un caro amico di famiglia, con la sorprendente incoscienza tipica dei più giovani si pone un obiettivo: trovare una cura per questa malattia. Migliaia i tentativi andati vuoto, centinaia le lettere di rifiuto dalle università e dai laboratori a cui chiede supporto, infinite le ore di ricerca e i dubbi di chi sostiene sia un’impresa troppo grande per un ragazzo della sua età. Eppure Jack non si dà mai per vinto, e riesce a mettere a punto un sistema rivoluzionario, economico e straordinariamente preciso per individuare sul nascere questo tipo di tumore, quando ancora le possibilità di sopravvivenza sono altissime. Basta un ragazzo è il racconto di uno studente brillante che tra le indecisioni degli adulti e il bullismo dei suoi coetanei non ha smesso di credere nella realizzazione di un sogno. È la storia di un adolescente omosessuale che trova la forza di lottare per esser rispettato. È il libro di un’intera generazione in grado di cambiare il mondo, e che in queste pagine può trovare davvero il coraggio di provare a farlo.


Tutto da nasce dal dolore. Quando un amico di famiglia, una persona che Jack considera uno zio, muore a causa di un tumore al pancreas, il ragazzo si trova ad affrontare l'ingiustizia di questa perdita. Se solo il cancro fosse stato diagnosticato in tempo, forse le cose sarebbe andate in modo diverso, spinto da questo pensiero Jack cerca un modo più veloce ed economico per diagnosticare la malattia.
 
Più volte durante la lettura la sorpresa ha preso il sopravvento lasciandomi senza parole. Ogni volta che pensavo che la storia che stavo leggendo non solo è vera, ma ha come protagonista un normalissimo adolescente, rimanevo basita.
Forse nell'ingenuità dei suoi quindici anni, Jack non considera la sua età un limite, non si ferma a pensare a tutti i "non" che gli avrebbero impedito perfino di iniziare questa avventura. Non ci riflette troppo sopra, si dà un obiettivo ed inizia a lavorare per raggiungerlo. Affronta la cosa come ha già fatto con altri progetti scolastici, con determinazione ed entusiasmo.
 
"Basta un ragazzo" è una storia appassionata che dimostra che non ci sono limiti a ciò che si può raggiungere se ci si crede veramente. Jack lavora sodo, sacrifica tempo, energie a quella ricerca che agli altri sembra assurda, fino a che non trova la soluzione giusta. Anche allora però deve lottare per essere preso sul serio, perché avere uno studio che funziona non basta a convincere i dottori ad aprirgli le porte dei loro laboratori. L'età sembra gettare discredito sulla sua ricerca fino a che qualcuno non gli dà una possibilità.
Jack affronta molte difficoltà, cade e si risolleva più volte, ma alla fine riesce a dimostrare che la sua idea funziona, trovando un sistema di diagnosi brillante che può salvare la vita a migliaia di persone. Non è sorprendente?
 
Devo dire che ho trovato questa lettura entusiasmante. Forse è la carica che trapela dal racconto, il tema affrontato, il successo raggiunto, ma questo libro trasmette voglia di fare e spinge a credere nella possibilità di poter dare il proprio contributo.
Jack viene educato a credere nelle proprie possibilità, a sperimentare per conoscere, a non accontentarsi di risposte approssimative. In parte il successo che ha ottenuto è legato anche a questo, all'aver avuto alle spalle una famiglia diversa, che non ha piazzato i figli davanti ad un pc o una tv, ma che li ha stimolati a darsi da fare.
Nonostante la sua mente brillante ed i successi ottenuti, Jack però non ha una vita facile. Ha scuola è un emarginato e deve affrontare gli stessi problemi che hanno molti ragazzi oggi: la confusione di una sessualità da scoprire, il bullismo, l'invidia dei coetanei, la solitudine, il dolore per la perdita di una persona amata. Il tutto si concretizza in una profonda depressione che lo porta a sfiorare l'idea del suicidio. Forse però è proprio il suo essere così normale che la storia di Jack risulta ancora più eccezionale!
 
"Basta un ragazzo"  è uno di quei libri che andrebbero proposti scuola e fatti leggere a tutti, grandi e piccoli, anche solo per l'entusiasmo e la positività che trasmette. In qualche modo Jack ci dice che tutti possiamo fare la differenza, basta crederci.
Lui ci ha creduto e tra qualche anno il suo sistema di diagnosi precoce diverrà una realtà medica, per cui se lui ha potuto farcela, cosa dovrebbe trattenere noi dal raggiungere i nostri obiettivi?
 
Il mio consiglio? Leggetelo, leggetelo, leggetelo!!

 
 
Titolo: Basta un ragazzo
Autore: Jack Andraka e Matthew Lysiak
Editore: Garzanti
Pagine: 224
Prezzo: Prestito ebook dal catalogo MLOL (MediaLibraryOnLine)

4 commenti:

  1. Ciao Alisya, non conoscevo questo romanzo ma, come hai scritto anche tu, sembra adattissimo come letteratura scolastica, perchè presenta un adolescente diverso dai soliti stereotipi!

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    1. Io l'ho scoperto per caso e mi ha davvero colpita. Più andavo avanti, più non riuscivo a capacitarmi che si trattasse di una storia vera. In una parola: incredibile!!!

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  2. Wow mi hai sconvolta con la forza dirompente della tua recensione, profondissima! Grazie non conoscevo questo libro ❤️

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    1. Grazie mille, anche se il merito è del libro che ti travolge! :)

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