Recensione: "Una moglie ideale" di Gemma Townley

Ad attirarmi di questo libro è stato il prezzo, € 5,90;  una tentazione a cui non ho saputo resistere. In più sbirciando sul retro ho letto che l'autrice è la sorella di Sophie Kinsella (di cui ho appena finito di leggere La ragazza fantasma ), come potevo resistere?

Finalmente sposata con l'uomo che ama - il dolce e seducente Max -, Jessica Wild-Wainright è felice come non mai... se non fosse per un piccolo dettaglio. Il marito non sa niente di una sua semi-scappatella con il rivale in affari, avvenuta poco prima del loro matrimonio. Tormentata dal terrore di essere scoperta, Jessica si tuffa anima e corpo nel programma "Moglie ideale". Con l'aiuto dei soliti amici sconclusionati, tenterà di diventare una mogliettina adorante, un concentrato di passione e virtù domestiche. Ma il cammino verso la perfezione è irto di ostacoli. Tra disastri culinari e incresciosi incidenti in camera da letto, il povero Max finisce in ospedale e Jessica dovrà mandare avanti anche l'azienda


Lo dico subito così mi tolgo il pensiero.
Una moglie ideale è una lettura leggera, non impegnativa e assolutamente assurda (ma in senso buono). La trama e alcune situazioni sono al limite dell'inverosimile, per non parlare del finale che sembra tratto da un episodio di Ai confini della realtà (serie che non solo non ho mai visto, ma di cui ignoro anche la trama).
Eppure l'ho adorato. Questo libro mi ha fatto passare un bellissimo pomeriggio, ma soprattutto mi ha fatto ridere. Tanto. Il finale è così assurdo che se hai protagonisti fosse spuntata un'altra testa non ci avrei trovato niente di strano.
Non so bene come fare a descriverlo. Se fosse un film sarebbe come quelli di Fantozzi.
 
Jessica, la protagonista, ne combina di tutti i colori. Sentendosi in colpa per aver baciato un altro prima del matrimonio con Max, decide di espiare divenendo la moglie perfetta, impresa dagli effetti tragicomici. Nel tentativo di sedurre suo marito lo manda all'ospedale e, come la palla di neve che rotolando da il via ad una valanga, questa serata sexy andata a monte sarà il preludio ad un vero e proprio tsunami.
 
Come al solito nei chick lit, i personaggi sono stereotipati e prevedibili, ma allo stesso tempo è facile simpatizzare per loro. L'unico che non mi è piaciuto è Max, il marito di Jessica, che mi è sembrato troppo stilizzato e superficiale.
Per il resto la storia scorre veloce, spinta dall'umorismo e dal desiderio di scoprire come si risolveranno le (dis)avventure in cui la protagonista finirà suo malgrado per ritrovarsi.
 
Come ho detto all'inizio, questo Una moglie ideale è un concentrato di situazioni assurde e paradossali che però in qualche modo funzionano. La Townley ha uno stile frizzante e fresco, che non fa storcere il naso neanche davanti a tanto palese buonismo.
Ho già detto in altre recensioni di chick lit che da questo genere non mi aspetto trame profonde o psicologie di personaggi dettagliate, ma delle storie che sappiano divertire, intrettenere e che dosino sapientemente umorismo e romanticismo. Questo libro ci riesce benissimo.
 
Ho scoperto solo dopo averlo letto che Una moglie ideale è il capitolo finale di una trilogia (e mi cospargo la testa di cenere per l'ignoranza), ma nonostante questo non ho avuto problemi nel seguire la trama (anzi leggendo non ho avuto la sensazione che il volume appartenesse ad una serie).
 
Per cui se cercate un libro all'insegna del "...e vissero tutti felici e contenti" e del buon umore, direi che questo è il libro fatto per voi.



Titolo: Una moglie ideale
Autore: Gemma Townley
Editore: Giunti
Pagine: 288
Prezzo: € 5,90

2 commenti:

  1. Ciao Alisya, è un romanzo molto carino, lo ricordo con piacere dato che mi ha fatto trascorrere momenti molto divertenti! Però per me il migliore resta il primo, "L'importanza di essere sposata", secondo me di gran lunga superiore a questo :-)

    RispondiElimina