Recensione: "L'uomo che voleva fermare il tempo" di Mitch Albom

READING CHALLENGE
N° 47 - UN LIBRO CHE MI HA SCELTA

Primo titolo preso in prestito dalla MLOL, un libro che mi ha davvero sorpresa. Colpita dall'immagine e dalla prima frase dalla quarta di copertina, non ho potuto resistere!
In un angolo appartato della vecchia New York, c'è una piccola, misteriosa bottega che vende orologi di ogni epoca e foggia. È qui, nell'atmosfera sospesa di uno stanzino pieno di polvere e di vecchi ingranaggi, che si incrociano i tormentati cammini dei protagonisti di questo romanzo: Sarah, la ragazza solitaria dagli occhi tristi e il cuore in tumulto: Victor il vecchio magnate disposto a tradire gli affetti più cari in cambio di un po' di futuro: e infine Dor, l'uomo che per l'ossessione del tempo ha perso l'amore e l'innocenza. Solo cercando il coraggio di superare i rispettivi dolori, i tre potranno impugnare il destino e ribaltare una storia che sembrava già scritta. Nel nome di un tempo, quello del cuore, che non si compra e non si misura, che ci rende liberi proprio perché non si può fermare.

Se devo essere sincera non è il tipo di libro che mi avrebbe attirato in libreria e, anche se lo avesse fatto, non so se l'avrei comprato, ma vedendolo in mezzo a tutti gli altri titoli nel catalogo online e visto che lo potevo prendere in presto gratuitamente, mi sono fatta tentare.
Ammetto che non conoscevo l'autore, non avevo mai letto nessuna delle sue opere, quindi non avevo alcun indizio sul suo stile, però ad un certo punto, quando ho aperto l'ebook, mi ha travolta una sensazione raggelante (che giuro non ho idea da dove sia uscita). Ho avuto il timore di trovarmi davanti una storia ben diversa da quella che mi aspettavo, e per essere più precisi, una storia che prima di entrare nel vivo sarebbe lunga e noiosa.
Ne ero davvero sicura (che ci volete fare la testa mi diceva così)!
Davanti alla parola "Prologo" già avevo una mezza idea di chiudere tutto.
 
Meno male che non l'ho fatto!!
Mi sono bastate due righe per ricredermi completamente.
Effettivamente la storia non è come me l'aspettavo, ma in senso positivo. Fin dal principio il ritmo è incalzante grazie all'avvicendarsi delle vite di tre persone diverse: Dor, Sara e Victor. Bastano davvero poche pagine per venire catturati dalla narrazione che ti spinge a cercare di capire come questi personaggi così lontani e diversi si possano incastrare, addentrandosi così sempre più in quello che è il tema dominante del libro: il tempo.
Solo nel momento in cui le tre vicende convergono, tutti i pezzi vanno al loro posto e il messaggio dell'autore ci appare in tutta la sua chiarezza.
 
Albom ha uno stile vivace e accattivante che ha saputo stimolare la mia curiosità ed il mio interesse. Attraverso i suoi personaggi parla del bisogno sempre più incalzante dell'uomo contemporaneo di avere più tempo, di guadagnarlo, di organizzarlo e farlo fruttare, lasciandosi così sfuggire la bellezza di ciò che già possiede e l'importanza di vivere fino in fondo ogni momento.
La storia è ben scritta, scorrevole e incalzante, e da vita ad una lettura leggera e piacevole.
Leggerò sicuramente altre opere di questo autore.
Decisamente consigliato.
 
 

 

2 commenti:

  1. Ciao, leggere la tua recensione mi ha incuriosita, in effetti quando si ha il primo approccio con un nuovo autore non si sa mai cosa aspettarsi .
    Menomale che è andata bene ;)
    Ciao a presto

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    1. È stato veramente una splendida sorpresa e sono sempre più soddisfatta di come attraverso un gioco come la Reading Challenge io stia scoprendo un sacco di storie meravigliose!!

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